KURYŁOWICZ, Jerzy
Carlo Tagliavini
Linguista polacco, nato a Stanisławów nella Galizia orientale il 26 agosto 1895. Libero docente dal 1926, titolare dal 1929 di linguistica indoeuropea e dal 1939 di [...] scuola superiore di commercio polacca. Dal 1946 è ordinario nell'università di Breslavia.
Si è occupato di linguistica generale e indoeuropea e, in particolare, ha lavorato nel campo indo-iranico e balto-slavo. Il suo maggiore merito è però quello di ...
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MEILLET, Antoine
Linguista, nato a Moulins (Allier) l'ii novembre 1866. Allievo di F. de Saussure, insegnante all'Ècole des hautes études dal 1891, al Collège de France dal 1906, membro dell'Institut [...] logicizzante, precursore nell'avere intravisto la realtà di un sostrato lessicale mediterraneo. Tutto il campo delle lingue indoeuropee padroneggia con competenza ed equilibrio e specialmente l'armeno (Esquisse d'une grammaire comparée de l'arménien ...
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Vedi PHERAI dell'anno: 1965 - 1996
PHERAI (v. vol. VI, p. 117)
E. Kakavoghiannis
I fattori naturali che determinarono il costituirsi di un insediamento a Ph. e la conformazione del suo originario abitato, [...] lago Bebeade, dalle nuove colture, dallo sviluppo dell'allevamento e forse dall'insediarsi di nuove tribù, probabilmente indoeuropee. Il nome al plurale della città ne indica il sinecismo da diversi centri abitati.
L'insediamento originario sembra ...
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Con riferimento alla nozione di discendenza generazionale che il termine ''famiglia'' implica, la locuzione f. l. fa riferimento a gruppi di lingue che risultino in qualche modo imparentate fra loro (v. [...] per es. gr. /ph/, lat. /f/, indiano antico /bh/, avestico /b/, gotico /b/ e la loro conseguente filiazione da un indoeuropeo */bh/. In mancanza di ciò si potrebbe supporre la diffusione del termine da una lingua all'altra.
La congruenza stabilita sul ...
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JULIEN, Stanislas
Giovanni Vacca
Sinologo francese, nato a Orléans il 13 aprile 1797, morto a Parigi il 14 febbraio 1873. Allievo di Abel Remusat, gli succedette nella cattedra di cinese al Collège [...] e dimostrò come la posizione delle parole, nella frase cinese, sostituisce gran parte delle regole grammaticali delle lingue indoeuropee. Il J. pose in luce la grande importanza delle osservazioni dei pellegrini buddhisti per la storia e la geografia ...
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PAOLINO da S. Bartolomeo (al secolo Johannes Philipp Wesdin)
Ambrogio BALLINI
Carmelitano scalzo, nato a Hof am Leihagebirge presso Mannensdorf (Austria settentrionale) nel 1748. Missionario nel Malabar [...] inoltre cenni della lingua malabarica e, tra i primissimi, dell'affinità del sanscrito con altre lingue indoeuropee (Dissertatio de antiquitate et affinitate linguarum Zendicae, Sanscrtanicae et Germanicae, Padova 1798; Dissertatio de latini sermonis ...
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VERNER, Karl Adolf
Vittore Pisani
Glottologo danese, nato ad Aarhus (Jütland) il 7 marzo 1846 da padre tedesco, morto a Copenaghen il 5 novembre 1896. Nel 1864 passò all'università di Copenaghen, dove [...] esso egli provò (Legge di Verner) che l'apparire in germanico di sonore in luogo di spiranti sorde da tenui intersonantiche indoeuropee era condizionato dal fatto che l'accento i.-e. non cadesse sulla sillaba immediatamente precedente (p. es., i.-e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le migrazioni barbariche e la fine dell'impero romano d'Occidente
Massimo Pontesilli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le migrazioni barbariche [...] -pontiche verso Europa, Transcaucasia, Anatolia, Iran, India settentrionale. Da queste migrazioni si formano le varie culture indoeuropee, tra le quali nel primo millennio emerge gradualmente, nel Mediterraneo centro-orientale, la civiltà ellenica. A ...
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RADICE
Vittore Pisani
. Linguistica. - È quel complesso di suoni che in parole etimologicamente connesse fra loro ne racchiude il significato fondamentale; p. es., nei termini latini dīco dīscī dictus [...] della parola; così mlè "regnare" in ebr., mā???laè "regnò", mélék "re" malèūth "regno", mamlā???èā??? "impero". Nelle lingue indoeuropee invece la radice, di norma monosillabica, può constare anche di un solo suono, a volta scomparso in seguito ad ...
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TRACO-FRIGIO
Paul KRETSCHMER
. Dalla tradizione tramandata da Erodoto (VII, 73) che i Frigi avevano emigrato in Asia Minore dalla Penisola Balcanica e che discendevano dai Brigi (o Brygi) abitanti della [...] di difficile interpretazione.
In base al suo tipo fonetico la lingua tracia appartiene al gruppo satem delle lingue indoeuropee: le palatali, cioè, sono rappresentate da sibilanti, per es., dizos, diza "fortezza" = greco τεῖχος. Naturalmente, data l ...
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indoeuropeo
indoeuropèo (o indeuropèo) agg. e s. m. [comp. di indo- e europeo]. – 1. a. In linguistica, lingue i. (meno com. arie, arioeuropee, indogermaniche), famiglia di lingue parlate in età storica in India, nell’Asia occid. e in Europa,...
radice
s. f. [lat. radix -īcis]. – 1. a. In botanica, uno dei tre organi caratteristici delle cormofite, che manca in generale di clorofilla e, a differenza del fusto, non porta le foglie: si forma nell’embrione dove prende il nome di radichetta,...