Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Simone Porzio
Eva Del Soldato
L’aristotelismo rinascimentale è stato a lungo ritenuto una tradizione filosofica ossessionata da sottigliezze formali e del tutto rimossa dalla vita del suo tempo. Gli [...] , ma mortale – e nello stesso tempo a correggerlo per evitarne ogni possibile ricaduta metafisica – all’eterno intellettoagente-Dio proposto da Alessandro di Afrodisia si sostituisce una virtus sparsa nel mondo sublunare, in pieno ossequio alla ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Sulla natura dell’anima il pensiero medievale ha sviluppato una complessa articolazione [...] ; poiché niente agisce in quanto è potenza, bensì in quanto è in atto. Perciò potrà sembrare che l’intellettoagente e quello possibile non possano trovarsi insieme nell’unica sostanza dell’anima.
Ma se si guarda bene, non ne segue nulla di assurdo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
È difficile individuare un’unica prospettiva teorica che si ponga come caratteristica [...] conoscitivo umano, accade loro di imbattersi nella spinosa questione dell’astrazione, del rapporto tra intellettoagente e intelletto possibile, tra soggetto e oggetto del conoscere. Duns Scoto polemizza contemporaneamente contro gli agostiniani ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Simonetta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
È con il X secolo che il mondo giudaico intensifica in modo significativo la relazione [...] Qual è dunque la relazione tra filosofia e profezia? La profezia è un’emanazione di Dio nell’intelletto dell’uomo tramite l’Intellettoagente, e investe la facoltà razionale, quella immaginativa o entrambe. Vi sono così diversi gradi di profezia (ben ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Parlare di tradizione filosofica in lingua araba e in ambiente musulmano significa [...] , trad. it. F. Lucchetta, 1974). Le forme presenti nelle cose sensibili preesistono nell’Intellettoagente, prive di materia, poiché l’Intellettoagente è “ciò che le introduce come forme nelle materie e poi cerca di avvicinarle a poco a poco ...
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PAOLO Veneto
Alessandro D. Conti
PAOLO Veneto (Paolo Nicoletti). – Paolo (Ordine degli eremitani di Sant’Agostino), figlio di Nicoletto Antonio da Venezia e di una donna Elena, di cui si ignora il casato, [...] t.c. 27, c. 149ra; In Met., IV, tr. 1, cap. 3, cc. 136vb-137ra; XII, tr. 1, cap. 3, cc. 426va-427rb); e che l’intellettoagente è uno solo per tutti gli uornini e si identifica con Dio stesso (In De an., III, t.c. 19, c. 143ra); sostiene poi, contro ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Intorno alla metà del XIII secolo Alberto Magno fonda a Colonia lo Studium Generale dei [...] da cui deriva (Dio), ne condivide cioè la stessa pura e semplice essenza intellettuale. In questo senso l’intellettoagente non può essere una semplice facoltà dell’anima, ma deve essere piuttosto l’attività di una sostanza intellettuale, che ...
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Coppia di termini, dei quali il primo indica, in senso estremamente generico, ciò che è stato isolato da altre cose con cui si trova in un rapporto qualsiasi, allo scopo di farne uno specifico oggetto [...] in relazione al concetto di materia come principio d’individuazione e al rapporto tra intellettoagente e intelletto possibile. L’intelletto non conosce propriamente altro che l’universale. Astraendo dalla materia individuale esso produce le ...
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BOCCADIFERRO, Ludovico
Antonio Rotondò
Nacque a Bologna da antica e illustre famiglia nel 1482, figlio del giureconsulto Girolamo e della imolese Apollonia Nordolia.
Poco si sa della sua prima giovinezza [...] , ff. 1r-86r). Tanto la questione dell'immortalità quanto quella dell'unità dell'intelletto sono risolte in senso averroistico: l'intellettoagente, unendosi all'intelletto possibile come sua forma, ne attua tutta la potenzialità e lo conduce alla ...
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Suarez, Francisco
Suárez, Francisco
Teologo spagnolo (Granada 1548 - Lisbona 1617).
La vita e l’opera
Gesuita (1564), compiuti gli studi a Salamanca, insegnò filosofia a Salamanca e Segovia (1570-74) [...] frutto di un processo astrattivo che coglie l’elemento comune a più individui. L’astrazione è operazione compiuta dall’intelletto potenziale che non si distingue in re dall’intellettoagente, indicando l’uno e l’altro due funzioni dell’unica facoltà ...
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agente
agènte agg. e s. m. e f. [dal lat. agens -entis, part. pres. di agĕre «fare»]. – 1. agg. Che agisce, che provoca un determinato effetto; con sign. più partic. in filosofia: causa a., lo stesso e meno com. che causa efficiente (v. causa);...
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...