Lavoro e culture sindacali nel Nord-Ovest
Stefano Musso
Il Nord-Ovest, area della prima industrializzazione italiana tra fine Ottocento e primo Novecento, ha ospitato a lungo la componente più avanzata [...] di funzionamento non operava un pieno recupero. La scelta della moderazione da parte sindacale era indotta dalla paura dell’inflazione e dei rigurgiti fascisti che poteva indurre nei ceti medi: la consapevolezza della necessità di risanare i bilanci ...
Leggi Tutto
Geoeconomia
Paolo Savona
Sommario: 1. Natura, origine e scopi della geoeconomia. 2. Geoeconomia, economia dello spazio e teoria dinamica del commercio internazionale. 3. Trasformazioni mondiali e nuovi [...] estera, invece, presenta un basso tasso di crescita della produttività e un'elevata capacità di creare un differenziale di inflazione con l'estero (essendo price maker, per la sua natura protetta), che porta periodicamente a una debolezza della lira ...
Leggi Tutto
politica di stabilizzazione
Alessandro Flamini
Misura o insieme coordinato di misure introdotte per stabilizzare l’economia nel breve periodo intorno a un punto d’equilibrio in cui la capacità produttiva [...] sovrautilizzate. Ai periodi di sotto e sovrautilizzazione sono associati, rispettivamente, i costi sociali della disoccupazione e dell’inflazione. L’obiettivo della p. di s. è, pertanto, minimizzare le perdite cercando di ridurre ampiezza e frequenza ...
Leggi Tutto
Economista italiano (Roma 1920 - ivi 2005), prof. nelle univ. di Catania (1958), Bologna (1960) e Roma (dal 1962). Socio nazionale dei Lincei (1991). In Oligopolio e progresso tecnico (1964) esaminò situazioni [...] 1974). Altre opere: Economie capitalistiche ed economie pianificate (1960); Problemi dello sviluppo economico (1970); Sindacati, inflazione e produttività (1972); Le classi sociali degli anni Ottanta (1986); Progresso tecnico e sviluppo ciclico (1993 ...
Leggi Tutto
trade off In economia, relazione funzionale tra due variabili tale che la crescita di una risulta incompatibile con la crescita dell’altra e ne comporta anzi una contrazione. Si parla di t. quando si deve [...] l’acquisizione di vantaggi in termini di una opzione comporterebbe inevitabilmente costi in termini dell’altra. Classico esempio di t. è quello sostenuto da A.W. Phillips (ma in seguito contestato) tra tasso d’inflazione e tasso di disoccupazione. ...
Leggi Tutto
Economia
Si dice di prezzi, tassi, valori, convenzionali o di comodo, che esistono soltanto di nome e che non necessariamente corrispondono alla realtà: corso n., il prezzo attribuito in borsa ai titoli [...] a titolo di interesse (in contrapposizione all’interesse reale, che è pari all’interesse n. depurato del tasso di inflazione esistente nel periodo considerato, cioè all’effettivo potere d’acquisto dell’interesse); prodotto n., o reddito n., il valore ...
Leggi Tutto
LUTHER, Hans
Uomo politico tedesco, nato il 10 maggio 1879 a Berlino, dove suo padre esercitava il commercio del legname. Entrò nell'amministrazione municipale prima a Charlottenburg, poi (1907-12) come [...] Stresemann, fu ministro, prima per l'Alimentazione, poi delle Finanze. In tale qualità creò, per mettere termine all'inflazione, il marco nuovo detto Rentenmark (15 ottobre 1923), che iniziò la politica di stabilizzazione in Germania. Cancelliere del ...
Leggi Tutto
La cosmologia e la materia oscura dell'Universo
David N. Schramm
(Astronomy and Astrophysic Center University of Chicago Chicago, Illinois, USA)
La cosmologia è oggi guidata dall'esperimento e dall'osservazione [...] cosmo osservabile è soltanto una piccola parte di un dominio molto più ampio che era, in effetti, connesso causalmente prima dell'inflazione, la quale ebbe luogo circa tra 10-³⁵ e 10-³² secondi dopo l'inizio. Dopo 10-³⁵ secondi, un movimento e una ...
Leggi Tutto
Isola del Mar Caribico, la terza per superficie (dopo Cuba e Hispaniola) delle Grandi Antille; dal 1962 costituisce uno Stato indipendente. L’isola di G. è situata circa 150 km a S di Cuba, da cui la separa [...] nel corso degli anni 1990 l’economia dell’isola, ostacolata dai persistenti squilibri fiscali e da un alto livello dell’inflazione, ha conosciuto una grave crisi del settore finanziario.
L’agricoltura svolge un ruolo considerevole e assorbe circa 1/5 ...
Leggi Tutto
NUOVA ZELANDA (XXV, p. 67; App. II, 11, p. 427; III, 11, p. 209)
Carmelo Formica
Alfredo Breccia
Giuliano Caroli
In occasione del censimento demografico del 1961 la N. Z. ha attuato una riorganizzazione [...] neozelandese sono i fattori più rilevanti. La concorrenza internazionale, l'aumento di costi e salari, la disoccupazione, l'inflazione e la svalutazione sono problemi che affliggono la N. Z. al pari delle nazioni occidentali, malgrado l'aumento ...
Leggi Tutto
inflazione
inflazióne s. f. [dal lat. inflatio -onis «enfiamento, gonfiatura», der. di inflare «gonfiare»; il sign. economico è sorto negli Stati Uniti d’America (ingl. inflation) dopo la guerra di secessione (1861-1865)]. – 1. In economia,...
inflazionare
v. tr. [der. di inflazione] (io inflazióno, ecc.). – Portare a uno stato d’inflazione, provocare un’inflazione: i. il mercato, i. la moneta; anche fig.: i. una parola. ◆ Part. pass. inflazionato, anche come agg.: moneta inflazionata;...