DELLA GHERARDESCA, Ugolino
Maria Luisa Ceccarelli Lemut
Nacque nella prima metà del sec. XIII, probabilmente a Pisa da Guelfo di Ottone conte di Donoratico e da Uguccionella di Uguccionello di Uguccione [...] Betrayal, in Italica, LVI (1979), 4 (estratto); P. Boitani, U. e la narrativa, in Studi danteschi, LIII (1981), pp. 31-52; E. Pasquini, Il canto XXXIII dell'Inferno, in Letture classensi, IX-X,Ravenna 1982, pp. 191-216; P. Litta, Le famiglie celebri ...
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DORIA, Brancaleone (Branca)
Giovanni Nuti
Nacque a Genova verso il 1235 da Nicolò e da Preziosa, figlia naturale di Mariano [II], giudice di Torres, e sorella di Adelasia, moglie di Ubaldo Visconti, [...] la data) è collocato l'assassinio di Michele Zanche, la cui responsabilità è attribuita al D. nel celebre passo dantesco (Inferno, canto XXXIII, vv. 134-147). Lo Zanche, un maggiorente sassarese di origini nobili, ma dedito al commercio, era legato ...
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LAMBERTAZZI, Fabruzzo
Armando Antonelli
Nacque a Bologna intorno agli anni '40 del Duecento da Tommasino. Il L. non è quindi da confondere con il contemporaneo Fabruzzo di Guiduccio Lambertazzi, di [...] di Tebaldello Zambrasi, relegato perciò nell'Antenora (Inferno, XXXII, 122). A causa dell'allontanamento il cui incipit compare in questi due luoghi del trattato dantesco; Fabruzzo Lambertazzi è autore inoltre del sonetto di argomento morale ...
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GRADENIGO, Iacopo, detto Belletto
Francesca Gambino
Nacque verso la metà del Trecento da Marco, della parrocchia di S. Paolo, discendente diretto del doge Pietro, e da una gentildonna di casa Contarini.
Dopo [...] Il G. non si è limitato a trascrivere il poema dantesco, ma lo ha corredato di un commento che rielabora quello cantiche da un capitolo in versi. Il capitolo posto avanti all'Inferno è seguito da 25 terzine in cui si rielabora il commento attribuito ...
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CAMINO, Gaia da
Luigi Trenti
Appartenente a nobile famiglia di origine longobarda, nacque non dopo il 1270 da Gherardo.
Scarsi e poco illuminanti i documenti a noi noti relativi alla vita della C.: [...] dunque e "buono" e "gaio":ma la sua "bontà" è "capacità", "virtù di governo" (Inferno, I, v. 71; Purgatorio, IX, v. 137; ibid., XVIII, v. 119:vedi Anceschi, Encicl. dantesca, I, p. 681, sub voce), mentre la sua "gaiezza" è "gentilezza lieta" con tono ...
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GIANFIGLIAZZI, Catello (Castello)
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze nel primo ventennio del secolo XIII da Rosso di Adimaro.
I Gianfigliazzi traevano il cognome da un certo Giovanni, figlio di Azzo, che [...] rampante in campo d'oro sulla scarsella delle monete che tiene gelosamente appesa al collo (Inferno, XVII, vv. 59 s.).
L'identificazione con il G. dell'usuraio dantesco si deve essenzialmente a Luiso (p. 34) il quale, oltre a scoprirne il nome di ...
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ALIGHIERI, Iacopo
Arnaldo D'Addario
Figlio di Dante di Alighiero e di Gemma di Manetto Donati. Compreso nel bando comminato al padre nel 1315, seguì il poeta nell'esilio, ottenendo dalla protezione [...] (1904), pp. 289-331 (ma ildocumento non èaccolto nel Codice diplomatico dantesco dal Piattoli); F. P. Luiso, Le chiose all'Inferno,Firenze 1915; Jarro (G. Piccini), Le chiose all'Inferno,Firenze 1915; N. Zingarelli, I figli di Dante,in Lectura Dantis ...
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inferno2
infèrno2 s. m. [lat. tardo infĕrnus o infĕrnum, uso sostantivato dell’agg. infernus (v. la voce prec.), che assume il sign. 2 nel lat. eccles.]. – 1. non com. L’oltretomba secondo la concezione pagana (più com., in questo senso, Inferi):...
antinferno
antinfèrno (o antiinfèrno) s. m. [comp. di anti-2 e inferno]. – Nome con cui viene spesso indicato il vestibolo dell’inferno dantesco cioè la parte che va dalla porta al fiume Acheronte e che è sede degli ignavi.