Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Delio Cantimori
Giovanni Miccoli
Delio Cantimori è stato agli occhi di tanti un «grande maestro» (Sasso 2005, p. 278) nella cultura italiana ed europea del Novecento. È questa realtà di fatto che sollecita [...] Trenta per le ricerche di Peroni e Sòriga per i gruppi iniziatici, sotterranei, segreti, che operano agli incunaboli del nostro Risorgimento con una volontà radicalmente riformatrice. Cantimori, volgendosi a queste ricerche, mirava a riscoprire le ...
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BERENGARIO I, duca-marchese del Friuli, re d'Italia, imperatore
Girolamo Arnaldi
Nacque da Eberardo, conte-duca-marchese del Friuli, "vir nobilissimis Francorum natalibus oriundus" (Translatio s. Calixi [...] con la conseguenza che, a partire dal 961-962 o, se si preferisce, dal 1014 (morte di Arduino d'Ivrea), gli incunaboli di una nazione italiana non avranno più come punto di riferimento ideale il regnum Italiae, che si era praticamente annullato nell ...
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Paolo II
Anna Modigliani
Pietro Barbo nacque a Venezia il 23 febbraio 1417 da Niccolò, appartenente ad una ricca famiglia del patriziato cittadino, che aveva ricoperto diverse magistrature di notevole [...] stato paragonato a quello di Tolomeo II Filadelfo. La lettera venne stampata nel 1468 e ancora nel 1471 all'inizio di due incunaboli romani (le Epistolae di s. Girolamo di Sixtus Riessinger e la Biblia in due volumi di Sweynheym e Pannartz). P. si ...
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VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] , la lunga serie databile delle promissioni ducali miniate, delle commissioni e delle mariegole. La stampa come arte, sino dagl'incunaboli ha Venezia fra i suoi centri primi e maggiori e prosegue con immensa, mirabile produzione sino a tutto il ...
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incunabolista
(o incunabulista) s. m. e f. [der. di incunabolo (o incunabulo)] (pl. m. -i). – Studioso, bibliologo, specializzato in incunaboli; non com., chi fa collezione d’incunaboli.
incunabolo
incunàbolo (o incunàbulo) s. m. [dal lat. incunabŭla, plur., propr. «fasce», der. di cunae «culla»; la parola ha assunto il sign. bibliografico dal titolo del primo repertorio di incunaboli, di C. van Beughem: Incunabula typographiae...