Teoria glottogonica, in voga nell’Ottocento, secondo cui i casi delle lingue indoeuropee sarebbero stati in origine tutti casi di valore concreto e, più specialmente, locale: così il genitivo sarebbe stato [...] in origine un caso di provenienza, l’accusativo un lativo ecc ...
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Glottologo tedesco (Berlino 1881 - Amburgo 1957); prof. ad Amburgo. Studioso di lingue indoeuropee, si è dedicato particolarmente allo studio delle lingue classiche e baltiche. Delle numerose opere si [...] ricordano: Baltoslavica (1921), Syntax der litauischen Postpositionen und Präpositionen (1929) e Die baltischen Sprachen (1950) ...
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In grammatica, la forma verbale che collega il soggetto e il predicato nominale; nelle lingue indoeuropee è tratta da verbi significanti ‘essere’. ...
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Caso grammaticale, esprimente stato nella vicinanza di qualcosa, che si ritrova in varie lingue non indoeuropee, come l’ungherese (ugrofinnico) o il tabassarano (caucasico). ...
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Formazione verbale propria una volta di tutte le lingue indoeuropee, conservata in modo vitale soltanto in greco, già in decadenza nelle lingue indoiraniche. Il nome di "indefinito" datogli dai grammatici [...] narrativo l'aoristo si avvicina ai tempi del passato; e nel corso della storia della lingua greca, come nelle altre lingue indoeuropee, aoristo e perfetto son venuti avvicinandosi e rendendo così superfluo l'uno o l'altro. In greco trionfa l'aoristo ...
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Linguista e mitologo (Königsberg 1812 - Berlino 1881), uno dei primi grandi cultori della linguistica e mitologia indoeuropee in senso comparativo. K. si staccò da M. Müller in quanto ritenne che ogni [...] popolo avesse sviluppato i proprî miti a seconda del grado di cultura materiale raggiunto; nei miti volle ravvisare una trasposizione di fenomeni meteorologici. Fondò (1851) con Th. Aufrecht la Zeitschrift ...
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Linguista (Magonza 1791 - Berlino 1867). Lo studio del sanscrito gli rivelò l'unità fondamentale delle lingue indoeuropee; dopo un breve soggiorno a Gottinga (1820-21), fu nominato prof. di sanscrito e [...] lingue venivano studiate nei loro reciproci rapporti e riportate alle loro fasi più antiche. Anche il suo Vergleichendes Accentuationssystem (1854) documentava, con la comparazione degli accenti sanscrito e greco, l'originaria unità indoeuropea. ...
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sanscrito
Tommaso Gnoli
La lingua più antica del mondo
Il sanscrito appartiene al ramo più orientale delle lingue indoeuropee, e in particolare alle lingue indo-arie. Veniva parlato e scritto nel subcontinente [...] Il sanscrito divenne il punto di riferimento per spiegare le trasformazioni fonetiche subite da determinate parole nelle varie lingue indoeuropee, con risultati spesso importanti per lo studio delle fasi più antiche della storia d’Europa e del Vicino ...
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VENETI (lat. Veneti; gr. Οὐένετοι, ‛Ενετοί, 'Ενετοί)
Giacomo DEVOTO
Francesco RIBEZZO
Il nome di Veneti indica le popolazioni indoeuropee diverse dalle italiche e dalle celtiche, stabilite nella pianura [...] "Libera" cfr. Ludrianus, nomi di divinità, tutte e due quasi certamente venete, da ide. leudh-, gr. ἐ-λεύ-ϑερος, ital. luvfr-, lōfer-.
Chiaramente indoeuropea è la formazione dei nomi proprî: ne abbiamo in -o-s, -i̯o-s, -ā, -i̯ā, -i-s; tor, -on, -ont ...
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Linguista tedesco (Salisburgo 1898 - Graz 1967), dal 1941 prof. nella univ. di Graz. Si è occupato di questioni generali indoeuropee (Die erste indogermanische Wanderung, 1936), dell'origine degli Etruschi [...] (Der Ursprung der Etrusker, 1938), di linguistica greca (Griechische Sprachwissenschaft, 3 voll., 1954-66) ...
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indoeuropeo
indoeuropèo (o indeuropèo) agg. e s. m. [comp. di indo- e europeo]. – 1. a. In linguistica, lingue i. (meno com. arie, arioeuropee, indogermaniche), famiglia di lingue parlate in età storica in India, nell’Asia occid. e in Europa,...
radice
s. f. [lat. radix -īcis]. – 1. a. In botanica, uno dei tre organi caratteristici delle cormofite, che manca in generale di clorofilla e, a differenza del fusto, non porta le foglie: si forma nell’embrione dove prende il nome di radichetta,...