Nel campo della psicologia e della pedagogia, questo termine assume uno speciale valore tecnico. Nella concezione positivistica esso trova il suo preciso valore, in quanto solo in essa è rigorosamente [...] riconoscerne una terza, costituita degli anormali psichici misti, ossia di quelli che hanno contemporaneamente deficienza intellettiva e instabilità (ma per tutto ciò, più ampiamente, v. deficiente).
Questa classificazione si riferisce specialmente ...
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intendere
Domenico Consoli
Il verbo ha larghissimo impiego in tutte le opere dantesche e variato spettro semantico. Il suo primo significato, che si riconnette al latino intendere animum (talora intendere, [...] tempo soggetto e oggetto nell'alternanza delle sue persone: O luce etterna che sola in te sidi, / sola t'intendi, e da te intelletta / e intendente te ami e arridi! (Pd XXXIII 125-126; v. anche Rime LXVIII 34). Per Pd XXVII 114 E quel precinto [l ...
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possibile
Alfonso Maierù
Il termine (dal latino possibilis, forma nominale o ‛ casualis ' del verbo posse; greco δυνατόν) indica una possibilità nell'ambito del pensiero o dell'essere e, nell'accezione [...] ... quia praedicatum non repugnat subiecto " (così Tomm. Sum. theol. I 25 3 e 46 1 ad 1).
Come aggettivo, il termine designa l'intelletto p., che è l'equivalente del νοῦς τῷ πάντα γίνεσται di Arist. Anima III 5, 430a 14-15 (cfr. 4, 429a 16 e 22 ...
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I. Vita e opere. - Da Giovanni Bruno, gentiluomo soldato, e da Flaulisa Savolino nacque in Nola, sull'inizio del 1548, Filippo, che poi prese il nome di Giordano quando a Napoli - ove nel 1562 passò a [...] li anima, anche se non tutti sogliam dire animati. Dal Sigillo alla Summa e al De immenso un'identità d'istinto, senso e intelletto si afferma costantemente. Al posto dell'antitesi si afferma l'identità di natura: e quindi i diversi gradi, che con i ...
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SPINOZA, Benedetto (Benedictus de Spinoza; Baruch è la traduzione del nome, usata nella formula di scomunica dai capi della comunità ebraica)
Augusto Guzzo
Nato ad Amsterdam il 24 novembre 1632, morto [...] (si tratta, però, specialmente di Ḥasday Crescas, autore del libro Luce di Dio, 1410), lo S. afferma l'identità, in Dio, di intelletto e volontà, di volere ed essere, di libertà e necessità. Ora, se volere ed essere, in Dio, sono tutt'uno, ciò che si ...
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Scienza greco-romana. Ottica e teoria della luce
A. Mark Smith
Ottica e teoria della luce
La moderna ottica fisica ha le sue radici storiche nell'ottica matematica greca; il più ovvio legame tra le [...] di quelle qualitative e ciò era collegato, come si vedrà, alla sua posizione sull'astrazione percettiva e su quella intellettiva.
Per quanto riguarda le teorie estromissioniste, le versioni più antiche si basavano sull'idea che l'occhio vedesse ...
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JACOB ANATOLI
LLuciana Pepi
Jacob (Ja'aqov ben Abba Mari ben Simon ben Anatoli), filosofo, predicatore e medico del XIII sec., è noto soprattutto per la sua attività di traduttore e di divulgatore del [...] " (Genesi 1, 27), l'espressione "a nostra immagine", secondo l'esegeta, si riferisce alla forma dell'uomo, ossia all'intelletto. Solo per l'intelletto e la conoscenza (da'at) l'essere umano è simile a Dio.
A proposito delle tre potenze dell'anima, J ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il Liceo, storia di un luogo del sapere
Claudia Macerola e Federico Minzoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel 335 a.C. Aristotele [...] fisica e materialmente localizzata in uno specifico organo corporeo, rispetto a quella inalterabile attribuita da Aristotele all’anima intellettiva.
Il Liceo dopo Stratone
Dopo lo scolarcato di Stratone, inizia per il Liceo una fase di declino ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
È difficile individuare un’unica prospettiva teorica che si ponga come caratteristica [...] anima-corpo merita almeno un cenno la tesi (censurata al concilio di Vienne nel 1312) di Olivi, secondo cui l’anima intellettiva, in quanto tale, non è forma del corpo. Quanto al principio di individuazione, è noto che i francescani sono per lo ...
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mente, filosofia della
Mario De Caro
La riflessione sulla mente è antica quanto la filosofia, ma è solo nel Novecento che la filosofia della mente si è resa disciplina autonoma. I prodromi della concezione [...] A essa fa seguito l’influente riflessione di Aristotele che, proponendo una diversa tripartizione dell’anima (vegetativa, sensitiva, intellettiva), la concepisce come l’atto primo del corpo naturale, che in sé avrebbe vita solo in potenza. In seguito ...
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intellettibile
intellettìbile agg. [dal lat. tardo intellectibĭlis, der. di intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»]. – Nel linguaggio filosofico ant., che può essere compreso con l’intelletto, intelligibile; con senso attivo,...
intellettivo
agg. [dal lat. tardo intellectivus, der. di intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»]. – 1. Che riguarda l’attività dell’intelletto, la capacità d’intendere con l’intelletto: l’atto, il momento i.; percezione, virtù,...