Glottologo danese (Aarhus, Jütland, 1846 - Copenaghen 1896), prof. di slavistica all'univ. di Copenaghen (dal 1888). Il suo scritto più importante è l'articolo Eine Ausnahme der ersten Lautverschiebung, [...] prima rotazione consonantica del germanico, stabilendo ("legge di Verner") che le spiranti sorde germaniche, che continuano le sorde indoeuropee, diventano sonore e quindi occlusive sonore, se si trovano in posizione intervocalica e se l'accento ...
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LIDIA
Giuseppe FURLANI
Paul KRETSCHMER
. La Lidia, detta dai Greci Λυδία, in lidio chiamata Luda, mentre gli Assiri al tempo di Assurbanipal adoperavano il termine Ludi per designare gli abitanti del [...] della caduta dell'impero hittita (intorno al 1200 a. C.) l'Asia Minore fu di nuovo invasa da schiatte di lingua indoeuropea, il paese sarà stato occupato da popolazioni affini ai Frigi. Gli abitanti del paese devono aver risentito in tempi già molto ...
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Medi
Sergio Parmentola
Antichissima popolazione dell’Iran nordoccidentale
Dopo due secoli di sottomissione agli Assiri, i Medi, che abitavano nell’Iran nordoccidentale, ottennero l’indipendenza con [...] dei Medi e mantennero molti dei loro costumi
Le lotte per l’indipendenza dagli Assiri
I Medi, popolazione di ceppo indoeuropeo e stirpe persiana, si stanziarono nell’Iran nord;occidentale presso la zona dei monti Zagros – a sud del mar Caspio ...
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HAOMA
Giuseppe MESSINA
. Termine iranico, dalla radice hav- (ant. ind. su-, onde il vedico e sanscrito soma) "spremere". Nella letteratura vedica e mazdea indica sia una pianta (che è detta di colore [...] e con speciali cerimonie. Alla libazione di tale succo furono attribuiti, fin dal periodo ario e forse anche indoeuropeo, straordinarî effetti, materiali e spirituali. Siccome però esso era inebriante, Zarathushtra abolì il haoma e in due passi ...
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Glottologo (Wiesbaden 1849 - Lipsia 1919). Sin dal 1876 (Nasalis sonans in der indogermanischen Grundsprache) propugnò le idee della scuola dei neogrammatici e ne divenne il rappresentante principale con [...] ), di cui curò negli anni 1902-09 un'utilissima riduzione (Kurze vergleichende Grammatik, 1902-04). Pur superata nella parte dottrinaria, l'opera del B. è rimasta fondamentale per lo studio dell'indoeuropeo comune. Socio straniero dei Lincei (1904). ...
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(ebr. Yāfet) Nella Bibbia, figlio di Noè, fratello di Sem e Cam. La benedizione impartitagli da Noè costituì la fortuna delle stirpi che secondo Genesi X, 2-5 discendono da lui: Cimmeri, Medi, Ioni.
Il [...] base alla tradizione biblica, in senso etnologico e linguistico molto vago, il complesso delle lingue e dei popoli non semitici stanziati nel Caucaso e nelle aree attigue dell’Europa e dell’Asia. Talvolta fu anche utilizzato nel senso di indoeuropeo. ...
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Con riferimento alla nozione di discendenza generazionale che il termine ''famiglia'' implica, la locuzione f. l. fa riferimento a gruppi di lingue che risultino in qualche modo imparentate fra loro (v. [...] per es. gr. /ph/, lat. /f/, indiano antico /bh/, avestico /b/, gotico /b/ e la loro conseguente filiazione da un indoeuropeo */bh/. In mancanza di ciò si potrebbe supporre la diffusione del termine da una lingua all'altra.
La congruenza stabilita sul ...
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INDIA (A. T., 93-94)
Umberto TOSCHI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Umberto TOSCHI
Egon von EICKSTEDT
Renato BIASUTTI
Ambrogio BALLINI
Alberto PINCHERLE
Umberto TOSCHI
Umberto TOSCHI
Gennaro MONDAINI
Giuseppe [...] il birmano, che è la lingua dell'antico regno di Birmania (v. indo-cinesi, lingue).
III. Famiglia dravidica. - Dopo la famiglia indoeuropea (vedi appresso), la più diffusa in India. Confina a O. col Mare Arabico, a 100 miglia circa al di sotto di Goa ...
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Gruppo di popolazioni europee stanziate nell’Europa centrale e orientale. Secondo una delle numerose etimologie proposte, il termine S., che ricorre anche negli etnonimi Slováky «Slovacchi» e Slovenci [...] ablativo sanscrito); la desinenza dello strumentale, e del dativo duale e plurale, presenta una formante iniziale m- invece di bh- indoeuropeo (noštĭ-mŭ «alle notti», di fronte al lat. nocti-bus e al sanscrito nakti-bhyas); il tema dei casi obliqui ...
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(lat. Tarănis) Divinità celtica attestata per la Gallia in questa forma specifica da Lucano (accanto a Esus e Teutates) e, con varianti formali, da poche iscrizioni che riguardano pressoché tutto il mondo [...] , come dichiara il suo nome (dal celt. taran- «tuonare», «tuono»). Egli è forse l’erede celtico del dio celeste indoeuropeo come lo è il Giove romano con il quale fu identificato, concorrendo al formarsi della figura sincretica dello Iuppiter gallo ...
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indoeuropeo
indoeuropèo (o indeuropèo) agg. e s. m. [comp. di indo- e europeo]. – 1. a. In linguistica, lingue i. (meno com. arie, arioeuropee, indogermaniche), famiglia di lingue parlate in età storica in India, nell’Asia occid. e in Europa,...
ariano1
ariano1 agg. e s. m. (f. -a) [dal sanscr. ariyà- «signore», cfr. fr. aryen, ingl. aryan (distinti rispettivam. da arien, arian «ariano2») e ted. arisch (che equivale anche ad ario)]. – 1. Denominazione introdotta nell’uso verso la...