Vedi ATTICI, Vasi dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
ATTICI, Vasi
P. Mingazzini
Questo articolo si occupa solo dei vasi a. compresi tra l'inizio del VI sec. e la fine del IV a. C.: per le fasi anteriori, [...] un disegno rapido ed incisivo, sottolineato da un largo uso di ritocchi bianchi.
Anche durante il trentennio che vide gli incunaboli della nuova tecnica (540-510) i pittori possono raggrupparsi nelle due categorie consuete: Oltos fra i pittori della ...
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Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] , grazie alla mobilità dei frati e alla comunicazione tra i conventi. Ciò favorì, nelle copie manoscritte e nei primi incunaboli, l’intrecciarsi dei volgari e, indirettamente, la riduzione dei tratti locali più marcati (Bruni 2003: 167-250). Non ...
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CITTADINI, Antonio
Cesare Vasoli
Nacque a Faenza da Girolamo; le prime notizie documentate su di lui risalgono probabilmente all'anno 1465-66, se è esatta l'indicazione del Sorbelli che segnala nei [...] pp. 174, 229, 394, 396), insieme ad alcune "quaestiones" del noto "physicus". A questo scritto, intitolato nell'incunabolo: Expositio Ugonis Senensis super primo Canonis Avicenne cum questionibus eiusdem (Ferrariae, [André Belfort] 13 agosto 1491; v ...
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GREGORIO da Città di Castello
Stefano Pagliaroli
Nacque a Città di Castello nel 1414, da Ventura e Angela.
Una biografia di G. è conservata in un'epistola contenuta alle cc. 157r-161v del codice conservato [...] di Guarino e di G. fu pubblicata per la prima volta a Roma da Giovanni Andrea Bussi (Indice generale degli incunaboli [= IGI], 9170), e a questa seguirono numerose edizioni. Al soggiorno milanese risale forse il carme Ad illustrissimum Franciscum ...
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GENNARELLI, Achille
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Napoli il 17 marzo 1817 da Gregorio, ufficiale dell'esercito napoletano, e da Giuditta Marcelli di Fermo (come attesta l'estratto dell'atto di nascita [...] Livorno il G. fu autorizzato a stabilirsi a Firenze, dove portò anche la sua biblioteca ricca di libri, manoscritti e incunaboli. Stampò subito una relazione storica, Della sfida di Barletta, e, nel 1854, il Processo a carico del p. Francesco Pisani ...
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ROMA - Iconografia
S. Maddalo
Un'iconografia della città di R. - intesa come immagine che si proponga, attraverso morfologie figurative di matrice diversa, di significare la città - nacque in età tardoantica [...] Romae, nei quali la trascrizione della realtà si coniuga con il racconto fantastico.Le due mappe rappresentano, tuttavia, gli incunaboli delle piante prospettiche di R. che, nel secolo successivo, con la traduzione dell'opera di Tolomeo e, quindi ...
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CAMPANO, Giovanni Antonio (Giannantonio)
Frank Rutger Hausmann
Nacque nel 1429, probabilmente il 27 febbraio, a Cavelli presso Galluccio (in provincia di Caserta) da una famiglia di modestissime condizioni [...] . non avesse composto "censurae" per alcuni degli autori editi, e il suo nome non fosse eternato nei relativi incunaboli.
Nel 1471 il C., ormai evidentemente riabilitato, fece parte della legazione pontificia che, sotto la guida del legato Todeschini ...
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FILETICO (Filettico), Martino
Concetta Bianca
Nacque a Filettino (od. prov. di Frosinone) da Antonio e Anna intorno al 1430. Con gli anni dovette trasferirsi a Ferentino e ivi eleggere la propria dimora: [...] interesse: così, quando il collega Giovanni Sulpizio da Veroli curò nell'agosto 1481 la seconda edizione della sua Grammatica (Ind. gen. degli incunaboli [I.G.I.],9197; Ind. delle ediz. rom. a stampa [I.E.R.S.], 689; la prima era stata stampata a ...
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CASTIGLIONCHIO, Lapo da
Marco Palma
Nacque nei primi decenni del sec. XIV, con ogni probabilità a Firenze, da Lapo di Albertuccio e da Bilia Ferrantini.
La sua famiglia, anche se non magnatizia, apparteneva [...] attribuite con sicurezza al C. sono edite le Allegationes, stampate più volte fin dal sec. XV (cfr. Indice generale degli incunaboli delle Biblioteche d'Italia, II, I, nn. 5685-5689), i trattati De hospitalitate e De canonica portione et de quarta ...
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VOLTERRA
V. Ascani
(etrusco Velathri; lat. Volaterrae)
Cittadina della Toscana centro-occidentale, in prov. di Pisa, posta tra le valli della Cècina e dell'Era, sulla sommità piana di un poggio in posizione [...] monaci era stato fatto nelle regioni dell'Italia settentrionale, risultanti in una costruzione civile da comprendere tra gli incunaboli toscani delle strutture gotiche a volte a crociera costolonate e aperte da bifore su colonnine, anche incassate ...
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incunabolista
(o incunabulista) s. m. e f. [der. di incunabolo (o incunabulo)] (pl. m. -i). – Studioso, bibliologo, specializzato in incunaboli; non com., chi fa collezione d’incunaboli.
incunabolo
incunàbolo (o incunàbulo) s. m. [dal lat. incunabŭla, plur., propr. «fasce», der. di cunae «culla»; la parola ha assunto il sign. bibliografico dal titolo del primo repertorio di incunaboli, di C. van Beughem: Incunabula typographiae...