lagnarsi
Bruno Basile
Sempre nell'accezione di " lamentarsi ", " dolersi ": in If III 128 Caron di te si lagna, " si duole, e non ti vuol passare " (Boccaccio), dato che " è buona l'anima di colui che [...] va a l'Inferno per aver la cognition de vitii a ciò che se ne possa guardare, come faceva Dante; e per questo non lo voleva passare Caron, il qual desidera che tutte l'anime vadano in perditione " (Vellutello).
Analogamente in If XXIV 10, dove però ...
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defunto
Andrea Mariani
È presente in due occorrenze: Pd XVII 21 discendendo nel mondo defunto, e XXVI 9 sia / la vista in te smarrita e non defunta (aggettivo verbale). Nel primo caso, attribuito alla [...] parola mondo, definisce l'Inferno; a questo proposito dice il Buti: " lo quale chiama mondo defunto perché quello è luogo dei dannati che sono defunti e privati della grazia di Dio " (cfr. If VIII 85 lo regno de la morta gente). Nel secondo caso, ...
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Pseudonimo del poeta lettone Arnolds Mikus Bērzs-Bērziņs̆ (Ragaciems, Lettonia, 1922 - New York 1963). Trasferitosi negli USA (1950), lavorò in alcune riviste e giornali dell'emigrazione lettone e fu la [...] guida spirituale del gruppo letterario Elles ķēķis ("La cucina dell'inferno", dal nome di una zona di Manhattan). Definito da alcuni critici un "visionario realista", pubblicò la raccolta di poesie Mūžigais mākonis ("Nubi eterne", 1958); postuma uscì ...
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Proserpina
Roberto Mercuri
Dea degl'Inferi nella mitologia romana (Persefone in quella greca). La figura compare tre volte nella Commedia, e precisamente in If IX 44 (la regina de l'etterno pianto), [...] di color che son contenti / nel foco, perché speran di giungere al cielo, il Paradiso è il luogo delle beate genti, l'Inferno è il loco etterno in cui si odono le disperate strida dei dannati. Etterno pianto è modulo sintetico di questa più analitica ...
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Montanari, Fausto
Critico letterario (Viterbo 1907), professore di lingua e letteratura italiana nell'università di Genova (dal 1959). Accanto a un'edizione scolastica della Commedia (Brescia 1949-1951) [...] e a varie ‛ lecturae ' del poema (importante Il c. XI dell'Inferno, in Lett. Scaligera I 369-385), è autore di un'opera ben ragionata e ricca di gusto su L'esperienza poetica di D. (Firenze 1959), ove si propone di tracciare una storia della poesia ...
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presto (sost.)
Francesco Vagni
Il deverbale (da ‛ prestare ') vale " prestito ", e figura in Fiore CLXXVII 5, nella locuzione ‛ domandare in p. ', " chiedere in prestito ".
Una chiara definizione del [...] termine si trova nel proemio dell'Ottimo al canto XVII dell'Inferno: " È da sapere che usura è quello che si riceve oltre la sorte prestata. E 'l presto sta in quelle cose che sono in peso, o in numero, o in misura: in peso, siccome in ariento, o ...
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PARADISO (dal persiano pairidaeza, da cui anche l'ebraico pardeš, attraverso il greco παράδεισος, con il significato primitivo di "giardino recinto", "verziere", "parco")
Giuseppe RICCIOTTI
Mas. S.
È, [...] i giusti dopo la morte in premio della loro giustizia, e rappresenta quindi il contrapposto al luogo di pene, o inferno, destinato ai malvagi. La scelta di questo termine per tale designazione fu determinata dalle parole di Gesù morente che disse ...
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libero
Bruno Bernabei
Aggettivo di alta frequenza; tranne poche eccezioni, vale sempre a qualificare termini propri dell'ambito spirituale (amore, anima, arbitrio, volere, ecc.), significando libertà [...] morale o intellettuale. Ricorre in tutte le opere maggiori, fuorché nell'Inferno, la cantica del peccato come negazione di ogni libertà.
S'incontra innanzitutto nell'espressione ‛ l. arbitrio ' (liberum arbitrium), propria della Scolastica, che D. in ...
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sogliare
Il vocabolo ricorre una sola volta (If XIV 87 la porta / lo cui sogliare a nessuno è negato), col significato di " soglia " (tratto dall'aggettivo latino, nella forma neutra, soleare, " a forma [...] di soglia ") e indica la porta dell'Inferno, la qual sanza serrame ancor si trova (VIII 126), infranta da Gesù. Cfr. Aen. VI 127 " noctes atque dies patet antri ianua Ditis ". ...
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Stati Baltici
Vello Salo
Marta Rasupe
Juozas Gailius
Baltici Estonia. - L'interesse per gli autori classici europei occidentali e quindi anche per D. fu destato dal gruppo letterario Noor-Eesti (Giovane [...] Villem Grünthal-Ridala (1885-1942) a cui è dovuta la prima traduzione estone dall'opera di D. (il primo canto dell'Inferno, 1911); perseguendo però lo scopo di far conoscere anche altri autori italiani, egli non ritornò a Dante. Solo nel 1924 apparve ...
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inferno1
infèrno1 agg. [dal lat. infernus «che si trova in basso; infernale; dell’Averno», der. di infĕrus «che sta sotto, in basso»]. – 1. Che è sotto terra, infernale: Uscendo fuor de la profonda notte Che sempre nera fa la valle i. (Dante);...
inferno2
infèrno2 s. m. [lat. tardo infĕrnus o infĕrnum, uso sostantivato dell’agg. infernus (v. la voce prec.), che assume il sign. 2 nel lat. eccles.]. – 1. non com. L’oltretomba secondo la concezione pagana (più com., in questo senso, Inferi):...