piede (piè; pè)
Alessandro Niccoli
È vocabolo ricorrente con varia frequenza in tutte le opere del D. canonico; non ricorre mai nel Fiore e nel Detto.
La variante grafica appiè, adottata dal Moore per [...] . in F. Mazzoni, Saggio di un nuovo commento alla D.C.-Inferno, Canti I-III, Firenze 1967, 7-8, 91 ss.; in particolare, saranno da vedere: F. D'Ovidio, Il piè fermo, in Nuovi studi danteschi, in Opere, II II, Napoli 1932, 129-151; A. Buscaino Campo ...
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Parodi, Ernesto Giacomo
Dante Della Terza
Filologo e critico (Genova 1862 - Firenze 1923). Le origini remote dell'interesse del Parodi per l'opera dantesca si possono ricostruire facendo ricorso ad [...] e alla quale aveva reso omaggio il D. dell'Inferno (II 21-24) quando aveva considerato l'impero . e la Liguria. Studi e Ricerche, Milano 1925, 285-443 (contiene la completa bibl. dantesca del P.); B. Terracini, E.G.P., in " Arch. Glottol. Ital. " XXI ...
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MARTINI, Luca
Franco Angiolini
– Nacque a Firenze, nella parrocchia di S. Marco, il 18 febbr. 1507, da Angelo di Guglielmo e da Elena di Filippo Bracciolini, nipote del celebre umanista Poggio Bracciolini. [...] Il M. aveva una antica e consolidata passione per il poema dantesco: a Pieve di San Gavino erano stati impiegati sei antichi codici inoltre uno scritto per stabilire le esatte dimensioni dell’Inferno, oggi non identificato. Anche il Ritratto di sei ...
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invidia
Fernando Salsano
È il sentimento di cruccio nascente dal considerare il bene altrui come lesivo del proprio, e nel secondo girone del Purgatorio (il cinghio che sfera / la colpa de la invidia, [...] , Bologna 1907; W.H.V. Reade, The Moral System of Dante's Inferno, Oxford 1909; T. Casini, Scritti danteschi, città di Castello 1913; U. Cosmo, Rassegna dantesca, in " Giorn. stor. " LXIII (1914) 342 ss.; S. Vazzana, Il contrappasso nella D.C., Roma ...
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GIULIANI, Giambattista
Domenico Proietti
Nacque a Canelli, nell'Astigiano, il 4 giugno 1818 da Paolo e Maddalena Ghione, in una famiglia di modeste condizioni; il suo nome di battesimo era Jacopo, mutato [...] ; i commenti ai canti XI, XII, XIII, XXXII, XXXIII dell'Inferno, in Jahrbuch der Deutschen Dante-Gesellschaft, II (1869), pp. 1-45 G. (del periodo marzo 1857 - settembre 1882) sono nel Carteggio dantesco del duca di Sermoneta con G. G., C. Witte, A. ...
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pensiero (pensero)
Alessandro Niccoli
La rilevante diffusione di questo vocabolo nel lessico dantesco, oltre che dall'ampiezza del suo campo semantico, pari per latitudine di accezioni a quella attestata [...] 'è ad alcuni temi peculiari della poetica e della problematicha dantesche, consenta di determinare in che modo D. sia venuto approfondendo fin qui delineata non sfocerà quindi nel lessico dell'Inferno e del Purgatorio, dove l'uso del vocabolo appare ...
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Quirini, Giovanni
Gianfranco Folena
Il discorso intorno all'imitazione di D. e alla presenza della Commedia nelle scritture e nella memoria attiva dei suoi primi lettori, si apre col nome di un poeta [...] le prime attestazioni frammentarie del III e V canto dell'Inferno.
Se d'altra parte si accoglie con la Corti la sonetti sviluppano temi esopiani di favola morale, per esempio di quella dantesca della rana e del topo.
Nella lingua del Q. il ...
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GABRIEL (Gabriele), Trifone
Laura Fortini
Nacque il 20 nov. 1470 a San Polo di Piave in provincia di Treviso dal patrizio veneziano Bertucci e da Diana Pizzamano, seconda moglie di questo.
A venti anni [...] testi inediti, Lecce 1966, pp. 15-58; Id., Il canto IX dell'"Inferno". Con Appendice delle note inedite di T. G. alla "Commedia" di Dante, Firenze 1967; G. Ferraù, G. T., in Enciclopedia Dantesca, III, Roma 1971, p. 81; T. La Spada, Tre e non quattro ...
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Lectura Dantis
Aldo Vallone
Vicende storiche. - La difficoltà d'intendere, nell'insieme e nei particolari, l'opera di D., e per essa soprattutto la Commedia, da una parte; dall'altra l'interesse crescente [...] la Lectura Dantis Scaligera, cui si aggiungono i Contributi di critica dantesca. A Pisa si promuove dal 1963 in poi e si realizza 'opera più significativa è la Sposiaione a XXIX canti dell'Inferno di L. Castelveltro, che è peraltro un tipico esempio ...
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I'J. nella Commedia
Marcello Aurigemma
La struttura dell'I. di D. deve necessariamente essere considerata come parte di tutto il complesso della Commedia, complesso al quale le varie cantiche sono anzi [...] meno consapevole di sé, lungo tutto l'arco della critica dantesca. Il Tre e il Quattrocento col metter innanzi l'idea 1952, 1-292); E Moore, Thec classification of the sins in the Inferno and Purgatorio, in Studies in D., s. 2, Oxford 1899; G. ...
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inferno2
infèrno2 s. m. [lat. tardo infĕrnus o infĕrnum, uso sostantivato dell’agg. infernus (v. la voce prec.), che assume il sign. 2 nel lat. eccles.]. – 1. non com. L’oltretomba secondo la concezione pagana (più com., in questo senso, Inferi):...
antinferno
antinfèrno (o antiinfèrno) s. m. [comp. di anti-2 e inferno]. – Nome con cui viene spesso indicato il vestibolo dell’inferno dantesco cioè la parte che va dalla porta al fiume Acheronte e che è sede degli ignavi.