VIZI e VIRTÙ
J. Baschet
I v. e le virtù sono categorie essenziali nelle rappresentazioni cristiane. Definiscono uno sguardo completo sulla realtà terrena e si inscrivono necessariamente all'interno [...] gli uni agli altri (secondo l'ordine delle iniziali S A L I G I A) e trascinati verso la bocca dell'inferno. L'immagine dei v., allo stesso tempo morale e sociale, è relativamente stabile e in parte ispirata a tradizioni precedenti: la Superbia ...
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contrapasso
Silvio Pasquazi
Applicazione dantesca dell'antico principio giuridico-morale detto ‛ legge del taglione ' (se ne veda la formulazione biblica in Ex. 21, 23 ss.; Lev. 24, 17-20; Deut. 19, [...] - non si esprime in D. un rigido c., sibbene una condizione per un costante esito di poesia (M. Sansone, Il c. X dell'Inferno, in Lect. Scaligera I 336). Non sempre, poi, il rapporto di c. tra peccato e pena risulta esplicito; ed è da tener presente ...
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Semiramide (Semiramìs)
Gian Roberto Sarolli
Regina d'Assiria, sposa del mitico fondatore dell'impero assiro-babilonese, Nino, cui successe, regnando dal 1356 al 1314 a.C. Exemplum di lussuria, S. apre, [...] nel canto V dell'Inferno (v. 58), la serie dei personaggi (oltre a S. troviamo infatti nell'ordine: Didone, Cleopatra, Elena, Achille, Paride, Tristano, Paolo e Francesca) il cui numero, nove, è certo simbolo antitrinitario nella " distinctio in malo ...
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Gogol', Nikolaj Vasilevič
Cesare G. De Michelis
, Il grande romanziere russo (1809-1852) conobbe D., leggendolo in italiano, durante il suo soggiorno romano.
In un momento in cui D. era ancora pressoché [...] consultarsi in E. Lo Gatto, Storia della letter. russa, Firenze 1964, 308-309. In particolare si veda: J. Wittlin, Gogol's Inferno, in " The Polish Review " VII (1962); A.I. Herzen, Dnevniki za 1842 g., ora in Sobranie sočinenij, Mosca 1956, II 220 ...
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Virgilio Marone, Publio
Sergio Casali
L’Omero latino
Virgilio è il più grande poeta romano. Ha messo in versi i canti dei pastori, il lavoro dei contadini e le imprese degli eroi e ci ha trasmesso risposte [...] vedono in Virgilio un anticipatore del cristianesimo. È Virgilio, nella Divina Commedia, a guidare Dante nel suo viaggio nell’Inferno e nel Purgatorio, e non c’è poesia pastorale, didascalica, o epica, nelle diverse lingue nazionali dell’Europa, che ...
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più (piue)
Riccardo Ambrosini
1. Dell'avverbio e aggettivo (anche sostantivato) p. le attestazioni, circa 1200 complessivamente, sono 54 nella Vita Nuova, 78 nelle Rime, 391 nel Convivio e 661 nella [...] Commedia, un poco meno frequenti nell'Inferno (182) che nel Purgatorio (241) e nel Paradiso (238). Caratteristici dell'uso due proposizioni).
10.1. Nella Commedia, oltre che in un luogo dell'Inferno (IX 131 i monimenti son più e men caldi) e 4 luoghi ...
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largo
Bruno Basile
Nel maggior numero di presenze l'aggettivo ha il senso di " ampio ", come in Vn XLI 10 1 Oltre la spera che più larga gira, con riferimento al cielo cristallino. Inoltre nell'Inferno [...] troviamo il ventre largo di Cerbero (VI 17), le rote larghe descritte dalla discesa di Gerione (XVII 98), un pozzo... largo e profondo (XVIII 5); nel Purgatorio le larghe onde, che circondano il monte ...
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luce
Antonietta Bufano
Attilio Mellone
Guido Di Pino
– In un passo del Convivio D. afferma che l'usanza de' filosofi è di chiamare ‛ luce ' lo lume, in quanto esso è nel suo fontale principio... ‛ [...] ; cfr. XXIII 121-122); i suoi cerchi sono scuri (If XXV 13; cfr. IV 10, XXI 6, XXIV 71, XXIX 65 e XXXII 16); il buio d'inferno è portato come esempio di massima oscurità (Pg XVI 1); la sua aria è morta (I 17), nera (If V 51, IX 6; cfr. III 29, V ...
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carcere
Marco A. Cavallo
. Il doloroso carcere (If XXXIII 56) è la " prigione ", la Muda, / la qual... ha 'l titol de la fame (vv. 23-24), in cui è rinchiuso il conte Ugolino. In senso figurato, cieco [...] , in quanto egli è tenebroso e ne' luoghi tenebrosi non si può veder lume " (Boccaccio). Analogamente in Pg XXII 103, dove il Limbo è indicato come il primo cinghio del carcere cieco, " cioè de lo inferno, dov'è sempre cechità et ignoranzia " (Buti). ...
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Della Scala, Cangrande
Girolamo Arnaldi
Nel terzo e ultimo dei canti in cui si distende l'episodio di Cacciaguida (Pd XVII), D. chiede all'avo di spiegargli il senso delle parole gravi che, durante [...] in cui veniva svelato a D. il senso delle parole... gravi (If XIX 103) intorno al suo futuro, che aveva ascoltate nell'Inferno e nel Purgatorio, egli venisse caricato di una nuova profezia, sia pure di carattere non personale, che, per il fatto di ...
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inferno1
infèrno1 agg. [dal lat. infernus «che si trova in basso; infernale; dell’Averno», der. di infĕrus «che sta sotto, in basso»]. – 1. Che è sotto terra, infernale: Uscendo fuor de la profonda notte Che sempre nera fa la valle i. (Dante);...
inferno2
infèrno2 s. m. [lat. tardo infĕrnus o infĕrnum, uso sostantivato dell’agg. infernus (v. la voce prec.), che assume il sign. 2 nel lat. eccles.]. – 1. non com. L’oltretomba secondo la concezione pagana (più com., in questo senso, Inferi):...