Verdi, Giuseppe
Massimo Mila
Le affinità del carattere tra V. e D. sono tanto evidenti che non occorre spender parole per sottolinearle: la fierezza sdegnosa fa dell'uno e dell'altro un esempio di italiano [...] alzare inni: abbasso il capo, e venero in silenzio ".
Un discorso dantesco del sen. Gaetano Negri, nel 1896, strappa a V. la 'attenzione del compositore; mai la terrestre poesia dell'Inferno, che parrebbe così congeniale all'indole del drammaturgo ...
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Cesena
Augusto Vasina
. Nella rassegna delle città romagnole di cui D. intende delineare a Guido da Montefeltro le condizioni etico-politiche sullo scorcio del 1300, C. figura in ultima posizione; e [...] 1794-1873), che fece un commento teologico-morale all'Inferno e ai primi canti del Purgatorio (Cesena 1858, a noi l'opera critica di Renato Serra, che scrisse un finissimo saggio dantesco: Su la pena dei dissipatori, Inf. XIII 109-29 (cfr. l'ediz ...
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Sismondi, Jean-Charles-Léonard Sismonde de
Remo Ceserani
, Storico, economista e letterato (Ginevra 1773-ivi 1842), di famiglia protestante e idee liberali e repubblicane, di gusto già per molti aspetti [...] 20 settembre 1806 proprio alla Staël, e si riferisce al duro giudizio dantesco su Filippo il Bello: Pg VII 109-110). Una delle parti più poesia, e preferisce invece soffermarsi a lungo sull'Inferno e su alcuni dei personaggi più ricchi di ...
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Folengo, Teofilo
Francesco Vagni
Sul noto letterato (Cipada, Mantova, 1491 - S. Croce di Campese, Bassano del Grappa, 1544) rimane valido il rilievo accennato dal De Sanctis sul realismo dello stile [...] " (Baldus XV 176-177).
Puntuali riscontri di figurazioni dantesche sono la selva oscura (If 2): " Scurus et asper / boscus adest, ac sylva pavens... " (Baldus XXIV 365-366), e la porta dell'Inferno (cfr. XXIV 377-382). L'ispirazione etica del F ...
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Stendhal (Henri Beyle)
Nicolò Mineo
Scrittore francese (Grenoble 1783 - Parigi 1842). Non si occupò sistematicamente di D. né contribuì originalmente alla conoscenza critica del suo capolavoro. Fu partecipe [...] di luoghi esemplari, come l'apertura del canto III dell'Inferno e gli episodi di Francesca e Ugolino (una scelta topica d Ugolino, che ricorderà svariate volte come luogo esemplare dell'arte dantesca e della poesia di ogni tempo (v. Pensées, I ...
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Prato
Giancarlo Savino
Posta sullo sbocco in pianura della Val di Bisenzio, la città si sviluppò intorno al sec. X per la fusione di un agglomerato, formatosi nel secolo precedente, con il Borgo al [...] della Commedia: il Roncioniano Q1 III 2 che contiene l'Inferno fino a XXXIII 153, e il Laurenziano Plut. XI 24 contributi notevoli sono: C.A. Lumini, P. e la Val di Bisenzio nel poema dantesco, 27-49; R. Caggese, P. nell'età di D., 51-74; S. ...
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Porta, Carlo
Dante Isella
Come ebbe a rilevare il Salvioni, la Commedia, a differenza dell'Orlando Furioso e della Gerusalemme liberata che vennero tradotti in dialetto a pochi decenni dalla loro comparsa, [...] mostrano come egli si sia misurato solo con i primi canti dell'Inferno, più particolarmente voltando, per intero, il canto I, e nella versione è quella di una lettura del testo dantesco in chiave razionalistica, dove la raison degl'illuministi è ...
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Acheronte
Giorgio Padoan
. Personaggio mitologico; fu concepito in una grotta di Creta da Cerere, e non volendo comparire alla luce del sole discese attraverso le fessure della terra nell'Averno; ebbe [...] Literature " XIV (1932) 51-82. Sulle varie ipotesi del passaggio dantesco dell'A. vedi la rassegna bibliografica di F. Mazzoni, in Saggio di un nuovo commento alla D. C. - Inferno. Canti I-III, Firenze 1967, 452-455. La suggestiva impostazione del ...
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Imola
Augusto Vasina
Pier Vincenzo Mengaldo
Negli scritti danteschi il primo riferimento a questa città cade a proposito della definizione del volgare illustre, ricercato pure nel confronto fra la [...] contiene proprio il Comentum di Benvenuto ai primi quattro canti dell'Inferno; un altro (il ms. membranaceo n. 32), lacunoso umanistica, la cultura imolese si fosse aperta alla lettura degli scritti danteschi.
A un vero e proprio culto di D. si giunse ...
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Goethe, Johann Wolfgang von
W. Theodor Elwert
L'atteggiamento di G. (Francoforte sul Meno 1749 - Weimar 1832) verso D. fu nel complesso di grande stima, non di amore. Comunque, fu un rapporto sottoposto [...] dei Venezianische Epigramme sembra contenere al v. 5 una reminiscenza dantesca. La conversazione in casa del conte Fries, che G. 1828-29, sicché il passo spesso citato (" A me l'Inferno pareva del tutto orribile, il Purgatorio ambiguo e il Paradiso ...
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inferno2
infèrno2 s. m. [lat. tardo infĕrnus o infĕrnum, uso sostantivato dell’agg. infernus (v. la voce prec.), che assume il sign. 2 nel lat. eccles.]. – 1. non com. L’oltretomba secondo la concezione pagana (più com., in questo senso, Inferi):...
antinferno
antinfèrno (o antiinfèrno) s. m. [comp. di anti-2 e inferno]. – Nome con cui viene spesso indicato il vestibolo dell’inferno dantesco cioè la parte che va dalla porta al fiume Acheronte e che è sede degli ignavi.