Gomita
Piero Camporesi
Frate, di nascita sardo; personaggio dell'Inferno (XXII 81 ss.), nella bolgia dei barattieri. Vicario di Ugolino Visconti (cfr. Pg VIII 47), che governò dal 1275 al 1296 il giudicato [...] di Gallura, fu gran barattiere (barattier fu non picciol, ma sovrano) e ricettacolo di ogni inganno (vasel d'ogne froda); tradì per danaro il giudice Visconti mettendo in libertà alcuni nemici caduti nelle ...
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zuffa
Domenico Consoli
Il vocabolo ricorre tre volte nell'Inferno, in rima aspra e difficile (muffa, scuffa, attuffa, buffa, rabuffa) e in contesti di carattere fortemente realistico, e due volte nel [...] Fiore. Significa " lotta ", " scontro ", " baruffa ".
Una prima occorrenza è in If VII 59, a proposito degli avari e prodighi che, percorrendo in senso opposto, voltando massi, le due metà del cerchio, ...
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Detour
Michele Fadda
(USA 1946, Detour ‒ Deviazione per l'inferno, bianco e nero, 65m); regia: Edgar G. Ulmer; produzione: Leon Fromkess per PRC; soggetto: dall'omonimo romanzo di Martin Goldsmith; [...] sceneggiatura: Martin Goldsmith, Martin Mooney; fotografia: Benjamin H. Kline; montaggio: George McGuire; scenografia: Edward C. Jewell, William Clihan Jr.; costumi: Mona Barry; musica: Leo Erdody, Jimmy ...
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dolce (dolze)
Lucia Onder
Il termine torna frequentemente: in Inferno 19 volte, in Purgatorio 44, in Paradiso 43, in Vita Nuova 16, in Rime 27, in Convivio 27, in Rime dubbie 3, in Fiore 8 e in Detto [...] 3. Con valore proprio l'aggettivo d. è riferito al senso del gusto, in locuzione figurata, in Rime CIV 94 e Pg XXVII 115 dolce pome (al plurale, in If XVI 61); Cv IV VIII 1 dolci frutti, Pg XXXII 44 legno ...
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Flegetonte (Flegetonta)
Pietro Mazzamuto
È il terzo dei fiumi dell'Inferno. D. immagina che esso nasca dal riaffiorare, nel cerchio dei violenti, della corrente fluviale prodotta dalle lacrime del Veglio [...] ss., 369 ss.; F. Flamini, Il significato e il fine della D.C., Livorno 1916, 181-197; E. Ciafardini, L'idrografia dell'Inferno e del Purgatorio, in Studi in onore di F. Torraca, Napoli 1922, 260-306; L. Pietrobono, Dal centro al cerchio, Torino 1923 ...
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cavallo
Andrea Mariani
Numerose occorrenze, ma solo in Convivio e Inferno; un esempio in Fiore e uno in Detto.
Dei tre casi che compaiono in Inferno, due si riferiscono al c. di Troia, che fé la porta [...] onde / uscì de' Romani il gentil seme (XXVI 59), e al quale allude Mastro Adamo, rivolgendosi a Sinone: Ricorditi, spergiuro, del cavallo (XXX 118).
In If XXVI 36 si tratta invece dei c. del carro di Elia, ...
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centauri
Giuseppe Izzi
. I c. campeggiano nel canto XII dell'Inferno (vv. 55 ss.), dove appaiono come guardiani dei violenti contro il prossimo, e dove costituiscono il centro poetico del canto. Essi [...] e storia nella D.C., Napoli 1920, e anche in " Bull. " VIII (1900-1901) 92-93; G. Mazzoni, Il canto XII dell'Inferno, in Almae luces, malae cruces, Bologna 1941; U. Bosco, Il canto dei C., in Tre letture dantesche, Roma 1942 (rist. in D. vicino ...
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buffa
Lucia Onder
. Compare, in rima, in due luoghi dell'Inferno; in XXII 133 ha l'evidente valore di " beffa ", " burla ": Irato Calcabrina de la buffa, / volando dietro li tenne. Il termine è variamente [...] interpretato in VII 61, dove Virgilio ammonisce D. de la corta buffa / d'i ben che son commessi a la fortuna. Il Torraca, il Casini e nel 1969 A. Sergi (Note dantesche, in " Mem. e Rendiconti Accad. Sc. ...
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tapino
Luigi Blasucci
Il vocabolo è presente due volte nell'Inferno con valore sostantivale: in XXIV 11 esso è riferito al villanello indigente che pensando di non poter condurre fuori il suo gregge [...] a causa della neve, ritorna in casa, e qua e là si lagna, / come 'l tapin che non sa che si faccia; in XXX 91 t. è adoperato per designare due dannati nelle parole di D. personaggio: Chi son li due tapini ...
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tana
Andrea Mariani
Due sole occorrenze, sempre in rima, nell'Inferno: XXI 126 costor sian salvi infino a l'altro scheggio / che tutto intero va sovra le tane, e XXIV 126 son Vanni Fucci / bestia, e [...] Pistoia mi fu degna tana. Benché in entrambi i casi si tratti di un uso traslato, il sostantivo è sempre in diretto rapporto con l'idea di " covo ", " nascondiglio " di animale, che è il significato primitivo ...
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inferno1
infèrno1 agg. [dal lat. infernus «che si trova in basso; infernale; dell’Averno», der. di infĕrus «che sta sotto, in basso»]. – 1. Che è sotto terra, infernale: Uscendo fuor de la profonda notte Che sempre nera fa la valle i. (Dante);...
inferno2
infèrno2 s. m. [lat. tardo infĕrnus o infĕrnum, uso sostantivato dell’agg. infernus (v. la voce prec.), che assume il sign. 2 nel lat. eccles.]. – 1. non com. L’oltretomba secondo la concezione pagana (più com., in questo senso, Inferi):...