Branca della farmacoterapia che si occupa dell’impiego, a scopo curativo, delle piante medicinali e delle preparazioni che da esse si ricavano (infusi, decotti, estratti ecc.). Nonostante il numero sempre [...] crescente dei farmaci sintetici, la moderna farmacoterapia ricava dal mondo vegetale molte sostanze attive, non ancora ottenute per sintesi o più economicamente estraibili dalle piante (glicosidi, alcaloidi ...
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In farmacologia, ogni prodotto naturale, vegetale o animale, contenente uno o più principi attivi (alcaloidi, glicosidi, saponine, oli essenziali, sostanze amare, purgative, aromatiche ecc.) e che pertanto, [...] , ora le foglie, i fiori, il succo, la corteccia ecc. Tali d. sono per lo più usate sotto forma di preparazioni galeniche (infusi, decotti, estratti, tinture o altro). Come d. animali sono usati organi o secrezioni (come il castoreo e il muschio), o ...
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Nome comune di diverse piante della famiglia Fabacee, appartenenti ai generi Genista, Spartium, Cytisus ecc. La g. comune, chiamata anche g. odorosa o di Spagna (Spartium iunceum; fig. A) è un arbusto [...] (Ulex europaeus) con rametti e foglie spinificati all’apice.
In farmacologia, per il contenuto di sparteina, le sommità fiorite della g. dei carbonai erano usate in forma di infusi, estratti fluidi, tinture, dotati di attività cardiotonica. ...
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I c. fino alla metà dell'attuale secolo hanno avuto funzione estetica e igienica; col progredire delle conoscenze biologiche, sono stati loro attribuiti anche effetti compensativi (funzione eutrofica) [...] , che svolgono un blando effetto tonico sulla pelle del viso e del corpo e comprendono varie forme (idroliti, infusi, decotti) usate per applicazione estemporanea; le frizioni alcoliche, con funzioni tonica e stimolante; le lozioni, che migliorano la ...
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Nome comune del genere Digitalis tradizionalmente ascritto alla famiglia delle Scrofulariacee e inserito in quella delle Plantaginacee in seguito ai risultati di studi filogenetici. Si tratta di erbe bienni [...] terapia digitalica deve essere effettuata sotto assiduo controllo di un medico. Prima la d. veniva consumata sotto forma di infusi, decotti o polvere; oggi si preferisce ricorrere all’uso dei glicosidi puri, più facilmente dosabili e di effetto più ...
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Controllo delle nascite
Margherita Fronte
Come evitare gravidanze indesiderate
I metodi anticoncezionali hanno come scopo quello di impedire la fecondazione dell’uovo da parte dello spermatozoo, permettendo [...] il padre della ginecologia, la branca della medicina che si occupa dell’apparato sessuale femminile, raccomandava alle sue pazienti di usare infusi di erbe e di mettersi a saltare subito dopo il rapporto sessuale, per evitare che il seme maschile le ...
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Nome comune delle piante del genere Rheum e del liquore amaro preparato con il loro rizoma e usato come tonico e digestivo. Le piante, della famiglia Poligonacee, sono erbe perenni con grosso rizoma, fusti [...] . è riportato nelle farmacopee di numerosi paesi. La radice, in piccoli pezzi, e l’estratto secco vengono utilizzati per infusi e decotti mentre l’estratto liquido entra a far parte di preparazioni liquide o solide esclusivamente di uso orale. Grazie ...
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infuso
infuṡo agg. e s. m. [part. pass. di infondere, dal lat. infusus, part. pass. di infundĕre]. – 1. agg. a. Versato dentro o sopra: il liquido i. sulle droghe. b. Bagnato, intriso: infusi e tinti Del barbarico sangue i greci eroi (Leopardi)....