DOMINEDO, Francesco Maria
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Nacque a Roma il 25 luglio 1903 da Giovanni, di famiglia di origine siciliana. Svolse i suoi studi nella città natale e si laureò in giurisprudenza, avendo avuto per maestri [...] della commissione Giustizia (1958-1960), nel periodo in cui furono discussi i controversi provvedimenti di amnistia e indulto. Col terzo ministero Fanfani tornava al governo come sottosegratario per la Giustizia (luglio 1960 - febbraio 1962) e ...
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MARQUETT E RUBBA, Raimondo duca di Belviso
Ida Fazio
– Figlio di Francesco, giudice del Tribunale del concistoro e della Gran Corte a Palermo, e di Margherita Rubba, nacque a Messina non prima del 1641.
Da [...] morte si trovava ancora sotto sequestro) alla cappella di S. Maria della Lettera di Messina, patrona della città. Dopo l’indulto generale del 1702 la cappella ottenne la scorporazione dei beni e li vendette, insieme con il titolo di duca di Belviso ...
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FAZIO (Facio), Giovanni Battista
Maristella Cavanna Ciappina
Vissuto a Genova tra la seconda metà del XV e il primo decennio del XVI secolo, la sua presenza nella vita politica della città è documentata [...] pacificatori nel luglio 1506, fu poi tra i cittadini banditi da Genova il 14 maggio 1507 ed esclusi dal successivo indulto). Il F. compare, invece, nel restaurato governo postrivoluzionario tra gli otto ufficiali di moneta che, l'11 maggio 1507 ...
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NICOTRA, Maria
Cecilia Dau Novelli
NICOTRA (Nicotra Fiorini), Maria. – Nacque a Catania il 6 luglio 1913 da Sebastiano Nicotra e da Irene Fiorini in una famiglia di antica nobiltà siracusana.
Dopo aver [...] tante inchieste che avevano coinvolto il marito, negli anni successivi scelse di abbandonare la Sicilia. Quando, in seguito all’indulto, Verzotto fece rientro in Italia, Nicotra lo raggiunse a Padova dove dopo 17 anni tornarono a vivere insieme.
A ...
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CANTELMO, Restaino
Raffaele Feola
Primogenito di Giovannella Caetani e di Giovanni, conte di Popoli, spogliato con la forza del suo feudo dal fratello Pietro Giampaolo, duca di Sora, non ne è nota la [...] il sospetto di complici o mandanti, come è dimostrato dai Capitoli della città di Napoli del 1516, nei quali dall'indulto generale si eccettuavano coloro che avessero partecipato "directe vel indirecte" alla uccisione del Cantelmo.
Fonti e Bibl.: G ...
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RESPONSABILITÀ
Donato DONATI
Giovanni MIELE
Guido ZANOBINI
. È l'effetto di un comportamento antigiuridico, che può essere considerato in relazione a un determinato rapporto o a una determinata norma. [...] con atto amministrativo, costituisce un debito trasmissibile eventualmente agli eredi. 7. I decreti di amnistia e d'indulto non si estendono alle sanzioni amministrative, salvo il caso che queste vengano espressamente contemplate: il condono delle ...
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. Storia dflla Chiesa. - La Curia Romana è il complesso di tutti i dicasteri di cui si vale il papa in via ordinaria per trattare gli affari che riguardano la Chiesa cattolica. Non è quindi da confondersi [...] ancora, in via generale, che sono esclusi dal partecipare a qualsiasi ufficio nelle curie diocesane (a meno di speciale indulto dalla S. Sede) i religiosi ad saeculum regressi, anche se conservino l'esercizio degli ordini sacri.
Il più importante ...
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RECIDIVA
Giovanni NOVELLI
Emilio ALBERTARIO
. Diritto. - Storia. - Nelle fonti del diritto romano tra le circostanze aggravanti del reato è spesso ricordata la recidiva: se anche non costantemente, [...] aggravamento delle pene, ma anche altri effetti di diverso genere: p. es., in materia di amnistia, d'indulto, di perdono giudiziale, di condanna condizionale, di esclusione della menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziario, non ...
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. Nei tempi moderni, da quando cioè il carcere in generale, da semplice informe custodia, anche di processati, ha assunto un carattere di pena, con la parola ergastolo s'intende sia un vero e proprio stabilimento [...] 'ergastolo, né la pena stessa si estingue col decorso del tempo. Estinta la pena dell'ergastolo per effetto di amnistia, indulto o grazia, la pena detentiva temporanea, inflitta per un reato concorrente, è regolata secondo le norme dell'art. 184 del ...
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DELFICO, Melchiorre
Vincenzo Clemente
Nacque il 1° ag. 1744 a Leognano, in mandamento di Montorio al Vomano, provincia di Abruzzo Ultra Primo (oggi di Teramo) da Berardo e da Margherita Civico.
In quell'anno, [...] e laico che aveva nel D. il personaggio di maggior spicco. La vicenda giudiziaria, iniziatasi nel 1777, si sarebbe conclusa con un indulto, ma non prima del 1781, costringendo gli imputati ad una lunga latitanza. Il D. trovò asilo in Napoli presso S ...
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indulto2
indulto2 s. m. [dal lat. tardo indultum, der. di indulgēre «indulgere»]. – In senso generico, atto d’indulgenza, di benigna concessione, consistente in una remissione totale o parziale della pena, nell’esenzione da un obbligo, e sim....
indultino
s. m. Provvedimento legislativo di clemenza verso i detenuti, che produce effetti di portata molto inferiore alle aspettative. ◆ La maggioranza punta su un «indultino». Preso atto dell’impossibilità di approvare amnistia o indulto...