CISTERCENSI
M. Righetti Tosti-Croce
Ordine monastico le cui origini sono legate alla fondazione del novum monasterium sorto a Cîteaux (v.) in Borgogna nel 1098 per iniziativa di Roberto di Molesme, [...] . a quello che si configura come un programma decorativo integrale (Zakin, 1979), un progetto globale esteso a ogni da un motivo a intreccio geometrico, risultante da una combinazione di doppi cerchi legati tra loro e da un reticolo in diagonale. ...
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Ordine religioso iniziato dal monaco cluniacense Roberto di Molesme (m. 1110), che nel 1098 fondò un nuovo monastero a Cîteaux (lat. Cistercium), in Borgogna, con una regola improntata al rigorismo morale. L’ordine ebbe straordinario impulso per opera di Bernardo di Chiaravalle (1090 o 1091-1153), che, ... ...
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Ordine monastico originato verso la fine dell’11° sec. dal distacco dall’ordine cluniacense di una corrente rigorista. L’iniziatore fu Roberto di Molesme, che nel 1098 fondò a Citeaux (Cistercium) un nuovo monastero dove furono ristabiliti gli antichi precetti. Ma la storia vera dell’ordine cominciò ... ...
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Paola Vitolo
L'Ordine, fondato a Cîteaux da Roberto di Molesme nel 1098, si propose di attuare un rinnovamento della vita monastica attraverso il ritorno alla primitiva regola di s. Benedetto e il recupero del lavoro manuale, dedicato soprattutto al dissodamento di terre incolte, che doveva rappresentare ... ...
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L'ordine trasse la sua origine dai contrasti che dividevano, nella seconda metà del sec. XI, i cluniacensi, di cui alcuni intendevano applicare con minor rigore la regola benedettina, mentre altri volevano il ritorno alla pristina austeria. Così Roberto, abate di Molesme, lasciava il 21 marzo 1098 la ... ...
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MILANO
G. Curzi
(lat. Mediolanum)
Città dell'Italia settentrionale, situata nella pianura Padana, capoluogo della regione Lombardia.
Storia e urbanistica
Delle origini celtiche della città è giunta [...] porte e dodici pusterle in muratura, le prime munite di norma di doppio fornice e di due torri laterali, le seconde di un solo fornice e di un tiburio piuttosto che a un'integrale ricostruzione. Il disegno cinquecentesco, precedente la ricostruzione ...
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Architettura
Leonardo Benevolo
di Leonardo Benevolo
Architettura
sommario: 1. Le origini della nuova architettura. 2. La formazione di un movimento unitario. 3. Le esperienze dal primo dopoguerra ad [...] le abitudini e le nomenclature che appartengono al doppio condizionamento tradizionale. Morris passa dal puro estetismo progetti teorici.
Ma intanto l'idea più generica della progettazione integrale di vasti quartieri o di città nuove si fa strada ...
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MANTEGNA, Andrea
Michele Di Monte
Nacque, molto probabilmente nel 1431 - o al massimo alla fine del 1430 - a Isola di Carturo, o Insula de supra, come era allora designata nei documenti, oggi ribattezzata [...] di Leonello d'Este, al fine di realizzare un doppio ritratto opistografo, eseguito "dal naturale", del marchese e del M. a Mantova è senza dubbio la complessa, integrale decorazione affrescata della camera nella torre nordorientale del castello di ...
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Dada
Maurizio Fagiolo dell'Arco
di Maurizio Fagiolo dell'Arco
Dada
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Le origini e l'espansione: a) i centri dada; b) tra il futurismo e il surrealismo. □ 3. I protagonisti: [...] tecnologico, propone il più scatenato individualismo, l'artigianato integrale. Le tecniche sono sempre trovate per caso: proprio 1970.
Fagiolo, M., Man Ray. L'occhio e il suo doppio, Roma 1975.
Huelsenbeck, R., En avant Dada. Eine Geschichte des ...
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TREVIRI
E.D. Schmidt
(ted. Trier; lat. Augusta Treverorum)
Città della Germania occidentale, nel Rheinland-Pfalz, sorta in una valle lungo il corso della Mosella.
In posizione strategica, posta all'intersezione [...] laterali, ed erano precedute da un vasto atrio. La doppia chiesa poteva ospitare una congregazione non molto più piccola di Le raffinate cadenze antiquarie del volume - un'edizione integrale del vangelo interamente vergata in oro e ornata da grandi ...
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LIEGI
F. Cecchini
(franc. Liège; fiammingo Luik; Leodicus, Legia nei docc. medievali)
Città del Belgio, capoluogo della provincia omonima, posta sulle rive della Mosa alla confluenza del fiume Ourthe.La [...] nel 989 e consacrata nel 1015. L'edificio aveva doppio transetto, due cori sopraelevati - quello orientale posto al di del sec. 11°, infatti, si intraprese una ricostruzione integrale dell'edificio, partendo dal coro e proseguendo con il transetto ...
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GARDELLA, Ignazio Mario
Stefano Guidarini
La famiglia e gli anni della formazione
Nacque a Milano il 30 marzo 1905 da Arnaldo e Rosa Balsari, primogenito, seguito dalle sorelle Laura (1906-1990) e Camilla [...] con paralume plissettato, la lampada “Coppa Vetro Chiusa”, la lampada “Doppio Vetro”, la lampada “Arenzano”, la lampada a sospensione “Paolina”.
Nel edilizia attraverso la cosiddetta progettazione integrale, che comprendeva la fattibilità ...
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FABIANI, Massimiliano (Max)
Maristella Casciato
Nacque a Kobdilj (Cobidil, ora in Slovenia) presso San Daniele del Carso il 29 apr. 1865, da una famiglia numerosissima: undicesimo dei quattordici figli [...] a metà degli anni '50 dapprima con la proposta di un doppio canale Monfalcone-Gorizia, finché giunse a stesura definitiva anche il piano per lo sfruttamento integrale delle piene dell'Isonzo, che rientrava nel programma più generale di collegamento ...
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BARCELLONA
J. Yarza Luaces
(lat. Barcino; catalano Barcelona)
Città della Spagna nordorientale affacciata sul Mediterraneo, capoluogo della Catalogna. B. ebbe notevole importanza nel Medioevo, soprattutto [...] , un incendio e un saccheggio nel 1835 e l'integrale demolizione del 1837, unica testimonianza è data da documenti anni successivi, in un importante pantheon, dove spicca il doppio sepolcro della fondatrice, pesantemente restaurato alla fine del 19° ...
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lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...
ricevitore
ricevitóre s. m. [der. di ricevere]. – 1. a. (f. -trice, pop. raro -tóra) Chi riceve: acciò che ’l dono faccia lo r. amico, conviene a lui essere utile (Dante). Con sign. generico è ormai ant. o raro (e per lo più sostituito da...