Sicilia Regione a statuto speciale dell’Italia insulare (25.832 km2 con 4.875.290 ab. nel 2020, ripartiti in 390 Comuni; densità 189 ab./km2), costituita dall’isola omonima, la più estesa del Mediterraneo, [...] si fece concedere la Costituzione, elaborata sul modello inglese e di fatto espressione dell’aristocrazia nobiliare. La truppe alleate. Preceduto da intense azioni aeree, lo sbarco anglo-americano ebbe luogo tra Licata e La Maddalena la notte tra il ...
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(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] mondiali, mentre l’Egitto comincia a liberarsi dalla tutela inglese (1922) e nella penisola arabica si impianta lo Stato ulteriore intensificazione delle azioni dopo l’intervento militare anglo-americano in Iraq (2003).
Linguistica
L’arabo è una ...
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In età moderna e contemporanea, l'occupazione e lo sfruttamento territoriale realizzati con la forza dalle potenze europee ai danni di popoli ritenuti arretrati o selvaggi. Per molti versi la storia del [...] spesso individuali iniziative si sostituì ben presto da parte inglese e olandese l’attività di Compagnie coloniali che di c. anche in diverse zone del continente americano. L’espansione coloniale britannica, sviluppatasi più decisamente dagl ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] 'adattamento, a meno che non si tratti di latinismi già in inglese. Per le parole del fondo anglosassone, alcune volte si ricorre al russi che tramite gli scritti del New criticism nord-americano.
Anche in questo settore tuttavia non ha mancato di ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] della scrittura lineare B, che fu dovuta all'acume di un dilettante inglese, M. Ventris, e da lui resa nota nel 1953 in collaborazione stessa dei poemi omerici sulla base di importanti studi dell'americano M. Parry (allievo di A. Meillet) sulla ...
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SEMIOLOGIA (v. semiotica, App. III, 11, p. 697)
Emilio Garroni
Per "semiologia" o "semiotica" s'intende in linea generale la scienza o, meglio, la teoria dei segni, di qualunque tipo essi siano, verbale [...] logica e di filosofia generale, rispetto allo standard del pensiero americano. Già è stato notato che l'idea corrente di organizzati da forme diverse - per es. due testi rispettivamente inglese e italiano -, e che siano l'uno la traduzione dell ...
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Vecchio Testamento. - Critica del testo. - La ripresa degli studî biblici che si è avuta dopo la seconda guerra mondiale è stata favorita da importanti scoperte in Oriente, che hanno offerto nuovo materiale [...] dati positivi (traduzioni, archeologia); quello americano, con varî centri, specialmente Baltimora . 157-91, ora nelle Ges. Stud., pp. 188-99), sia di quella inglese, hanno indotto lo stesso Hooke a preparare un nuovo incontro di studiosi, da cui si ...
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Semantica
Giulio Lepschy
(XXXI, p. 334; App. III, ii, p. 692; IV, iii, p. 298)
Ciò che caratterizza gli studi di s. negli ultimi decenni del 20° secolo è la convergenza di due filoni di ricerca precedentemente [...] dei segni viene designato prevalentemente dal termine "semiotica", in inglese semiotics, basato da J. Locke sul greco σημειωτιϰή. Il suo maggiore rappresentante è stato il filosofo americano Ch.S. Peirce, dal quale deriva la tripartizione, oggi ...
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Più che l'ammirazione l'imitazione di usi e costumi americani e in particolare degli Stati Uniti, autentici o supposti tali, già in aumento prima della seconda Guerra mondiale, si è ancor più diffusa e [...] avevano cominciato ad apprezzarli.
Di questo influsso americano appaiono evidenti tracce nel linguaggio. Molti americanismi, 'Argentina. Ma ora prevale nettamente l'influsso dell'inglese nordamericano, specie nel linguaggio della tecnica, dello sport ...
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MENCKEN, Henry Louis
Salvatore Rosati
Critico e filologo americano, nato a Baltimora il 12 settembre 1880. Esordì con versi (1903), studî su G. B. Shaw (1905) e Nietzsche (1908), di cui tradusse l'Anticristo [...] molte intemperanze della narrativa americana contemporanea. Oggi, superato come critico, rimane importantissimo per il suo lavoro filologico sull'inglese degli S. U.: The American language, 1918; 4 edd. rivedute e ristampe fino al 1943, e supplementi ...
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americano
agg. e s. m. – 1. (f. -a) a. Dell’America, in senso ampio: il continente a.; i popoli a. indigeni (v. amerindio); lingue a., le lingue parlate nelle Americhe, spec. quelle indigene (e cioè, da nord a sud: eschimo, algonchino, irochese,...
americanismo
s. m. [der. di americano]. – 1. Con riferimento ad americano nel sign. più esteso: a. Parola o locuzione propria di una delle lingue parlate nel continente americano, che sia usata nella nostra lingua o in altre lingue europee...