BUCCI, Bernardo
Amedeo Quondam
Nato a Roma intorno al 1695 (Mazzuchelli), studiò presso il Collegio Romano, per poi passare alla scuola del Gravina: sarà questa l'esperienza decisiva sul piano delle [...] totale di 106 canti, il poema non giunto a noi che in minima parte, solo sette canti (il I, II e III dell'Inferno; il XXXII, XXXIII, XXXIV del Paradiso, editi in Rime degli arcadi, X, Roma 1747; il XVI del Purgatorio, in I giuochi olimpicicelebrati ...
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ALAMANNI, Luigi
Clementina Rotondi
Figlio di Piero, nacque a Firenze nel 1558. Dedicatosi agli studi letterari, fu buon conoscitore della lingua latina e della greca, che apprese sotto la guida di Pier [...] , si occupò anche di scienze matematiche ed astronomiche e di cosmo-grafia, di cui lasciò un saggio in un profilo dell'inferno dantesco, che non ci è pervenuto. Per questi studi fu in relazione col Galilei. Fece parte dell'Accademia degli Alterati ...
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MARTINO di Vitale
Paolo Falzone
MARTINO di Vitale (Martino bottaio). – Bottaio e uomo politico lucchese vissuto nella seconda metà del secolo XIII. Sedette tra gli Anziani, la suprema magistratura della [...] A. Chiari, Il primo canto dei barattieri, in Letture dantesche, Firenze 1939, p. 30 n. 23; D. Guerri, Il canto XXI dell’Inferno, in Scritti danteschi e d’altra letteratura antica, a cura di A. Lanza, Anzio 1990, p. 138; Enc. dantesca, I, s.v. Anziano ...
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BARUCCO, Giacomo
Rossana Bossaglia
Nato a Rovato (Brescia), pare nel 1582, secondo quanto risulta da una polizza d'estimo del 1627 (cfr. Fenaroli, p. 18), fu attivo come pittore a Brescia. Agì nell'ambiente [...] con i Gandino e Camillo Rama, con i quali venne talvolta confuso. L'unica opera certa che di lui ci sia rimasta è l'Inferno già in S. Afra (ora in attesa di sistemazione), su cui è la scritta: "Pets. Iac. Barucchus 1630" (che potrebbe anche leggersi ...
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CAVALCANTI, Cavalcante del
Gianni Ballistreri
Nacque a Firenze da Schiatta nella prima metà del sec. XIII. Allora i Cavalcanti, di origini borghesi e mercantili, erano ormai assurti allo status magnatizio [...] II, p. 1100). A meglio determinare la data di morte del C. può esser utile anche la testimonianza di Dante, che nell’Inferno (X, vv. 64 s.) afferma sottintesamente di non averlo conosciuto di persona: si dovrebbe quindi ritenere che il C. fosse morto ...
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VANNI di Fuccio
Piero Gualteri
VANNI di Fuccio (Vanni Fucci, Vanni Lazzàri). – Nacque con ogni probabilità a Pistoia, nel quartiere di porta Caldatica dove erano le case della sua famiglia, i Lazzàri, [...] il culto delle reliquie del santo di Compostela, nei fatti vero patrono cittadino. Il furto alla «sacrestia de’ belli arredi» (Inferno XXIV, 138), reso celebre dal verso dantesco, è da collocarsi con ogni probabilità nei primi mesi del 1294, come da ...
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DELLA GHERARDESCA, Ugolino
Maria Luisa Ceccarelli Lemut
Nacque nella prima metà del sec. XIII, probabilmente a Pisa da Guelfo di Ottone conte di Donoratico e da Uguccionella di Uguccionello di Uguccione [...] , deve comunque in gran parte la sua notorietà e la sua "fortuna" al ruolo di protagonista che Dante gli assegna in un episodio dell'Inferno non solo fra i più ampi (c. XXXII, vv. 124-139; c. XXXIII, vv. 1-90), ma anche fra i più densi di stilemi ...
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AQUINO, Carlo d'
Alberto Asor-Rosa
Nacque a Napoli nel 1654 da Bartolomeo , principe di Caramanico, e da Barbara Stampa, milanese, dei marchesi di Soncino. A quindici anni vestì l'abito della Compagnia [...] Pier Damiani e di s. Benedetto, rispettivamente nei canti XXI e XXII del Paradiso, ovvero dell'intero XIX canto dell'Inferno, non restano altro che file monotone e scarsamente espressive di puntolini; e lo stesso s. Pietro (Paradiso, XXVII) subisce l ...
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BALDINI, Baccio (Bartolomeo)
Alfredo Petrucci
Fiorentino, nato forse nel 1436. Arthur M. Hind affermò, in una conferenza tenuta il 29 genn. 1930 all'Accademia Britannica di Londra, di aver letto il nome [...] che indica a Dante la "retta via" e gli mostra in alto la figura di Beatrice; la Barca di Caronte e la porta dell'Inferno,che già si era vista nel canto II, con le parole "PER ME"; ciò che sta a dimostrare come la concezione della intera serie ...
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ALBERTI, Alessandro
Arnaldo D'Addario
Figlio di Alberto e di Gualdrada; con il fratello Guglielmo fu in contrasto politico con l'altro fratello Napoleone, ghibellino, al quale nel 1250 il padre per [...] presenti alla pace del cardinale Latino, ma due anni dopo scoppiò la tragedia, di cui resta il ricordo anche in Dante (Inferno, XXXII, vv. 40-60). Dopo essere stato estromesso, infatti, con l'inganno, dai possedimenti di Val di Bisenzio ad opera di ...
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inferno1
infèrno1 agg. [dal lat. infernus «che si trova in basso; infernale; dell’Averno», der. di infĕrus «che sta sotto, in basso»]. – 1. Che è sotto terra, infernale: Uscendo fuor de la profonda notte Che sempre nera fa la valle i. (Dante);...
inferno2
infèrno2 s. m. [lat. tardo infĕrnus o infĕrnum, uso sostantivato dell’agg. infernus (v. la voce prec.), che assume il sign. 2 nel lat. eccles.]. – 1. non com. L’oltretomba secondo la concezione pagana (più com., in questo senso, Inferi):...