DEBENEDETTI, Giacomo
Renato Bertacchini
Nacque a Biella (Vercelli) il 25 luglio 1901 da Tobia e da Elena Norzi. Di origine "ebraica al cento per cento", visse nella città natale fino a quando nel 1913. [...] di G. Agnelli si sviluppava al terzo posto tra le industrie italiane e i lavoratori occupavano le fabbriche nel settembre 1920 (nella tavola rotonda sul tema Forme della comunicazione cinematografica anche in rapporto alla narrativa e alle esperienze ...
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Pasolini, Pier Paolo
Sandro Bernardi
Scrittore e regista cinematografico, nato a Bologna il 5 marzo 1922 e morto a Ostia (Roma) il 2 novembre 1975. Poeta, narratore, filosofo, intellettuale impegnato [...] (la Cacciata dei mercanti dal Tempio), ma non senza riferimenti cinematografici, soprattutto a Sergej M. Ejzenštejn: si pensi alla strage degli a quello prosastico-narrativo imposto dall'industria hollywoodiana, saggi poi raccolti in Empirismo ...
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D'Annunzio, Gabriele
Valentina Valentini
Poeta e scrittore, nato a Pescara il 12 marzo 1863 e morto a Gardone Riviera (Brescia) il 1° marzo 1938. La sua influenza sul cinema fu intensa e determinata [...] compie una missione salvifica e fondativa, realizzare cioè un cinematografo nuovo. Fece credere di aver inventato il soggetto , in Gabriele D'Annunzio: grandezza e delirio nell'industria dello spettacolo. Atti del convegno internazionale, Torino 21- ...
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Opera narrativa, cinematografica ecc. il cui argomento è costituito da un delitto, o da una serie di delitti, e dalle indagini svolte da agenti di polizia o da investigatori privati. Nato in letteratura [...] della tradizione statunitense (J. Woo, T. Kitano). La cinematografia francese, in particolare, vanta una ricca e solida attitudine al già s’inscrive in quella che si può definire industria del romanzo, inserisce nella sua narrativa azione, suspense ...
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Italiana, letteratura
Marziano Guglielminetti
La produzione poetica
È facile constatare che i primi anni del 21° sec. non hanno mutato né soggettivamente, né tematicamente, né tecnicamente il quadro [...] di filologo, dovendo per molti anni dedicarsi all'industria di famiglia. Il suo poetare, ipercolto e osceno (1999) fino a Io non ho paura (2001), oggetto della rielaborazione cinematografica (2003) di G. Salvatores; di minore impatto altre opere. Nel ...
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Espressionismo
JJolanda Nigro Covre
Gianfranco Contini
Ugo Duse
di Jolanda Nigro Covre, Gianfranco Contini, Ugo Duse
ESPRESSIONISMO
Espressionismo artistico
di Jolanda Nigro Cove
sommario: 1. Uso [...] dell'ornamento è il rifiuto morale di una certa gestione dell'industria. E una protesta sociale, una difesa del ‛povero' e della dittatura (v. Kracauer, 1947). Anche nell'arte cinematografica, nella diffusione e nella popolarità, fino ai nostri ...
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Narrativa
Claudio Magris
di Claudio Magris
Narrativa
sommario: 1. Tramonto dell'epica e crisi del romanzo: la dissoluzione del grande stile. 2. Totalità e regressione: la cancellazione del soggetto [...] e diviene contemporaneamente - nella complessa rete dell'industria culturale, in cui il vero messaggio consiste nel di Serafino Gubbio operatore) Pirandello trasferisce la tecnica cinematografica nel racconto quale simbolo e strumento del mobile ...
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ALICATA, Mario
Albertina Vittoria
Di famiglia siciliana, nacque l'8 maggio 1918 a Reggio Calabria dove il padre, Antonino, ingegnere capo del Genio civile, aveva l'incarico della ricostruzione della [...] casa editrice.
A partire dal 1941 iniziò la propria collaborazione cinematografica con L. Visconti, insieme con P. Ingrao, G. stabilire tra intellettuali e masse: proprio lo sviluppo dell'"industria culturale" imponeva di concepire la "lotta per il ...
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LUCIOLI OTTIERI DELLA CIAJA, Ottiero (Ottiero Ottieri)
Patrizia Bartoli Amici
Nacque a Roma il 29 marzo 1924, figlio unico di Alberto e Ida Paci, da una famiglia di nobile origine che dopo la fine della [...] il premio Bagutta nel 1963.
I rapporti fra letteratura e industria furono in quegli anni al centro di un acceso dibattito culturale .
Nato dalla rielaborazione di una precedente sceneggiatura cinematografica, il romanzo è anch'esso di chiara matrice ...
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MATTONE, Ugo (Ugo Pirro)
Mariapia Comand
– Nacque a Salerno il 26 aprile 1920 da Umberto Mattone, capostazione di primo livello, e Livia Turco.
L’infanzia, ripercorsa nel romanzo autobiografico Figli [...] velenosi provennero anche dalle fila della critica cinematografica militante di sinistra, che imputava loro il mancato, reciso rifiuto delle logiche commerciali dell’industria culturale.
A dispetto delle contestazioni Indagine fu insignito ...
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cinematografo
cinematògrafo s. m. [dal fr. cinématographe (nome brevettato nel 1893), comp. del gr. κίνημα «movimento» e tema di γράϕω «descrivere»]. – 1. Procedimento che permette di rappresentare il movimento grazie alla proiezione su schermo...
cinematografista
s. m. e f. [der. di cinematografia] (pl. m. -i), non com. – Chi si occupa in modo diretto di cinematografia, o ne esercita l’industria o comunque ha relazione con l’arte cinematografica; anche, talora, operatore cinematografico.