La locuzione nomi di strumento designa una sottoclasse di ➔ nomi che hanno le seguenti caratteristiche:
(a) sono parole complesse, derivate da nomi o verbi (➔ denominali, nomi; ➔ deverbali, nomi), che [...] in -accio/-accia (catenaccio, ferraccia), in -ello/-ella (fornello, timonella), in -etto/-etta (cavalletto, mitraglietta), in -ino/-ina (frustino, lampadina), in -olo/-ola (acciaiolo, pianola), in -one (moschettone, muraglione, rare le formazioni in ...
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Nell’italiano attuale, come in altre lingue moderne di cultura, il ➔ genere femminile e il genere maschile non sono rappresentati in eguale misura tra i nomi d’agente correnti (➔ agente, nomi di). In tempi [...] accettate: tra questi, i più antichi -aio (fornaio / fornaia) e -iere (portiere / portiera, cameriere / cameriera), -ino (netturbino / netturbina, ballerino / ballerina), e i tre ambigeneri, più moderni, -ista (suffisso molto produttivo: autista ...
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Il termine agente è spesso usato in linguistica in modelli e per scopi diversi: basti ricordare il complemento di agente della grammatica tradizionale o il ruolo semantico dell’agente nella teoria dei [...] vale la pena di ricordare i due gruppi in -ino (postino, tabacchino, garibaldino) ed -one (capellone, polentone (Lo Duca 2004b).
Più marginali sono i procedimenti deverbali in -ino (imbianchino, spazzino, strozzino) e in -one (imbroglione, mangione ...
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PRIMA CONIUGAZIONE
La prima coniugazione comprende tutti i verbi il cui infinito termina in -are.
Si tratta di molti dei verbi della I coniugazione latina e della quasi totalità dei verbi di nuova formazione.
I [...] presente terminano in -io non accentato non mantengono la i davanti a un’altra i
stùdi-o ▶ stud-i
ripùdi-o ▶ ripud-ino
• I verbi con radice terminante in e la mantengono anche davanti a un’altra e
alline-are ▶ alline-eremo
cre-are ▶ cre ...
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lessico e formazione delle parole
Giulia Lemma
Maurizio Trifone
L’insieme sempre mutevole dei vocaboli di una lingua
Il lessico è il complesso di tutte le parole che le persone usano per comunicare [...] qualcosa di nuovo è aggiungere a esse ‘pezzetti’ che ne cambiano un po’ il significato. Questi piccoli elementi (come -étto, -ino, -óne, super-, iper-, maxi-, mini- e così via) possono essere sistemati all’inizio della parola (prefissi) o alla fine ...
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La derivazione di nomi da verbi è uno dei processi formativi che generano un alto numero e varietà di forme, usate con grande frequenza. I due significati principali dei nomi deverbali sono quello di azione [...] .
Indica in prevalenza nomi di mestieri la trentina di nomi d’agente derivati da verbi con il suffisso -ino (femminile -ina): arrotino, attacchino, imbianchino, scalpellino, scribacchino, spazzino. I derivati con -one (femminile -ona) hanno in genere ...
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L’area umbro-marchigiana, anche a causa della sua conformazione geografica, è stata interessata da vicende storiche piuttosto complesse, sebbene la geografia non le abbia assegnato confini naturali rigidamente [...] di ogni varietà sono:
(a) varietà perugina: la labilità delle vocali atone e finali (come nel dialetto: [ʤim a pontəfelˈʧino] «andiamo a Poltefelcino»); il passaggio di /-ʎː-/ a /-jː-/ ([ˈfijːo] «figlio»), la pronuncia spesso sonora di /s/ tra vocali ...
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Da non confondere né con parola né con lessema, il lemma (dal lat. lemma, «argomento, tema», a sua volta dal gr. lē ̂mma, «premessa») è una «unità grafica che costituisce l’intestazione di un articolo [...] , prefissi, suffissi, participi passati, participi presenti che siano anche aggettivi e nomi, avverbi in -mente, alterati (con -ino, -accio, ecc.) il cui significato non sia ricavabile dalla base della forma suffissata, forme irregolari di passato ...
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Il saggio programmaticamente intitolato Dialettologia toscana (Giacomelli 1975) inaugura una serie di ricerche che applicano i metodi della dialettologia allo studio delle parlate in un territorio generalmente [...] ; i pronomi tonici [lu], [luˈlːi] e [lɛ], [leˈlːi]; una persistenza delle uscite livellate in -eno o in -ino per le terze persone plurali del presente indicativo (pur essendo più frequenti le forme in -ano); una limitata vitalità dei suffissi /-ajo ...
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Con il termine raddoppiamento espressivo (o geminazione espressiva) ci si riferisce prevalentemente all’esistenza in latino (quello classico e, ancor più, quello tardo) di forme che contengono una consonante [...] (ma, ad es., inna[mː]orarsi ha una certa diffusione nell’italiano di Napoli; ➔ Napoli, italiano di). Le forme ca[mː]ino «camino», fu[mː]are «fumare», sono di varie aree della Toscana. Rohlfs (1966: 311) riporta diversi esempi con raddoppiamento in ...
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ino-
[dal gr. ἴς ἰνός «fibra»]. – Primo elemento di parole composte, italiane e latine, formate modernamente nel linguaggio scientifico, con riferimento alle fibre di tessuti animali o vegetali: inocito, inotropo, ecc.
-ino1
-ino1 (f. -ina). – Suffisso alterativo e derivativo, di varia origine (in alcuni usi presente già in latino), adoperato con funzioni varie: 1. Con valore alterativo, forma il diminutivo di sostantivi, come nipotino, visino, gattino,...