PIO III, papa
Matteo Sanfilippo
PIO III, papa. – Secondo la tradizione, Francesco Tedeschini (Todeschini)-Piccolomini nacque a Siena il 9 maggio 1439, figlio quartogenito del giurista Nanni di Piero [...] le speranze di qualsiasi aspirante. Alla fine della Rovere guadagnò buona parte dei colleghi in favore di Giovan Battista Cibo (Innocenzo VIII). Tedeschini-Piccolomini ne annunciò la vittoria il 29 agosto e lo incoronò davanti a S. Pietro il 12 ...
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Religione
Mircea Eliade
sommario: 1. Definizioni: la religione e il sacro. 2. Manifestazione del sacro. 3. Lo spazio sacro. 4. Vivere in un mondo sacro. 5. Il tempo sacro. 6. La struttura delle feste. [...] comportamento: non usano le mani per mangiare, ma prendono il cibo direttamente con i denti, come si ritiene facciano le anime dei sulle loro religioni e sui loro costumi. Nel 1244 Innocenzo IV inviò due domenicani e due francescani, uno dei ...
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Francesco Rutelli
Giubileo e Roma
Che da l'un lato tutti hanno la fronte…
e vanno a Santo Pietro
Roma e il Grande Giubileo del 2000
di Francesco Rutelli
24 dicembre 1999 - 6 gennaio 2001
Come è avvenuto [...] Ponte Sant'Angelo.
Dell'opera di Bernini si servì ampiamente anche Innocenzo X, che per l'Anno Santo 1650 gli commissionò la decorazione erano esposti alla fatica, alla difficoltà di procurarsi il cibo, ai rigori del clima e ai pericoli più diversi, ...
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FILIPPO Neri, santo
Vittorio Frajese
Nacque a Firenze, nel quartiere di S. Pier Gattolini, il 21 luglio 1515, da ser Francesco di Filippo da Castelfranco e da Lucrezia da Mosciano.
Il padre esercitava [...] Siena, il De contemptu mundi, un trattatello attribuito ad Innocenzo III, la Pharetia divini amoris di Serafino da Fermo di "continua indisposizione" (Bordet, p. 389). Non prendeva quasi cibo, al quale attribuiva le sue palpitazioni e il fuoco che gli ...
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BORRI, Francesco Giuseppe
Salvatore Rotta
Nacque a Milano il 4 maggio 1627 da Branda e da Savina Morosini, che morì nel 1630 poco dopo aver dato alla luce il secondogenito, Cesare.
I Borri vantavano [...] si faceva sempre più tetro. A Fano, per fargli toccar cibo, dovette accorrere il vicelegato mons. Bentivoglio con mille lusinghe. A Nel 1694, del resto, questa libertà gli fu tolta da Innocenzo XII, quel Pignatelli che se lo era fatto consegnare a ...
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CERTOSINI
M. Righetti Tosti-Croce
Ordine religioso le cui origini risalgono a s. Bruno di Colonia, che, nel 1084, costituì nelle Alpi del Delfinato, in un luogo deserto chiamato Cartusia, poi Chartreuse, [...] tramite la porta e il piccolo sportello per il passaggio del cibo, una stanza con camino e un'altra non riscaldata. Una tra Seicento e Settecento, è il c.d. palazzo di Innocenzo III, il pontefice che aveva favorito l'insediamento a Trisulti dei ...
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BARBO, Marco
Germano Gualdo
Nacque a Venezia, sul principio del 1420, da Marino di ser Marco e da Filippa della Riva. Nipote di Ludovico e lontano parente di Pietro. che divenne papa col nome di Paolo [...] S. Marco; i cardinali Rodrigo Borgia e Giuliano della Rovere trovarono presto l'accordo su Giovanni Battista Cibo, che fu eletto papa e prese il nome di Innocenzo VIII. Col nuovo pontefice il B. fu in ottimi rapporti; nel 1484 ottenne in commenda il ...
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GIOVANNI da Matera, santo
Francesco Panarelli
Nacque intorno al 1080 a Matera; i nomi dei genitori non sono noti: è priva di fondamento una tradizione locale che lo vuole membro della famiglia materana [...] penitente, privandosi per due anni e mezzo quasi completamente del cibo, delle bevande e dell'uso della parola. Solo a partire Un primo privilegio pontificio, perduto, venne concesso da Innocenzo II alla comunità, ma non sappiamo se direttamente ...
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CARLETTI, Angelo
Sosio Pezzella
Nacque a Chivasso (Torino) intorno al 1414 da Pietro. Studiò nella sua città natale e poi a Bologna dove si addottorò in teologia morale e speculativa e in diritto canonico [...] ; la gola, che conduce all'ebbrezza e allo sconsiderato amore per il cibo; l'ira, che provoca e richiede la vendetta, l'offesa, la rissa . a svolgere un ruolo rilevante nel 1491, quando Innocenzo VIII si propose di estirpare l'eresia dei valdesi della ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] VIII e condotti a termine sotto il più moderato Innocenzo XII. Al volgere degli anni Ottanta si formarono il corpo di vivande ma perché pigliando tutti insieme quel cibo diventassimo più mansueti e più benigni et empiendo gli huomini ...
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