embodiment
<imbòdimënt> s. ingl., usato in it. al masch. – Il termine viene reso in italiano prevalentemente con la forma mente incarnata in relazione alla teoria della mente e ai nuovi approcci [...] l’agostinismo, il cartesianismo, nella concezione dell’intelletto di Kant si è, anche mediante interpretazioni early history of the new AI, 1999), i robot sono agenti embodied che, mediante l’architettura della sussunzione, sono in grado ...
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disporre [dispuose, III singol. pass. rem.]
Mario Pazzaglia
È voce frequentemente usata, soprattutto nella forma del participio passato (anche con valore attributivo: Cv II XIII 5 inducere perfezione [...] potenza all'atto ", come in Cv II IX 7 l'atto de l'agente si prende nel disposto paziente, e in II I 10 in ciascuna cosa, a tutti coloro a li quali puote venire sì lo loro intelletto, che quando parlano elle siano intese. In senso parallelo il ...
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radicale
Dal latino radicalis, è aggettivo che vale " fondamentale " nel senso di ‛ cosa che sta alla radice, alla base ': cfr. Cv IV IV 1 lo fondamento radicale [cioè basilare] de la imperiale maiestade; [...] lo radicale amore, cioè " fondato ", " radicato " nell'intelletto. In IV XXIII 7 umido radicale è espressione del linguaggio , bile rossa, atrabile); esso, in rapporto di paziente ad agente con il calore, una volta da questo consumato, porta alla ...
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agente
agènte agg. e s. m. e f. [dal lat. agens -entis, part. pres. di agĕre «fare»]. – 1. agg. Che agisce, che provoca un determinato effetto; con sign. più partic. in filosofia: causa a., lo stesso e meno com. che causa efficiente (v. causa);...
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...