Filosofo inglese (Clapham, Londra, 1846 - Oxford 1924). Influenzato da T. H. Green, lettore e ammiratore di Hegel, con Bosanquet e McTaggart tra i maggiori esponenti del neo-idealismo inglese, propose [...] 19º. Con Ethical studies (1876) polemizzava sia contro l'etica edonistica e utilitaristica di J. S. Mill e dei positivisti inglesi, sia contro il formalismo dell'etica kantiana; B. riteneva che i doveri morali non derivassero dalla natura del singolo ...
Leggi Tutto
Cortigiano e poeta inglese (Allington Castle, Kent, 1503 - Sherborne, Dorset, 1542). Probabilmente fu l'amante di Anna Bolena prima del matrimonio di costei con Enrico VIII (la Brunet dei versi di W. sarebbe [...] forma metrica in Inghilterra), poesie in ottava e in terza rima. Più che nei tentativi, alquanto rozzi, di ricalcare il sonetto in inglese, W. riuscì a trasfondere lo spirito del petrarchismo in alcune poesie a ritornello da lui chiamate balettes. ...
Leggi Tutto
Feldmaresciallo inglese (contea di Tyrone, Irlanda settentr, 1891 - Slough, Londra, 1969); partecipò alla prima guerra mondiale; nel periodo successivo gli furono affidati varî incarichi militari in patria [...] , di tutte le forze alleate in Italia, il 28 sett. 1943, insieme al gen. Eisenhower, ricevette sulla corazzata inglese Nelson il maresciallo Badoglio, per la firma dell'armistizio "lungo". Ebbe parte decisiva nella condotta della campagna d'Italia e ...
Leggi Tutto
Storico ed economista inglese (Calcutta 1880 - Londra 1962). Fu tra i capi intellettuali del laburismo ed esercitò influenza vastissima anche per la sua attività (1905-47) nella Workers' educational association. [...] school of economics, consigliere politico (1941-42) presso l'ambasciata di Washington, è considerato il fondatore degli studî inglesi di storia e storiografia economica. Sulla scia di M. Weber, ma anche in opposizione alle sue tesi sullo spirito ...
Leggi Tutto
Scrittore inglese (Bromley, Kent, 1894 - Londra 1958). Maturò dall'esperienza di volontario nella marina e poi di prigioniero, durante la prima guerra mondiale, un rigoroso senso di disciplina morale che [...] romantico. Dopo il romanzo d'esordio, The gunroom (1919), che fu ritirato dal commercio perché offensivo della marina inglese, lavorò come critico teatrale del Times (1921-39). Più che alla sua opera di drammaturgo (The flashing stream, 1938 ...
Leggi Tutto
Naturalista inglese (Londra 1713 - Bruxelles 1781). Di famiglia cattolica, fu ordinato sacerdote nel 1738. Fu, primo prete cattolico, membro della Royal Society, e presidente dell'Accademia imperiale di [...] Bruxelles. Dopo un soggiorno a Lisbona come professore di filosofia nel collegio inglese di quella città (1744-45; a questo periodo risalgono le prime importanti osservazioni microscopiche sul calamaro) e un breve periodo trascorso a Londra, N. ...
Leggi Tutto
Scrittore e critico inglese (Bristol 1840 - Roma 1893); soggiornò a lungo in Europa, specie nei paesi del Mediterraneo (Grecia, Italia), donde trasse ispirazione per le sue opere principali: History of [...] da lui tradotti (Studies of the Greek poets, 1873) S. si rivela raffinato critico alessandrino, tra i più rappresentativi del decadentismo inglese. Oltre a brevi saggi critici su Ben Jonson, Ph. Sidney e P. B. Shelley, pubblicò (1893) uno studio su W ...
Leggi Tutto
Poeta e critico inglese (n. Chester 1930). Ha insegnato letteratura inglese in Gran Bretagna e all'estero (Giappone, Libia, USA) ed è stato redattore e collaboratore di varî periodici. La sua poesia, dapprima [...] ispirata alla vita urbana e scritta con il tono dimesso tipico dei poeti del Movement, cui T. era vicino, è andata poi ampliando e variando la propria tematica, e ha acquisito col tempo un efficace stile ...
Leggi Tutto
Filologo e scrittore inglese (Bloemfontein 1892 - Bournemouth 1973). Insegnante a Oxford di lingua e letteratura anglosassone e inglese (1925-59), autore di lavori filologici (A middle English vocabulary, [...] 1922; Sir Gawain and the green knight, 1925; Beowulf, 1937; The homecoming of Beorhtnoth, 1953), è noto soprattutto per la sua attività di scrittore, moderno creatore di miti. Esordì con The Hobbit (1937; ...
Leggi Tutto
Biologo inglese (Whytby 1861 - Merton, Surrey, 1926); prof. di biologia a Cambridge (1908) e direttore della John Innes horticultural institution (1910). Iniziò la sua carriera come studioso di morfologia [...] ; con i suoi esperimenti, confermò la validità delle leggi di Mendel anche in alcune specie animali. Nel 1902 tradusse in inglese l'opera di Mendel e pubblicò il volume Mendel's principles of heredity: a defense, nel quale confutava le obiezioni ...
Leggi Tutto
inglese
inglése (ant. o pop. tosc. inghilése) agg. e s. m. e f. [adattam. del fr. ant. angleis, che è dall’anglosassone anglisc; cfr. lat. Angli «Angli»]. – 1. a. Dell’Inghilterra, sia in senso stretto, cioè la parte merid. della Gran Bretagna,...