Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] 18° secolo.
Applicazioni nell’architettura
Agli inizi del 19° sec., gli sviluppi dell’industria del v., insieme a quelli dell’industriasiderurgica, permisero all’architettura nuove e ardite soluzioni applicate, inizialmente, in settori particolari ...
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Composto chimico di formula H2O, assai diffuso in natura nei suoi tre stati d’aggregazione: solido, liquido e aeriforme. Nel linguaggio corrente s’intende in genere l’a. allo stato liquido.
Per la sua [...] .
Le attività industriali con i maggiori consumi di a. sono: l’industriasiderurgica (30-35%), l’industria chimica (20-25%), l’industria cartaria (circa il 15%), l’industria petrolifera (circa il 10%). Negli stabilimenti industriali (con consumo di a ...
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Elemento chimico di simbolo Fe, numero atomico 26, peso atomico 55,85, densità 7,85 g/cm3, punto di fusione 1536 °C. È il metallo più abbondante della Terra (costituisce il 34,6% della massa della Terra, [...] di f. (Stati Uniti, URSS, Svezia, Francia) fornivano oltre i 4/5 della produzione mondiale. Il rilancio dell’industriasiderurgica, a partire dagli anni 1950, ha agito nel senso di una forte diversificazione produttiva. Numerosi paesi dell’America ...
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siderurgico
siderùrgico agg. [der. di siderurgia] (pl. m. -ci). – 1. Della siderurgia, relativo alla siderurgia: industrie s.; tecnica siderurgica. Di un’attività s. si trovano tracce, databili tra la fine del secondo e l’inizio del primo...
industria
indùstria s. f. [dal lat. industria «attività, operosità», di etimologia incerta]. – 1. Operosità, diligenza ingegnosa, sia rivolta a raggiungere un particolare intento, sia come qualità abituale, costante: quello imperio maraviglioso...