Ogni lingua si articola in sillabe, per effetto dell’alternarsi di foni consonantici e vocalici (➔ fonetica; ➔ consonanti; ➔ vocali). I secondi sono caratterizzati da maggior sonorità intrinseca e maggior [...] tale concezione, il parlante italiano oscilla tra pas.to e pa.sto, allo stesso modo in cui il parlante inglese oscilla fra rep.tile e rept.ile. Questo significa avere una concezione probabilistica, anziché deterministica, della scansione sillabica ...
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Si intende con toponimo il nome proprio geografico (o nome locale, o nome di luogo). Si adoperano anche altri termini a seconda del tipo di toponimo: per es., agiotoponimo è quello che trae origine dal [...] glotto-geografica dei redattori, diversi nomi stranieri sono menzionati sui giornali italiani con la loro traduzione (o calco) inglese: Mexico City è spesso usato per indicare Ciudad de México, in italiano Città di (del) Messico.
La ricerca ...
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L’espressione italiano popolare, attestata già nell’Ottocento (si trova, per es., negli Opuscoli sulla lingua italiana di Giovanni Romani, Milano, Silvestri, 1827, p. 407), deve il suo successo negli studi [...] «agente»; gli auti «autobus»; grando «grande») e femminili in -a / -e (la moglia «moglie»; le cimice «cimici»; inglesa «inglese»);
(b) gli scambi tra aggettivi e avverbi e il rafforzamento ‘analitico’ di comparativi e superlativi sintetici (il posto ...
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Il bisticcio è la figura formata dall’accostamento (immediato o a breve distanza, nello stesso verso o nello stesso periodo) di due o più parole fortemente rassomiglianti dal punto di vista fonico.
Bisticcio [...] Nessun corso ha avuto la bizzarra proposta avanzata da Americo Scarlatti di introdurre la categoria del punticcio (dall’inglese pun), compresa nel perimetro dell’asticcio o coincidente con esso.
Come forma di folklore verbale il bisticcio interviene ...
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Col termine burocratese si indicano, con accezione negativa, lo stile comunicativo e il linguaggio inutilmente complicato utilizzati da amministrazioni e istituzioni pubbliche nelle comunicazioni (prevalentemente [...] e passato: il delegante, il verbalizzante, il comandato), e forme aggettivali in -ale (sul modello dell’inglese): compartimentale, concorsuale, dirigenziale, interinale, vertenziale, ecc.
È in netto aumento negli ultimi decenni l’introduzione di ...
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L’espressione italiano dell’emigrazione designa tutte le forme di italiano parlate, nei paesi di destinazione, da emigrati italiani e dai loro discendenti. Questa nozione esclude le forme di italiano apprese [...] o lingua del paese ospite a seconda delle situazioni, degli interlocutori, degli argomenti: per es., l’uso dell’inglese tra fratelli è minoritario nella prima generazione di emigrati in Australia (8-31% delle situazioni), ma dominante tra quelli ...
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GRASSI, Giuseppe
Claudio Marazzini
Nacque il 30 nov. 1779 a Torino da "poveri parenti", come si legge in una breve nota autobiografica pubblicata nel suo necrologio nell'Antologia di Firenze (1831), [...] contro la Crusca e il purismo, nella quale fu pubblicato (siglato G.G.) un suo Parallelo dei tre vocabolari italiano, inglese e spagnolo. Questo saggio segna la maggiore presa di distanza del G. dal purismo. Confrontando le voci dei tre dizionari ...
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L’anagramma (dal gr. aná «sopra» e grámma «lettera») è la condizione per cui due (o più) parole o due (o più) altre sequenze linguistiche sono costituite dallo stesso insieme di lettere (più raramente, [...] come gioco linguistico, in cui torna a essere richiesta la «Proprietà della Significazione» tesauriana.
Nella tradizione inglese si alternano l’aptagram e l’antigram, che alternativamente predicano una definizione del soggetto (aptagram: Piet ...
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I pronomi personali, come tutti i ➔ pronomi, sono una sottoclasse della categoria più generale delle cosiddette pro-forme, parole semanticamente vuote (o quasi) che servono a sostituire altre unità linguistiche [...] , la frase può apparire senza soggetto: è una proprietà della lingua italiana, a differenza di altre lingue (come l’inglese, il francese, il tedesco, l’olandese, ecc.) in cui il soggetto va espresso obbligatoriamente.
Nella ➔ lingua parlata si nota ...
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Vittorio Alfieri (Asti 1749 - Firenze 1803) è il maggior scrittore italiano di tragedie. Nacque nel Piemonte sabaudo, da nobile famiglia e studiò alla Reale Accademia di Torino, dove compì, come dice egli [...] informazioni sulle lingue studiate da Alfieri, oltre al toscano. Durante il primo soggiorno a Firenze, studiò l’inglese, apprezzato soprattutto perché gli riconosceva un primato civile, quello di essere la lingua della patria di «vera libertà ...
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inglese
inglése (ant. o pop. tosc. inghilése) agg. e s. m. e f. [adattam. del fr. ant. angleis, che è dall’anglosassone anglisc; cfr. lat. Angli «Angli»]. – 1. a. Dell’Inghilterra, sia in senso stretto, cioè la parte merid. della Gran Bretagna,...