avicennismo
L’insieme delle dottrine di Avicenna (➔) e l’indirizzo che esse rappresentano. Il loro influsso sulla storia del pensiero fu imponente nel mondo islamico, ma notevole anche in quello ebraico [...] fra gli autori ispirati da Avicenna e dai suoi temi filosofici (fra cui essenza ed esistenza, emanazione, illuminazione dell’intellettoagente) vi sono Gundisalvi (forse lo stesso che fu suo traduttore), Guglielmo d’Alvernia, Alberto Magno, Tommaso d ...
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Vespignani, Alfonso Maria
Vescovo e filosofo italiano (Imola 1825 - Cesena 1904). Ordinato sacerdote, passò attraverso tutte le cariche della curia diocesana, fino a che, per i suoi meriti come assertore [...] universali secondo i principi di S. Tommaso D’Aquino (1867); Il rosminianismo ed il lume dell’intelletto umano (1887); Discussioni sulla materia prima (1887); Dell’esemplarismo divino (1887); Dell’intellettoagente e dell’intelletto possibile (1892). ...
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La facoltà, propria dello spirito, o pensiero, di intendere le idee o di formare i concetti, o il potere conoscitivo della mente (contrapposta alla sensibilità, alla volontà ecc.). L’uso filosofico del [...] l’anima] diviene tutto» (detto poi i. in potenza) e l’«i. per cui [l’anima] fa tutto» (detto i. agente); il primo è capace di ricevere gli intelligibili, il secondo rende intelligibili in atto le forme potenzialmente presenti nelle immagini sensibili ...
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Rapporto che collega, in maniera essenziale o accidentale, due o più cose, fatti, concetti.
Esposizione, orale o scritta, con cui si danno informazioni intorno allo stato di una questione, ai risultati [...] eccezionale, l’organo stesso può essere costituito da un agente che risiede di solito nel territorio di un terzo Stato r., intendendole come categorie o forme secondo le quali l’intelletto opera a priori la sintesi in virtù della quale il molteplice ...
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Potere insito nell’uomo di scegliere e realizzare un comportamento idoneo al raggiungimento di fini determinati.
La v. costituisce già nell’antichità uno dei principali problemi filosofici, soprattutto [...] all’adesione alle verità di fede, indipendentemente dalle conoscenze dell’intelletto.
Nel pensiero moderno il problema del rapporto ragione-v. quando il soggetto è in certa misura un libero agente. Per alcune scuole il comportamento volontario è il ...
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Filosofo e scienziato musulmano (n. Baghdād - m. 870 circa), chiamato in Oriente "il filosofo degli Arabi" e noto in Occidente con il nome latinizzato Alchindus. Scrisse oltre 270 opuscoli (la maggior [...] in atto è da lui concepito come una sostanza spirituale distinta e superiore all'anima individuale, agente su di essa per farla passare da intelletto in potenza a intelletto acquisito, primo momento del suo sviluppo, che tende al congiungimento dell ...
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LEONARDO da Vinci
Enrico CARUSI
Roberto MARCOLONGO
Giuseppe FAVARO
Giovanni GENTILE
Adolfo Venturi
L. fu detto da Vinci dal piccolo borgo in Val d'Arno inferiore, dove nacque in un giorno non determinato [...] , perché Ercole I di Ferrara lo richiedeva per mezzo del suo agente di Milano, il 19 settembre 1501. Poi non ne sappiamo altro "; ben presto però assume prevalente sviluppo "la casa dello intelletto", cioè la testa con l'encefalo. Il feto cresce ...
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. Etimologicamente, "estetica" (gr. αἰσϑητική da αἴσϑησις "sensazione") vale "dottrina della conoscenza sensibile", e può opporsi con ciò a "noetica", o dottrina della conoscenza intellettuale, in base [...] valore orienta lo spirito, ciò è piuttosto opera dell'idea agente sulla cosa che non dell'uomo conformante la cosa alla . L'arte lega l'uomo al senso, estraniandolo dall'intelletto: e incorre quindi nello stesso errore della conoscenza sensibile, ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] finanza (v. finanza, regia guardia di), e il corpo di agenti di polizia (v. polizia).
Finanze.
Le finanze dell'italia dal 1914 timido di fronte a tutte le conquiste del suo intelletto, Leonardo si rifugiava nelle penombre del crepuscolo per sentire ...
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ISLAMISMO.
Carlo Alfonso NALLINO
Bruno DUCATI
Ernst KUHNEL
Sommario. - 1. Generalità (p. 603); 2. Distribuzione geografica e statistica dei musulmani (p. 604). - Sistema religioso: 3. Considerazioni [...] una consuetudine di Dio, al quale soltanto spetta il nome di agente, di esercitante influenza. V. anche al n. 12.
Dalle tale, non per qualche qualità intrinseca accessibile al nostro intelletto, ma perché così ha determinato Dio stesso, il quale ...
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agente
agènte agg. e s. m. e f. [dal lat. agens -entis, part. pres. di agĕre «fare»]. – 1. agg. Che agisce, che provoca un determinato effetto; con sign. più partic. in filosofia: causa a., lo stesso e meno com. che causa efficiente (v. causa);...
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...