opinióne pùbblica Giudizio e modo di pensare collettivo della maggioranza dei cittadini, o anche questa maggioranza stessa. Il concetto di opinione pubblica, intesa anche come sistema di credenze sulla [...] ripreso e approfondito nei primi decenni dell'Ottocento dalle correnti liberali inglese e francese, con i filosofi E. Burke, J. Bentham, di comunicazione sulla società. Nel 1922 il sociologo americano W. Lippmann pubblicò il saggio L'opinione ...
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Poeta statunitense (West Hills, Long Island, 1819 - Camden, New Jersey, 1892). Fortemente legato a una visione armonica dell'universo naturale, che trova nei fondamenti progressisti del trascendentalismo [...] alla grandezza e alla varietà del continente americano. Vigoroso e provocatorio, il lessico della stato straordinario, non meno importante si è rivelato il suo influsso sulla poesia inglese ed europea, grazie alla mediazione di W. M. Rossetti e di O. ...
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Stato insulare dell’America Centrale; comprende l’isola omonima (105.007 km2), la Isla de la Juventud (2411 km2) e circa 1600 isole e isolotti, tra cui l’arcipelago di Camagüey e quello dei Canarreos. [...] esilio e le proprie speranze sul continente americano). Per incoraggiare la nascita di una figura di C. García, trapiantata a Los Angeles, che scrive in inglese.
Poesia
Se la rivoluzione aveva aperto spazi nuovi all’attività intellettuale, ...
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In senso ampio, quel ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’e. va distinta sia dalla politica [...] dominare le passioni e seguire la ragione.
Nella filosofia inglese del 18° sec. a porsi in primo piano è teoria naturalistica dell’e. si sono indirizzati gli esponenti del pragmatismo americano. In particolare, secondo J. Dewey, l’e. è caratterizzata ...
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Stato dell’Oceania, situato a 2.000 km a SE del continente australiano.
Il territorio della N. è composto da due grandi isole (Isola del Nord e Isola del Sud), separate dallo Stretto di Cook, e da alcune [...] viaggi ed esplorazioni, dall’altro all’adozione di modelli inglesi. Una più matura coscienza letteraria si affaccia verso la .
La divisione netta tra realismo locale e postmodernismo americano, già evidenziata nei racconti di O. Marshall (Burning ...
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Per I. si intende sia l’età della storia d’Europa compresa tra la conclusione delle guerre di religione del 17° sec. o la rivoluzione inglese del 1688 da un lato e la Rivoluzione francese del 1789 dall’altro, [...] movimento di opinione a favore di un trapianto delle libertà inglesi, che non avrebbe cessato di diffondersi in Europa in tutto economiche – conferirono una fisionomia peculiare al liberalismo americano e all’evoluzione storica degli Stati Uniti, ...
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In età moderna e contemporanea, l'occupazione e lo sfruttamento territoriale realizzati con la forza dalle potenze europee ai danni di popoli ritenuti arretrati o selvaggi. Per molti versi la storia del [...] spesso individuali iniziative si sostituì ben presto da parte inglese e olandese l’attività di Compagnie coloniali che di c. anche in diverse zone del continente americano. L’espansione coloniale britannica, sviluppatasi più decisamente dagl ...
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rivoluzióne industriale Trasformazione delle strutture produttive e sociali determinata dall'affermazione di nuove tecnologie.
La prima rivoluzione industriale
Gli inizi della r.i. sono collocabili in [...] un radicale cambiamento nel settore dei trasporti: nel 1807 l'americano R. Fulton (1765-1815) costruì un vaporetto e traversata dell'Atlantico di una nave a vapore; nel 1814 l'inglese G. Stephenson (1781-1848) costruì una locomotiva, i cui successivi ...
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Statista, fisico e scrittore statunitense (Boston 1706 - Filadelfia 1790). Di modeste condizioni familiari, lavorò da ragazzo nella tipografia del fratello James, collaborandovi anche nella redazione del [...] 1722 ne provocavano la soppressione ad opera delle autorità coloniali inglesi. Si perfezionò a Londra (1724-26) nell'arte dopo aver presentato al parlamento la petizione del primo congresso americano, che fu respinta, F. rimpatriò nel luglio 1776. ...
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Stato federato degli Stati Uniti (1.530.700 km2 con 670.053 ab. nel 2006), il più vasto dell’Unione, ma il meno densamente abitato; occupa l’estremità NO del Nordamerica ed è separato dal resto degli USA [...] In seguito, l’impossibilità di fronteggiare la concorrenza inglese e americana indusse il governo russo a trasferire il 30 marzo 1867). Solo nel 1884 il nuovo dominio americano fu organizzato amministrativamente come un distretto dello Stato di Oregon ...
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americano
agg. e s. m. – 1. (f. -a) a. Dell’America, in senso ampio: il continente a.; i popoli a. indigeni (v. amerindio); lingue a., le lingue parlate nelle Americhe, spec. quelle indigene (e cioè, da nord a sud: eschimo, algonchino, irochese,...
americanismo
s. m. [der. di americano]. – 1. Con riferimento ad americano nel sign. più esteso: a. Parola o locuzione propria di una delle lingue parlate nel continente americano, che sia usata nella nostra lingua o in altre lingue europee...