CIPRIANI, Leonetto
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Ortinola, frazione di Centuri, in Corsica, il 16 maggio 1812 da Matteo e da Caterina Caraccioli. Il padre, acceso bonapartista, alla caduta dell'Impero [...] , precedentemente, si era accordato con il Cavour e il ministro inglese a Torino, sir James Hudson, sulla nomina del Carignano a .
Tale progetto, già elaborato durante l'ultimo soggiorno americano, è di notevole interesse per la soluzione proposta che ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Bernardo Davanzati
Cosimo Perrotta
Per riconoscimento unanime degli storici è il grande iniziatore del pensiero moderno sulla moneta. Esprime con efficacia sia l’idea della moneta-merce (posizione metallista) [...] parte del 16° sec., accanto al nominalismo degli inglesi, come John Hales, si era affermato questo metallismo l’idea dell’inflazione. Per es., scrive, l’arrivo dell’oro americano ha fatto crescere i prezzi di tutte le cose; ma, sottintende, ...
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BERTOLUCCI, Bernardo
Michele Guerra
Nacque a Parma il 16 marzo 1941, figlio di Attilio (uno dei maggiori poeti e intellettuali del Novecento italiano) e di Ninetta Giovanardi (insegnante di lettere [...] (in questo caso soprattutto il cinema francese e il cinema americano degli anni Trenta) e più disposto al dialogo con il dentro un appartamento un uomo e una donna, un pianista inglese e una giovane africana che studia medicina e svolge alcuni ...
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GUERRAZZI, Francesco Domenico
Zeffiro Ciuffoletti
Figlio di Francesco Donato, intagliatore in legno, e di Teresa Ramponi, nacque in un quartiere popolare della vecchia Livorno il 12 ag. 1804, proprio [...] traduzioni (la versione italiana di Lionel Lincoln del romanziere americano J.F. Cooper, che esercitò un'influenza non secondaria Toscana", come lo chiamò G. Giusti) e col ministro inglese a Firenze nel tentativo di richiamare il granduca ed evitare l ...
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CARMIGNANI, Giovanni
Aldo Mazzacane
Nacque il 31 luglio 1768 a San Benedetto a Settimo, nel contado pisano, da Giovanni Antonio, fattore, e Maddalena Barsacchi. La prima formazione fu quella tipica [...] e filosofica dell'illuminismo francese e inglese.
Il precedente diretto del razionalismo del quale diffidò anzi fin dall'inizio, giacché è lui il "girellone americano", di cui è traccia nelle lettere al Valeri del 1822 (Scalvanti, pp. ...
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CASTIGLIONI, Arturo
Vincenzo Cappelletti
Federico Di Trocchio
Nacque il 10 aprile 1874 da Vittorio e da Enrichetta Bolaffio a Trieste, dove conseguì la maturità classica. Subito dopo, nel 1890, s'iscrisse [...] nel '36 e nel '48, e l'opera sarebbe stata tradotta in francese, in inglese, in spagnolo e in portoghese. Il contratto con l'editore americano A. Knopf "mi sarebbe riuscito prezioso per trasferirmi in America,costretto dalla violenza nazifascista ad ...
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ONGARO BASAGLIA, Franca
Maria Grazia Giannichedda
Nacque a Venezia il 5 settembre 1928, seconda di quattro figli: Alberto, il maggiore, Cecilia e Luisa. La madre, Carolina Trevisan, faceva la casalinga, [...] allargava, cominciò a studiare sociologia, migliorò il suo inglese e andò per alcune settimane a Digleton, in Scozia malato di mente, un capitolo del libro Asylums del sociologo americano Erving Goffman che lei stava traducendo e che uscì l’anno ...
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FALLACI, Oriana
Cristina De Stefano
Primogenita di Edoardo, artigiano, e Tosca Cantini, casalinga, nacque a Firenze il 29 giugno 1929, seguita dalle sorelle Neera e Paola, che divennero entrambe giornaliste.
L'impronta [...] che la comunicazione globale fosse destinata ad avvenire in inglese, e che il futuro del giornalismo fosse di fatto governo di questo Paese, al punto da dichiarare a un giornale americano: «L’America mi ha deluso. È come quando sei assolutamente ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo (Carlo M.) Cipolla
Giovanni Vigo
Carlo M. Cipolla è stato uno degli storici più eminenti del 20° secolo. Studioso dai multiformi interessi, ha dato un contributo essenziale al rinnovamento della [...] Firenze nel Cinquecento). L’arrivo in Europa dell’argento americano aveva alterato il rapporto fra i prezzi dei metalli burocrate e il marinaio. La ‘sanità’ toscana e le tribolazioni degli inglesi a Livorno nel XVII secolo, che vide la luce nel 1992 ...
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Amore
Alfonso Troisi
Gabriele Schino
Leonardo Ancona
Bruno Callieri
Correntemente inteso come rapporto duale e reciproco, l'amore può definirsi, sulla base dei risultati della ricerca psicologica, [...] dobbiamo agli studi di J. Bowlby, psicoanalista inglese che, negli anni Cinquanta, abbracciò con entusiasmo istinto. A sostegno della teoria di Bowlby, lo psicologo sperimentale americano H. Harlow dimostrò che piccoli di scimmia reso (lat. scient ...
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americano
agg. e s. m. – 1. (f. -a) a. Dell’America, in senso ampio: il continente a.; i popoli a. indigeni (v. amerindio); lingue a., le lingue parlate nelle Americhe, spec. quelle indigene (e cioè, da nord a sud: eschimo, algonchino, irochese,...
americanismo
s. m. [der. di americano]. – 1. Con riferimento ad americano nel sign. più esteso: a. Parola o locuzione propria di una delle lingue parlate nel continente americano, che sia usata nella nostra lingua o in altre lingue europee...