ritardo mentale
Compromissione dello sviluppo cognitivo e dell’adattamento secondaria a una o più alterazioni del sistema nervoso centrale. Fino agli inizi del 20° sec. veniva usata l’espressione insufficienza [...] del ritardo mentale
Vengono distinti quattro gradi di gravità del r. m., sulla base del funzionamento intellettivo, quantificato in termini di quoziente intellettivo (QI). Il r. m. lieve, presente nel 75% dei casi, è caratterizzato da un QI compreso ...
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Bordwell, David
Karel Thein
Teorico statunitense del cinema, nato a Rochester (New York) il 23 luglio 1947. Sostenitore di una teoria del cinema basata sulla contaminazione tra formalismo e psicologia [...] percepito dallo spettatore. Quest'ultimo diventa infatti per lo studioso l'elemento centrale e con la sua attività intellettiva 'costruisce' il film secondo parametri che si susseguono o si intrecciano durante la visione del film stesso (Narration ...
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intelletto
Cesare Vasoli
D. usa questa parola in sensi diversi, sempre però legati al lessico filologico e teologico scolastico e al suo particolare carattere dottrinale e speculativo. Talvolta, infatti, [...] In Pd VIII 101 (son in la mente ch'è da sé perfetta) è chiara l'allusione al concetto di Dio, come supremo e perfetto ‛ intelletto '; in If XI 100 si parla del divino 'ntelletto e di sua arte dai quali la natura lo suo corso prende (cfr. anche Vn XIX ...
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intelletto possibile
Cesare Vasoli
. È, certo, impresa non facile enucleare da vari passi delle opere di D. una posizione compiuta e ben definita intorno a questo argomento, di cui è ben nota la singolare [...] a superare ogni ostacolo o difficoltà; e in effetti, com'è detto in Pd IV 124-126, già mai non si sazia / nostro intelletto, se 'l ver non lo illustra / di fuor dal qual nessun vero si spazia.
In questo lento processo verso la perfezione si dispiega ...
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fondare
Vincenzo Valente
Verbo proprio del linguaggio filosofico, ricorrente più volte nel Paradiso sempre in forma pronominale e con senso figurato; unito alle preposizioni ‛ sopra ' e ‛ in ', reggenti [...] che si fonda questa prova (XXVI 36). Anche la beatitudine delle gerarchie angeliche e delle anime del Paradiso ha fondamento nella visione intellettiva di Dio, prima che in un atto di amore: Quinci si può veder come si fonda / l'esser beato ne l'atto ...
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Giovanni Peckham Teologo (Patcham, Sussex, 1240 ca
Mortlake 1292). Educato nel convento di Lewes, si fece francescano e studiò a Oxford, poi a Parigi, dove si addottorò dopo essere stato allievo di [...] , quanto alla forma, composta di tre forme o substantiae distinte corrispondenti alle sue tre perfezioni: vita vegetativa, sensitiva, intellettiva; anche il corpo ha una sua forma propria (forma corporeitatis) sicché i rapporti tra anima e corpo sono ...
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Filosofia. - Le differenze e le somiglianze che l'osservazione empirica può notare tra i fatti psichici hanno indotto gli psicologi a presupporre una molteplicità di attitudini, come ad es. la sensibilità, [...] tutta la storia della filosofia. Più a proposito si potrebbe ricordare Aristotele, che ammette quattro facoltà: nutritiva, sensitiva, motrice, intellettiva. È notevole però che egli non presuppone tra loro una separazione originaria, tranne che per l ...
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SULZER, Johann Georg
Guido Calogero
Pensatore tedesco, nato a Winterthur nella Svizzera il 16 (secondo altri il 5) ottobre 1720, morto a Berlino il 27 febbraio 1779. Iniziati gli studî nell'intento [...] psicologismo, derivato precipuamente dal Leibniz. Ma, accentrando le funzioni spirituali intorno ai due poli della conoscenza intellettiva e del sentimento morale, egli riporta anche l'esperienza artistica nell'ambito di quest'ultimo, giungendo così ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La scienza della materia e della vita secondo la tradizione
Stefano Caroti
Baudouin van den Abeele
Graziella Federici Vescovini
La [...] si basa sull’interpretazione del noto passo del capitolo 5 del Libro III del De anima, in cui Aristotele afferma l’esistenza di un intelletto che diventa tutte le cose e di uno che le produce tutte (430a 10-17); in altri passi del De anima e del De ...
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obietto
Antonio Lanci
Latinismo a bassa frequenza, esclusivo del Convivio e della Commedia; è termine proprio del linguaggio filosofico.
Nel senso di " oggetto " esterno in quanto percepito dai nostri [...] là dove lo senso spesse volte è ingannato.
Analogamente nel senso di " oggetto " colto dagli angeli con un puro atto intellettivo, in Pd XXIX 80 non hanno vedere interciso / da novo obietto: " tutto vedendo in Dio onniveggente, negli angeli il vedere ...
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intellettibile
intellettìbile agg. [dal lat. tardo intellectibĭlis, der. di intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»]. – Nel linguaggio filosofico ant., che può essere compreso con l’intelletto, intelligibile; con senso attivo,...
intellettivo
agg. [dal lat. tardo intellectivus, der. di intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»]. – 1. Che riguarda l’attività dell’intelletto, la capacità d’intendere con l’intelletto: l’atto, il momento i.; percezione, virtù,...