bellezza
Lucia Onder
La voce non è mai presente nell'Inferno; s'incontra nel Purgatorio 4 volte, nel Paradiso 7, nella Vita Nuova 6, nelle Rime 10 e nelle Rime dubbie 1 volta, nel Convivio 30, nel Fiore [...] 5 volte. È frequentemente usata per indicare non solo la b. fisica femminile che suscita compiacimento e soddisfazione estetica, ma anche sentimenti di esultanza morale: in Rime XLVII 2 Savere e cortesia, ...
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Ghibellino fiorentino (m. 1264). Capeggiò la sua parte fin dal 1239, contribuì validamente (1260) alla vittoria ghibellina di Montaperti. Si levò fieramente contro la proposta dei confederati ghibellini, [...] a Empoli, di radere al suolo Firenze. Dante, nell'Inferno (c. X), lo pone tra i dannati per il suo peccato di eresia; difatti l'inquisitore fra Salomone da Lucca, nel 1283, aveva postumamente condannato come eretici Farinata e sua moglie Adaleta e ...
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scritta
Antonio Lanci
Questo sostantivo è usato solo due volte, nell'Inferno: VIII 127 Sovr'essa vedestù la scritta morta, cioè l' " iscrizione " posta sulla porta dell'Inferno (Per me si va ne la città [...] dolente ...), e XI 7 ci raccostammo... ad un coperchio / d'un grand'avello, ov'io vidi una scritta / che dicea: ‛ Anastasio papa guardo, / lo qual trasse Fotin de la via dritta ': l' " iscrizione " posta ...
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polso
Antonio Lanci
Sostantivo raro, esclusivo della Vita Nuova e dell'Inferno; è usato solo al plurale, e nell'Inferno sempre in rima.
In If I 90 ella [la lupa] mi fa tremar le vene e i polsi, il termine, [...] come spiegava già il Magalotti e come intendono, in genere, gl'interpreti moderni, significa le " arterie ", cioè " ogni luogo ove pulsa il sangue "; e questa interpretazione trova conferma nella glossa ...
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riserrare
Domenico Consoli
Il verbo figura unicamente in un passo dell'Inferno dall'interpretazione assai discussa. Due dannati della Caina (i fratelli Napoleone e Alessandro degli Alberti), sì stretti, [...] / che 'l pel del capo avieno insieme misto, alzano i visi al visitatore terreno: quindi li occhi lor, ch'eran pria pur dentro molli, / gocciar su per le labbra, e 'l gelo strinse / le lagrime tra essi ...
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violento
Andrea Ciotti
Con valore aggettivale il termine si registra tre volte, sempre con riferimento alla morte dovuta a cause non naturali.
Tale è la morte di Geri del Bello, che fu infatti ucciso [...] " s. 2, VI (1965) 537-662; A. Vallone, Il peccato e la pena, in Studi su D. medievale, Firenze 1965; ID., Il c. XVI dell'Inferno, ibid. 179-205; U. Bosco, Il canto di Brunetto, in Lect. Scaligera I 483-507 (rist. in D. vicino, cit., 92-121); ID., Il ...
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vituperio
Alessandro Niccoli
Solo nel Convivio e in un esempio dell'Inferno, per lo più nel senso di " forte biasimo " e quindi contrapposto a ‛ lode ': Cv III IV 6 l'uomo è degno di loda e di vituperio [...] solo in quelle cose che sono in sua podestà di fare o di non fare; ma in quelle ne le quali non ha podestà non merita né vituperio né loda; e così in I II 7, due volte, III I 5.
Ha valore analogo in I ...
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vantaggio
Emilio Pasquini
Soltanto due occorrenze nel D. canonico, ambedue nell'Inferno; ignorato perfino dal Detto, è assai frequente nel Fiore come tipico francesismo (avantage, dal tardo latino ab-ante).
Come [...] l'hapax ‛ avvantaggio ' (v.), significa in primo luogo " superiorità ", " preminenza ", " privilegio " (non semplicemente " caratteristica, prerogativa favorevole ") in If XXXIII 124 Cotal vantaggio ha ...
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bestemmiatori
Fausto Montanari
La bestemmia rappresenta un caratteristico atteggiamento dei dannati: " damnati in inferno non sperant se posse poenas evadere. Et ideo, tanquam desperati, feruntur ad [...] feu, Parigi 1950; C. Varese, Struttura, poeticità e poesia nel canto XIV dell'Inferno, in " Annali Scuola Sup. Pisa " s. 2, XIX (1950); E. Paratore, Il canto XIV dell'Inferno, Torino 1959 (rist. in Tradizione e struttura in D., Firenze 1968, 221-249 ...
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Nell’uso comune cristiano, uno dei tre regni dell’oltretomba, insieme all’inferno e al paradiso; nella teologia cattolica, la condizione di coloro che, morti nella grazia e nell’amicizia di Dio, non sono [...] alle illustrazioni della Divina Commedia (Domenico di Michelino, 1465, Firenze, duomo); l’iconografia è simile a quella dell’inferno, salvo che per la presenza di angeli o della Madonna. La raffigurazione, raramente autonoma, si identifica con quella ...
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inferno1
infèrno1 agg. [dal lat. infernus «che si trova in basso; infernale; dell’Averno», der. di infĕrus «che sta sotto, in basso»]. – 1. Che è sotto terra, infernale: Uscendo fuor de la profonda notte Che sempre nera fa la valle i. (Dante);...
inferno2
infèrno2 s. m. [lat. tardo infĕrnus o infĕrnum, uso sostantivato dell’agg. infernus (v. la voce prec.), che assume il sign. 2 nel lat. eccles.]. – 1. non com. L’oltretomba secondo la concezione pagana (più com., in questo senso, Inferi):...