FUTURO
Giacomo Devoto
. Categoria del verbo che indica l'azione in quanto si deve svolgere nel futuro. Essa si sviluppa solo quando il sistema del verbo non poggia più esclusivamente sulle differenze [...] dell'aspetto verbale (v. verbo). Una forma di futuro sembra tuttavia assicurata alla lingua comune indoeuropea dalla concordanza dei futuri del lituano e del sanscrito. Il futuro s'inquadra nel sistema che contrappone il presente e il passato. Il ...
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(lat. Iuppiter, Iupiter, Iovis)
La divinità suprema della religione romana dalla latinità primitiva alla fine del paganesimo, corrispondente allo Zeus greco, dal quale tuttavia si differenzia per alcuni [...] e che ci riportano alla sfera di un operare magico e miracoloso che è proprio delle grandi divinità sovrane dei popoli indoeuropei. Forse in questo aspetto di ‘sovrano assoluto’ vanno ricercati i suoi non dubbi rapporti anche con la sfera oscura del ...
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HAVERS, Wilhelm
Carlo Tagliavini
Linguista tedesco, nato ad Aquisgrana il 5 gennaio 1879; studiò alle università di Tubinga, Monaco, Münster, Lipsia e Berlino; nel 1915 fu nominato professore all'università [...] poi successivamente alle università di Würzburg e Breslavia, per giungere infine (1937) alla cattedra di linguistica indoeuropea dell'università di Vienna.
Indoeuropeista e glottologo generale ha rivolto i suoi studî specialmente nel difficile campo ...
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Con questo nome s'intendono quelle lingue del Caucaso e delle regioni immediatamente adiacenti, che per struttura grammaticale e per il vocabolario si staccano così notevolmente dalle lingue d'origine [...] e affermò la parentela di questa lingua col semitico, quindi allargò la cerchia delle sue ricerche e, accanto alla famiglia indoeuropea e alla semitica, ne creò una terza, la giafetidica, nella quale mette non solo un gran numero di lingue morte ...
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I C. rappresentano l’etnia maggioritaria (74% della popolazione, circa 14 milioni di individui) dell’isola di Ceylon, odierna Sri Lanka (➔), di cui occupano principalmente le regioni centro-meridionali. [...] religioso sono prevalentemente buddhisti, ma esiste anche una forte componente cristiana. Parlano il cingalese (o singalese), lingua della famiglia indoeuropea che ha incorporato prestiti sintattici e lessicali dalle lingue dell’India meridionale. ...
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SCHRIJNEN, Jozef Karel Frans Hubert
Vittore Pisani
Glottologo ed etnologo olandese, nato a Venlo il 3 maggio 1869; professore, dal 1912, all'università di Utrecht, dal 1923 a quella di Nimega; è segretario [...] generale del Comité International Permanent de Linguistes.
Noto soprattutto per la sua introduzione allo studio della linguistica indoeuropea (Leida 1918, 2ª ed. 1924; trad. tedesca di W. Fischer, Heidelberg 1921), lo S. è autore anche di lavori ...
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INDOEUROPEO, (XIX, p. 131)
Anna Morpurgo Davies
Linguistica. - Le basi della l. i. sono state gettate nel 19° secolo e consolidate all'inizio del 20° secolo. Ci si riferisce in questo modo sia ai veri [...] del proto-i. discesa da un'ipotetica lingua madre, l'indohittito, che si sarebbe divisa in due rami, hittito e indoeuropeo. Almeno nella forma datale da Sturtevant la teoria è stata per lo più abbandonata, ma non mancano tentativi di risuscitarla in ...
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Persiani
Pietro Mander
Gli acerrimi nemici dei Greci antichi
I Persiani erano un popolo affine ai Medi, dalle origini oscure, che abitava l’attuale regione iranica di Fars (antica Parsa). Non sappiamo [...] se, come vuole la tradizione, fossero inizialmente assoggettati ai Medi. La lingua, come quella dei Medi, era indoeuropea e, nelle loro tradizioni, affermavano di discendere da Achemene, da cui deriva il nome di Achemenidi che spesso fu loro ...
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Gli ultimi quarant'anni hanno apportato dei cambiamenti profondi alle nostre conoscenze delle l. a.; scoperte di nuovi documenti, decifrazione di scritture, nuovi studi si sono succeduti con tale rapidità [...] ; v. XXI, p. 100) è noto soprattutto grazie a inscrizioni del 4° secolo da Sardi e altre parti della Lidia. Il suo carattere a. e indoeuropeo è ormai ovvio (cfr. amu "io", nom. sing. in -š, acc. sing. in -v; nom., acc. neut. in -d, ecc.); più che al ...
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SERGI, Giuseppe
Antropologo, nato a Messina il 20 marzo 1841. A 19 anni fu con Garibaldi a Milazzo. Dopo aver insegnato filosofia e lettere greche nei licei, divenne professore di antropologia nelle [...] università di Bologna (1880) e di Roma (1884-1916).
La sua attività fu rivolta dapprima alla filosofia e alla filologia indoeuropea, dalla quale egli passò alla psicologia e alla pedagogia, facendosi propagatore (fra il 1880 e il 1890) dell'indirizzo ...
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indoeuropeo
indoeuropèo (o indeuropèo) agg. e s. m. [comp. di indo- e europeo]. – 1. a. In linguistica, lingue i. (meno com. arie, arioeuropee, indogermaniche), famiglia di lingue parlate in età storica in India, nell’Asia occid. e in Europa,...
diaspora
dïàspora s. f. [dal gr. διασπορά «dispersione», der. di διασπείρω «disseminare»]. – In generale, dispersione, specialmente di popoli che, costretti ad abbandonare le loro sedi di origine, si disseminano in varie parti del mondo; in...