Teologo (Patcham, Sussex, 1240 circa - Mortlake 1292). Fu uno dei principali rappresentanti della reazione dell'agostinismo francescano contro l'affermarsi dell'aristotelismo domenicano che si veniva [...] compiendo per opera di Tommaso d'Aquino.
Vita e opere
Allievo di s. Bonaventura, provinciale dei francescani d'Inghilterra (1275), chiamato a Roma da Niccolò III come lector sacri palatii (1277), arcivescovo di Canterbury (1279), iniziò una vasta ...
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BETTINI, Angelo
Nato a Firenze sul finire del sec. XV, nel 1511 vestì l'abito domenicano nel convento di S. Marco. Non si hanno notizie di lui sino al 1546, allorché gli era stato attribuito il titolo [...] - ormai meramente onorifico - di provinciale d'Inghilterra (e non di Terra Santa, come risulta dal repertorio di J. Quétif-J. Echard e come ripete V. De Wilde in Dict. d'Histoire et de Gèogr. Ecclés., VIII, Paris 1935, col. 1266).
Nello stesso anno ...
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Nome di due sante anglosassoni: 1.(anche Audrey) Figlia (m. 679) del re Anna degli Angli orientali; malgrado l'opposizione del secondo marito, il re Egfrido di Northumbria, entrò nel monastero di Coldingham, [...] ove ebbe a guida s. Wilfrido. È tra le sante più popolari d'Inghilterra. Festa, 23 giugno e 17 ott. 2. (anche Aelftryth o Aelfdryd, latinizz. Alfritha o Altrida o Alfrida, italianizz. Alfreda o Eteltrita) Figlia di Offa re di Mercia, chiesta in sposa ...
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Fondatore dei Sionisti di Ronsdorf o Elleriani (Elberfeld 1690 - Ronsdorf 1750); predicando (1725), insieme col teologo riformato D. Schleiermacher, prossimo l'avvento del regno millenario del Salvatore, [...] la sua seconda moglie, Anna di Buchel, avrebbe dato presto alla luce, riuscì a raccogliere adepti in Germania, Paesi Bassi, Inghilterra, Svizzera. Ma la polemica tra i due fondatori, continuata dai seguaci, portò (1768) la setta alla dissoluzione. ...
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Ecclesiastico (Châtillon-sur-Loing 1517 - Hampton Court, Londra, 1571); cardinale a 16 anni, vescovo di Beauvais (1534), arcivescovo di Tolosa (1535). Passato nel 1561 al calvinismo, Pio IV lo dichiarò [...] (1563) eretico e lo depose dal cardinalato. Ch., sposatosi con Isabelle de Hauteville ("Madame la cardinale"), si trasferì in Inghilterra. ...
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YA‛QŪB Khān
Emiro dell'Afghānistān, della dinastia Bārakzai, figlio di Shēr ‛Alī; nato nel 1849, morto a Dērā Dun, nel bacino medio dell'Indo, il 15 novembre 1923. Nel 1878, quando il padre dovette fuggire [...] il potere, e, morto poco dopo Shēr ‛Alī, firmò un trattato di pace con l'Inghilterra, impegnandosi a ricevere a Kābul un residente mentre l'Inghilterra gli garantiva un appoggio finanziario e militare. Ma la rivolta del settembre dello stesso anno e ...
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CONN (Conaeus, Conneo, Caune), Giorgio
Anna Foa
Di nobile famiglia scozzese, ferventemente cattolica, nacque verso il 1598 da Patrick di Auchry, vicino a Turriff, nella contea di Aberdeen, e da Isabella [...] quello che mi dispiace, per tale viene già interpretata dalla parte heretica" (ibid., f. 14r).
Il soggiorno del C. in Inghilterra durò fino al 9 sett. 1639: gli successe il conte Carlo Rossetti, la cui missione doveva essere assai più movimentata di ...
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Westminster Quartiere nel centro di Londra, all’interno del distretto della City of Westminster, nel quale sorgono, fra gli altri, la famosa abbazia anglicana, il Parlamento inglese, il complesso di palazzi [...] appoggio all’Austria e contro la Francia.
Il trattato del 1756 (detto anche di Whitehall), concluso tra Giorgio II d’Inghilterra e Federico il Grande di Prussia, segnò l’inizio del rovesciamento delle alleanze, preludio della guerra dei Sette anni. I ...
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Complesso degli atteggiamenti di disaccordo e di critica nei confronti del sistema politico vigente in un determinato paese, oppure verso specifiche istituzioni e organizzazioni politiche, sociali, religiose. [...] forme del d. possono andare dalla semplice disaffezione fino a un’opposizione più o meno violenta.
Religione
In Inghilterra, furono detti dissenters i calvinisti che, sotto Elisabetta (1558-1603), non vollero conformarsi ai 39 articoli della Chiesa ...
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Teologo e controversista (Hilvarenbeek, Olanda, 1563 - Vienna 1624); gesuita (dal 1583), prof. di filosofia a Colonia (1590-93) e di teologia a Würzburg, Magonza e Vienna, confessore (1620-23) dell'imp. [...] Ferdinando II. Combatté calvinisti, luterani e anglicani, intervenne a favore del Bellarmino nella disputa con Giacomo I d'Inghilterra, ma la sua Controversia anglicana (1612) provocò reazioni in Francia e fu messa all'Indice (1613). Assai diffusi il ...
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steampunk s. m. Corrente narrativa che introduce, non di rado con ironia, elementi di fantascienza o fantasy all’interno di scenari storici reali o fittizi, nei quali si immagina che la civiltà tecnologica si sia sviluppata restando esclusivamente...
anglicano
anġlicano agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. anglicanus «anglico, inglese»]. – 1. agg. a. Propr., d’Inghilterra, nella denominazione della Chiesa a., la Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury...