Adamo
Emilio Bigi
. Padre di un Cacciaguida fiorentino, che compare come testimone in un atto del 28 aprile 1131 e che il Davidsohn identifica con Cacciaguida (v.) trisavolo di Dante. Il documento, [...] , Torino 1958, 220 e 225. Tra le letture del canto XXX dell'Inferno si vedano quelle di O. Bacci, Firenze 1901; F. Torraca, in "Giorn. d. " XIII (1905) 4-13 (poi in Nuovi studi danteschi, Napoli 1921); L. Fassò, Firenze 1931 (poi in Dall'Alighieri al ...
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SORIO, Bartolomeo
Gabriele Scalessa
– Nacque a Verona il 4 settembre 1805 da Sante e da Caterina Righetti.
Frequentò il ginnasio nella città natale, dove gli fu maestro di retorica l’abate Giuseppe [...] Commedia con Itinerario astronomico di Dante Alighieri per l’Inferno e pel Purgatorio, edito sempre nel 1861 dalla alla vita e agli scritti del padre B. S., Firenze 1867; Enciclopedia dantesca, V, Roma 1976, pp. 334 s.; F.M. Berlasso, Corrispondenza ...
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NANNUCCI, Vincenzio (Vincenzo). – Nacque il 1° settembre 1787 a San Mauro a Signa (Firenze)
Valerio Camarotto
, da Giovacchino e da Margherita Masi, contadini.
Dopo aver studiato nel seminario di Colle, [...] la parola ‘coto’ usata da Dante nel Canto XXXI dell’Inferno e nel Canto III del Paradiso (ibid. 1839) e Intorno curò inoltre per Guglielmo Piatti l’edizione del commento dantesco di Pietro Alighieri (Petri Allegherii super Dantis ipsius genitoris ...
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riso
Emilio Pasquini
Parola-chiave del mondo dantesco, nelle sue varie connotazioni semantiche (come anche ‛ ridere '), spesso delegata al rilievo della posizione in rima. Pochi gli esempi estranei [...] questo riso. In tale contesto, dominato dalla più celebre definizione dantesca del r. (cfr. RIDERE), il termine si configura quale a un episodio che rompe magicamente l'atmosfera tetra dell'Inferno in un'oasi di sentimento cortese e terreno preparata ...
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cammino
Andrea Mariani
Il sostantivo è usato spessissimo da D., soprattutto nella Commedia (37 volte) e nel Convivio (25 volte), ma compare anche nelle altre sue opere in volgare, dalle Rime alla Vita [...] (If IX 21, Pd XXXI 95), o può essere specificato: nell'Inferno è alto e silvestro (Il 142), o semplicemente silvestro (XXI 84), Ragione, come afferma Aristotele; l'intera frase è un po' un dantesco " chi lascia la via vecchia per la nuova... ", ed è ...
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terzo
Alessandro Niccoli
Nella larghissima maggioranza degli esempi conserva il suo valore di numerale ordinale, ed è perciò riferito a persona o a cosa che, in una serie numericamente ordinata, viene [...] Voi che 'ntendendo.
Il ragionamento dantesco frequentemente muove da un'affermazione di lo secondo giron dal terzo (XIV 5) e la terza bolgia (XIX 6) per l'Inferno; lo terzo gradino della scala di accesso al Purgatorio (Pg IX 100) e il terzo ...
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GUERRI, Domenico
Saverio Bellomo
Nacque ad Anghiari, presso Arezzo, il 20 genn. 1880 da Guido e da Prisca Vignoli. Dopo avere frequentato il seminario di Sansepolcro, si perfezionò nel R. Istituto di [...] , autore di Esposizioni sui primi diciassette canti dell'Inferno.
Il testo del commento era leggibile in edizioni Padoan, Per una nuova edizione del "Comento" di G. Boccaccio, in Studi danteschi, XXXV [1958], pp. 140 s. e 182-249; Tutte le opere di ...
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SESTINI, Bartolommeo
Gabriele Scalessa
SESTINI, Bartolommeo. – Nacque a Santomato, nei pressi di Pistoia, il 14 ottobre 1792, da Francesco, perito agrimensore, e da Maddalena Biagini.
All’età di cinque [...] al cardinale Antonio Gabriele Severoli.
Il primo dramma prendeva spunto dalla figura del violento dantesco, omicida nel marzo del 1271 di Enrico di Cornovaglia (Inferno XII, 118-120); il secondo dalla vita della francescana viterbese, che Sestini ...
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predestinazione
Giovanni Fallani
. la p. è l'ordine concepito da Dio per condurre al suo fine soprannaturale, cioè alla vita eterna, la creatura razionale. Poiché la vita eterna consiste nella visione [...] il suo caso personale, e nel c. II dell'inferno per esprimere il passaggio dallo stato di peccato a 4 (De libero arbitrio), 109 1-10 (De necessitate gratiae).
Per alcuni problemi danteschi sulla p.: G. Busnelli, Un vecchio dubbio di D. sulla p., in ...
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ROSA MORANDO, Filippo
Luca Mazzoni
– Nacque il 19 novembre 1732 a Verona, nella parrocchia di S. Vitale, da Marcantonio e da Lodovica Bianchini, sorella di Giuseppe e nipote dell’archeologo, scienziato [...] tratta di una serie di schede dedicate a 25 passi dell’Inferno, a 34 del Purgatorio e a 27 del Paradiso, che pp. 129-171. Per gli studi danteschi: G.G. Orti, Sopra un inedito manoscritto contenente alcune osservazioni dantesche di F.R.M., Verona 1833; ...
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inferno2
infèrno2 s. m. [lat. tardo infĕrnus o infĕrnum, uso sostantivato dell’agg. infernus (v. la voce prec.), che assume il sign. 2 nel lat. eccles.]. – 1. non com. L’oltretomba secondo la concezione pagana (più com., in questo senso, Inferi):...
antinferno
antinfèrno (o antiinfèrno) s. m. [comp. di anti-2 e inferno]. – Nome con cui viene spesso indicato il vestibolo dell’inferno dantesco cioè la parte che va dalla porta al fiume Acheronte e che è sede degli ignavi.