In farmacologia, ogni prodotto naturale, vegetale o animale, contenente uno o più principi attivi (alcaloidi, glicosidi, saponine, oli essenziali, sostanze amare, purgative, aromatiche ecc.) e che pertanto, opportunamente preparato e conservato, trova indicazioni terapeutiche o sperimentali. Delle numerose piante medicinali sono di regola utilizzate solo le parti più ricche di sostanze attive: ora le radici o i tuberi o i rizomi, ora le foglie, i fiori, il succo, la corteccia ecc. Tali d. sono per lo più usate sotto forma di preparazioni galeniche (infusi, decotti, estratti, tinture o altro). Come d. animali sono usati organi o secrezioni (come il castoreo e il muschio), o addirittura l’intero corpo di piccoli animali, quali i cantaridi, per il loro contenuto in cantaridina. La branca della farmacologia che si occupa dello studio delle d. (dette anche semplici) prende il nome di farmacognosia.
Nel linguaggio corrente viene chiamata d. qualsiasi sostanza capace di modificare temporaneamente lo stato di coscienza o comunque lo stato psichico dell’individuo; rientrano pertanto fra le d. gli stupefacenti, gli allucinogeni, i barbiturici e gli altri psicostimolanti, nonché alcune sostanze atte ad aumentare le energie e il rendimento fisico, soprattutto nelle competizioni sportive. In tale quadro il termine d. è molto generico poiché comprende sostanze con proprietà diversissime e spesso indica in senso restrittivo composti esclusi per legge dal prontuario farmaceutico quali l’eroina, la cocaina, l’LSD. Solitamente si fa distinzione tra d. leggere e d. pesanti (oppure, per traduzione dell’ingl. hard e soft, tra d. dure e d. morbide), distinzione fondata soprattutto sulla considerazione dei danni che le varie d. possono produrre sull’organismo di chi ne fa uso, e sulla condizione di dipendenza che esse tendono a indurre.
Per gli aspetti medici, morali, sociali e giuridici connessi con l’uso, l’abuso, la disponibilità, la prevenzione della d. ➔ stupefacente e tossicodipendenza; per l’uso della d. in ambienti sportivi ➔doping.