FERRARI, Giulio Cesare
Patrizia Guarnieri
Nacque a Reggio Emilia il 29 ott. 1867 (e non 1868 come si trova spesso indicato) da Carlo e Carolina Curti.
Il padre, da giovane destinato a divenire prete, [...] educati, in base al tipo di ritardo mentale e personalità di ciascuno, a condurre esistenze il più possibile integrate socialmente (L'organizzazione ed il riordinamento dell'Istituto pedagogico emiliano di Bertalia, Bologna 1904).
Per lo studio ...
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VALLETTA, Vittorio
Franco Amatori
– Nacque a Sampierdarena (dal 1926 parte del Comune di Genova) il 28 luglio 1883, in una famiglia legata ai valori risorgimentali. Il padre Federico, palermitano, era [...] impiegati nell’acquisizione del Gruppo piemontese – un vasto complesso metalmeccanico destinato a rafforzare l’indispensabile integrazione verticale dell’impresa – ma soprattutto nella costruzione dello stabilimento del Lingotto, il più moderno d ...
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MAZZELLA, Scipione
Piero Ventura
– Nacque a Napoli (secondo Pedio, a Procida) intorno alla metà del XVI secolo.
Scrittore e storico, il M. iniziò a pubblicare alla metà degli anni Ottanta. Le sue vicende [...] punto di svolta. Il libro fu tradotto in inglese da Sanfon Lennard e pubblicato a Londra nel 1654, con una integrazione di James Howell, scrittore particolarmente attento alle vicende napoletane, come dimostra A history of the late revolutions in the ...
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MARINOTTI, Francesco (Franco)
Marcella Spadoni
– Nacque a Ceneda, odierna Vittorio Veneto, il 5 giugno 1891 da Paolo e da Teresa Bianchi, primogenito di quattro figli, in una famiglia piccolo borghese.
Il [...] quella di New York. In effetti, Gualino era riuscito a creare un gruppo societario di vaste dimensioni e fortemente integrato, sia orizzontalmente, sia verticalmente; la SNIA, infatti, aveva assunto il controllo di numerose aziende, tra cui l’Unione ...
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MAZZONI, Guido
Luca Bortolotti
– Nacque a Modena intorno al 1450. Figlio di Antonio, notaio residente a Modena a partire dal 1442, il M., dopo la morte del padre, fu allevato dallo zio paterno Paganino, [...] , anch’esso molto criticato soprattutto relativamente alla policromia, giudicata eccessivamente realistica, e agli interventi di integrazione plastica. In quest’opera attentamente bilanciata molti tra i connotati più peculiari del M., l’energica ...
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MANNA
Giulia Veneziano
Famiglia di musicisti. Gennaro nacque a Napoli il 12 dic. 1715 da Giuseppe e da Caterina Feo. Iniziò gli studi musicali nel conservatorio napoletano di S. Onofrio a Capuana, probabilmente [...] Gloria, articolato in molte sezioni indipendenti, composte in quello che i contemporanei chiamano "stile misto", risultante da una integrazione fra "stile antico" (contrappunto) e "stile moderno". L'organico è imponente, con cori a cappella (a 4 voci ...
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COEN, Achille
Piero Treves
Nato da Giuseppe e da Eva Bonaventura in Pisa il 5 gennaio del 1844, fu allievo a Livorno probabilmente dell'istituto privato che il padre vi dirigeva, e tornò in seguito [...] facoltà di lettere dell'istituto superiore (dal 1924 facoltà di lettere dell'università) di Firenze.
Fonti e Bibl.: L'elenco integr. degli scritti a stampa (e del titolo dei corsi univers.) fu compilato da A. Olivetti, in Arch. stor. ital., LXXIX ...
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TARGIONI TOZZETTI, Giovanni
Renato Pasta
– Nacque a Firenze l’11 settembre 1712 dal medico Benedetto Targioni e da Cecilia Tozzetti.
Studiò a Pisa dove si laureò nel 1734 in medicina e filosofia con [...] campagne, il Prodromo costituiva un compiuto manifesto per il rinnovamento dell’agricoltura toscana, fondato sull’integrazione tra filosofia naturale e pratica agronomica, formazione tecnica e miglioramento delle condizioni delle popolazioni rurali ...
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GESUALDO, Alfonso
Simona Feci
Nacque a Napoli intorno al 1540 da Luigi, quinto conte di Conza, primo principe di Venosa (dal 1561), e da Isabella Ferella, figlia del conte Alfonso di Muro. Già protonotario [...] della rete urbana delle chiese e dei luoghi di culto, di cui era urgente la razionalizzazione e l'integrazione: nel dicembre 1597 il numero delle parrocchie napoletane aumentò sensibilmente, anche se in misura ancora insufficiente, raggiungendo le ...
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MOTTA, Angelo
Andrea Colli
– Nacque a Villa Fornaci, frazione di Gessate, alle porte di Milano, l’8 settembre 1890 da Alessandro, cocchiere, e Rosa Motta, lavandaia.
Iniziò a lavorare giovanissimo in [...] di piazza San Babila e di Monza). Alla politica di espansione si affiancò, durante la guerra, una spinta verso l’integrazione verticale a monte (gli approvvigionamenti di materie prime) e a valle (l’apparato distributivo) che finì con l’allargare lo ...
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integrazióne s. f. [dal lat. integratio -onis, con influenza, nel sign. 3, dell’ingl. integration]. – 1. In senso generico, il fatto di integrare, di rendere intero, pieno, perfetto ciò che è incompleto o insufficiente a un determinato scopo,...
integrabile
integràbile agg. [der. di integrare]. – Che può essere integrato, che può integrarsi, nelle varie accezioni del verbo: lo stipendio è scarso, ma è i. con gli straordinarî; gruppi, categorie facilmente o difficilmente i. in un ambiente...