Schicchi, Gianni
Giorgio Varanini
, Cavaliere fiorentino della famiglia dei Cavalcanti, vissuto nel sec. XIII e già morto nel febbraio del 1280 (come risulta dal Libro di Montaperti, a c. di C. Paoli, [...] . " XXIII (1916) 126-142 (rist. in Problemi I 305-322); M. Finzi, I falsari nell'Infernodantesco, in " Giorn. d. " XXVII (1924) 218-227; G. Contini, Sul XXX dell'Infernodantesco, in " Paragone " 44 (1953) 3-13 (rist. in Lett. dant. 585-594, ora in ...
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BARZIZZA, Guiniforte (Guinifortus Barzizius, Bargigius, de Barziziis)
Guido Martellotti
Figlio terzogenito di Gasperino, nacque a Pavia al principio del 1406; aveva 32 anni compiuti il 19 marzo 1438, [...] la figura storicamente. Oltre alle orazioni e alle lettere, molte delle quali tuttora inedite, e all'esposizione dell'Infernodantesco, che fu rintracciata a principio del sec. XIX in due manoscritti francesi, l'Argelati (Bibl. script. Med., II ...
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Zingarelli, Nicola
Aldo Vallone
, Critico e filologo (Cerignola, Foggia, 1860 - Milano 1935). Conseguì la laurea a Napoli nel 1882 e poi, dopo un biennio di perfezionamento a Firenze (1883-1884), seguì [...] , in " Studi di Filologia Romanza " I (1884); Gli sciagurati e i malvagi nell'Infernodantesco, in " Giorn. d. " I (1894); Il sesto cerchio nella topografia dell'Inferno, ibid. IV (1897) 194 ss.; La personalità storica di Folchetto di Marsiglia, in ...
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Montefeltro, Guido da
Aldo Rossi
Il nobilissimo nostro latino Guido montefeltrano, come lo qualifica D. in Cv IV XXVIII 8, d'accordo con le note referenze dello stesso tenore di Salimbene (ediz. Scalia, [...] (1954), poi in Lett. data. 517-545; P. Carli, G. da M. nell'episodio dell'Infernodantesco, in Saggi danteschi. Ricordi e scritti vari, ibid. 1954, 54-67; G. Fallani, Il c. XXVII dell'Inferno, in Lect. Romana, Torino 1959; E. Bonora, II c. XXVII dell ...
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Giordani, Pietro
Mario Scotti
Il G. (Piacenza 1774 - Parma 1848) va ricordato nella storia della fortuna dantesca dell'Ottocento, sia per l'influsso che esercitò sul gusto degli uomini della sua generazione [...] , che è l'ostacolo con cui lotta e vince l'ingegno sovrano. Nel Guerrin Meschino troviamo " assai più che abbozzato l'infernodantesco ": " gli stessi giri, le stesse pene alle medesime cagion di peccati ". Ma se D. prese " da quel veramente meschino ...
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Pellico, Silvio
Mario Scotti
La personalità, i tempi, il mondo poetico di D. interessarono più la fantasia che la riflessione del P. (Saluzzo 1789 - Torino 1854), anche se sul poeta egli si soffermò [...] significato storico e artistico della tragedia non è qui e .non va ricercato attraverso un confronto con l'episodio dell'Infernodantesco.
Nel 1837 il P. pubblicò la cantica La morte di D., testimonianza del profondo cambiamento generato in lui dalla ...
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CORTE, Cesare
Fiorella Caraceni Poleggi
Figlio primogenito di Valerio e della nobildonna genovese Ottavia Sofia (ma non se ne conosce il casato), nacque a Genova nel 1550, data controllata da C. G. [...] un sonetto una sua piccola tela per Filippo Pallavicino che ritraeva i lussuriosi nell'etema tempesta del quinto canto dell'Infernodantesco ("E sì dotto pennell'inganna i sensi, / che l'occhio scerne turbini funesti / tutta agitar la region profonda ...
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Pulci, Luigi
Michele Messina
Gli echi della Commedia nel Morgante del P. (Firenze 1432 - Padova 1484) sono evidenti e facilmente riscontrabili; non tutti però chiaramente riconducibili a una diretta [...] (da If VI 21). Non mancano poi nel Morgante nomi di personaggi come Farfarello e Rubicante, chiaramente usciti dall'Infernodantesco.
Il P. dunque, direttamente o indirettamente, attinge ampiamente alla Commedia; però bisogna rilevare che si pone di ...
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Teseo
Giorgio Padoan
Mitico eroe antico, celebrato per la forza e per il coraggio. Figlio del re di Atene Egeo ma cresciuto da Chirone senza nulla sapere del padre, recatosi ad Atene T. sfuggì per una [...] da T. emanazioni diaboliche. E tra i demoni dell'Infernodantesco sono, appunto, il Minotauro e i Centauri: all ciò occorre tener conto per bene intendere il rammarico delle Furie dantesche, le quali, adirate contro il vivo che intende penetrare nella ...
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Minotauro
Manlio Pastore Stocchi
Essere mitologico, nato nell'isola di Creta dall'accoppiamento mostruoso di Pasife con il toro sacro a Poseidone.
Per nascondere quello che Ovidio chiama " opprobrium [...] biformis / Minotaurus... Veneris monumenta nefandae "; Ovidio Met. VIII 152 ss.; ecc. (per altri rinvii v. oltre).
Nell'Infernodantesco l'infamia di Creti è distesa all'estremità dello scoscendimento donde si accede dal sesto al settimo cerchio e ...
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inferno2
infèrno2 s. m. [lat. tardo infĕrnus o infĕrnum, uso sostantivato dell’agg. infernus (v. la voce prec.), che assume il sign. 2 nel lat. eccles.]. – 1. non com. L’oltretomba secondo la concezione pagana (più com., in questo senso, Inferi):...
antinferno
antinfèrno (o antiinfèrno) s. m. [comp. di anti-2 e inferno]. – Nome con cui viene spesso indicato il vestibolo dell’inferno dantesco cioè la parte che va dalla porta al fiume Acheronte e che è sede degli ignavi.