Brjusov, Valerij Jakovlevic
Cesare G. De Michelis
Poeta russo (1873-1924); uno dei massimi esponenti della poesia tra decadentismo e simbolismo, acquistò subito particolare rilievo per il vasto bagaglio [...] (1955) è stato invece pubblicato quello che sembra il massimo tributo di B. all'opera dantesca, la versione in terzine del primo canto dell'Inferno, con la quale voleva proporre un nuovo tipo di rapporto col testo, conservandone soprattutto gli ...
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Zuccari, Federico
Maria Donati Barcellona
Pittore e scrittore d'arte (Sant'Angelo in Vado 1540 - Ancona 1609), ritenuto, assieme al fratello Taddeo, il massimo esponente del tardo manierismo italiano. [...] precipuo di ogni singola cantica. Nell'illustrazione dell'Inferno, infatti, predominano toni cupi, sottolineati dal nero di saper più intimamente accostarsi alla profonda poesia dello spirito dantesco.
Se, come afferma il Voss, è da ascrivere allo ...
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Plauto
Roberto Mercuri
Il comico latino (250 circa - 184 a.C.) è citato in Pg XXII 98 dimmi dov'è Terrenzio nostro antico, / Cecilio e Plauto e Varro, se lo sai: / dimmi se son dannati, e in qual vico.
La [...] di questo canone e sulla funzionalità del genere comico al discorso dantesco, si veda lo studio di R. Mercuri, citato in Nisi quem spes reliquere omnes ", che risuona nell'iscrizione dell'Inferno (If III 1-9).
È impossibile pensare a una conoscenza ...
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Asín Palacios, Miguel
, Arabista (Saragozza 1871 - San Sebastian 1944), professore nell'università di Madrid. Tra le varie sue opere sulla teologia e filosofia musulmana ha avuto notevole risonanza il [...] tra i due testi, come tra i supplizi veduti da Maometto e le pene descritte nell'Inferno, tra il gallo gigantesco visto da Maometto nel primo cielo e l'aquila del dantesco cielo di Giove, tra la triplice abluzione di Maometto e la purificazione di D ...
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Thomas, Ambroise
Alberto Pironti
Musicista (Metz 1811 - Parigi 1896), noto soprattutto per le sue opere teatrali, fra le quali ha avuto particolare successo la Mignon. L'ultima delle sue opere fu Françoise [...] (gli stessi librettisti della Mignon) ricavato dall'episodio dantesco.
Si tratta di un tentativo di dramma lirico, comincia ingenuamente mostrando D. e Virgilio all'ingresso dell'Inferno. Rappresentata all'Opéra di Parigi il 14 aprile 1882, ...
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Babits, Mihàly
Tibor Kardos
, Poeta ungherese (Szekszárd 1883 - Budapest 1941), la più importante personalità della letteratura magiara tra le due guerre, lirico prezioso e di gusto decadente, traduttore [...] Nello stesso anno cominciò a tradurre la Commedia: l'Inferno venne pubblicato nel 1913, la traduzione del Purgatorio fu resa artistica, e soprattutto come fatto di cultura, il testo dantesco del B. è più ricercato e complicato dell'originale. La ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] da diavoli orridi e beffardi che li trascinano vero l’Inferno, dove approdano altri reprobi spinti a terra dal traghettatore Caronte per subire il giudizio di Minosse, che in atto dantesco «avvinghia» un serpente mordace al corpo nudo. Come è noto ...
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Scultore (Parigi 1840 - Meudon 1917). Artista di grande talento e di robuste capacità espressive, tentò di fondere l'impostazione monumentale michelangiolesca con l'intenso, vibrante realismo memore della [...] des arts décoratifs. Per quest'opera, lungamente elaborata e mai compiuta, l'artista concepì, ispirandosi al soggetto dantesco, la Porta dell'Inferno e modellò, durante l'intero arco della sua vita, un gran numero di piccoli marmi e bronzetti che ...
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Critico e filologo italiano (Empoli 1886 - Firenze 1964); prof. univ. dal 1936, ha insegnato letteratura italiana all'univ. di Firenze. Fra i suoi studî più notevoli si ricordano: Alessandro Manzoni e [...] le Rime della "Vita nuova" e della giovinezza di Dante (1956). Postumo (1965) è stato pubblicato il volumetto Due letture dantesche (Inferno XXIII e XXXII) e altri scritti poco noti (con una bibliografia a cura di A. Di Preta e un ricordo biografico ...
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MICHELANGELO Buonarroti
Pietro Toesca
Nacque il 6 marzo 1475 a Caprese la cui podesteria, insieme con quella del vicino castello di Chiusi in Casentino, era allora tenuta per Firenze dal fiorentino [...] , avvolto dal serpe, li giudica al limitare dell'inferno.
Ma così semplice contenuto non a tutti parve sufficiente e Dante, Torino 1918; id., Le tombe di M. e l'ispirazione dantesca, in Nuova Antologia, 1918. Sullo stile, oltre le già citate opere del ...
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inferno2
infèrno2 s. m. [lat. tardo infĕrnus o infĕrnum, uso sostantivato dell’agg. infernus (v. la voce prec.), che assume il sign. 2 nel lat. eccles.]. – 1. non com. L’oltretomba secondo la concezione pagana (più com., in questo senso, Inferi):...
antinferno
antinfèrno (o antiinfèrno) s. m. [comp. di anti-2 e inferno]. – Nome con cui viene spesso indicato il vestibolo dell’inferno dantesco cioè la parte che va dalla porta al fiume Acheronte e che è sede degli ignavi.