cielo
Andrea Mariani
Ideale Capasso - Giorgio Tabarroni **
. Termine dalle moltissime occorrenze, compare nell'opera dantesca 349 volte (e 2 nel Fiore). Più spesso è usato nel Convivio, ma anche nelle [...] dalla potenza del seme. Questa virtù dei c., che è un agente naturale e che attua le varie forme del mondo sublunare, è 15), a completare e perfezionare l'opera della natura infondendo l'intelletto possibile (Pg XXV 71-72). Ma in questo meccanismo d' ...
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Personalita e societa
Luciano Gallino
di Luciano Gallino
Personalità e società
Origini e differenziazione degli studi su personalità e società
Fin dai primi stadi del loro sviluppo le scienze sociali [...] sistema fisiologico in attività, ossia l'organismo agente. Va sottolineato che la differenziazione categorica dei amare con il cuore ciò che stabilisce esistente tramite l'intelletto, riceve il primo addestramento al rapporto borghese di autorità" ...
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volontà (volontade; volontate; voluntade)
Giorgio Stabile
Il termine ricorre in D. con il valore fondamentale di " appetito determinato " o " appetizione deliberata ". Il tema della v. è intimamente [...] . non consiste né nel potere della v. di sollecitare l'intelletto a giudicare in merito all'oggetto dell'appetizione, né nel potere guidato al bene, e retto con potenza superiore a qualsiasi agente a lui subordinato. In tale reggere e guidare, la sua ...
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Evoluzione biologica ed evoluzione culturale
Francesco Ferretti
Secondo una definizione che si impone per la chiarezza intuitiva, l’essere umano è un «animale culturale». Dietro l’immediatezza di questo [...] È qui che emerge la vera funzione sociale dell’intelletto.
Richard Byrne e Andrew Whiten con l’espressione « che gli scimpanzé risolvano il problema attribuendo stati mentali all’agente umano utilizzando così una vera e propria teoria della mente ...
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Immagine personale
Massimo Proto
Nel 20° sec. i ritrovati della scienza hanno acuito la sensibilità della persona verso la rappresentazione delle proprie sembianze. Le scoperte della fotografia e della [...] rappresentazione è ‘mentale’ in quanto ha luogo nell’intelletto, che provvede ad associare l’immagine al concetto corrispondente iniziativa relativa all’erogazione della prestazione: è l’agente, il quale svolge funzioni manageriali, a negoziare il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giulio Cesare Vanini
Francesco Paolo Raimondi
Spirito inquieto, che si sente investito del compito civile di un profondo rinnovamento politico-culturale dell’uomo e della società, Giulio Cesare Vanini [...] si produce la conoscenza umana. Per Vanini la nostra facoltà intellettiva è operativa ed è in perenne movimento e in continuo soggetto al capriccio o al volere o al potere di un agente esterno, ma è un ordinamento autosufficiente, governato da propri ...
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verità (veritade; veritate)
Alfonso Maierù
Il termine designa la struttura ontologica delle cose considerata in rapporto all'ordinamento generale dell'universo; insieme, designa la conoscenza che attua [...] , ex parte intellectus magnam difficultatem, ut dicit Averroes commentator super illum locum ". La v., essendo bene del nostro intelletto e insieme l'agente-signore che lo attua, è ciò a cui tutto bisogna preferire, l'amico che ripaga l'uomo a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La magia naturale
Vittoria Perrone Compagni
Definizione di magia naturale
Con Giordano Bruno (1548-1600), o poco dopo, sembra chiudersi per sempre la grande stagione della magia naturale, «contemplazion [...] come i demoni possono avere conoscenza di quegli stessi agenti naturali e dei modi della loro applicazione. L’ . 778). Il mago è cooperatore della natura, perché grazie a «l’intelletto e le mani» (grazie alla magia, conoscenza/azione) ha la facoltà ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le detective story nascono nella seconda metà dell’Ottocento nei primi tre stati nazioni [...] sia dannosa. Ma io la trovo uno stimolo chiarificatore dell’intelletto tanto forte che, a mio avviso, i suoi effetti collaterali Hammett con i racconti dell’anonimo e camaleontico agente operativo dell’agenzia continentale di San Francisco, ma ...
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La filosofia italiana e il concetto dell’uomo nel Rinascimento
Pasquale Terracciano
A partire dal 1902 Giovanni Gentile, su proposta della casa editrice Vallardi, iniziò a scrivere una storia della [...] rimase impigliato, attraverso la sua dottrina più specifica, quella dell’intelletto separato, in un fondo di trascendenza platonica (pp. 23 così scorgere uno spirito nuovo, non ancora affermatosi eppure agente. In ogni caso pur «sdrucendo» il tomismo ...
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agente
agènte agg. e s. m. e f. [dal lat. agens -entis, part. pres. di agĕre «fare»]. – 1. agg. Che agisce, che provoca un determinato effetto; con sign. più partic. in filosofia: causa a., lo stesso e meno com. che causa efficiente (v. causa);...
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...