consiglio
Fernando Salsano
. Come uno dei sette doni dello Spirito Santo è indicato in Cv IV XXI 12 Li quali, secondo che li distingue Isaia profeta, sono sette, cioè Sapienza, Intelletto, Consiglio..., [...] e consiste nella facoltà della ragione di scegliere rettamente (" Est autem proprium rationali creaturae quod per inquisitionem rationis moveatur ad aliquid agendum: quae quidem inquisitio consilium dicitur ...
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apprensione
Atto che implica la consapevolezza della presenza di un oggetto alla coscienza. Nella scolastica, percezione intellettiva di un oggetto, successiva a quella sensoriale: è l’atto con il quale [...] l’intelletto concepisce un’idea senza però formulare su questa alcun giudizio; in questo senso l’a. è distinta dall’assenso (➔) con cui si afferma o si nega tale idea. Nella prima ed. della Critica della ragion pura (➔) (1791) Kant parla di una ...
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arti liberali
In relazione al significato generale di arte e alla distinzione tra lavoro manuale e lavoro intellettuale, le a. l. si configurano come le arti che si esplicano soprattutto con l’intelletto [...] e si contrappongono a quelle meccaniche (o manuali), i mestieri, che invece richiedono abilità tecniche e pratiche. Le a. l., in numero di sette, sono state distinte nel Medioevo in arti del trivio (grammatica, ...
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Il termine criticismo, o filosofia critica, designa la teoria della conoscenza (➔) sostenuta da Kant nella Critica della ragion pura. La tesi fondamentale esposta da Kant in tale opera è che la nostra [...] a pensare che senza aria volerebbe meglio. In realtà essa senza aria non potrebbe volare affatto, così come il nostro intelletto, quando pensa di innalzarsi oltre i limiti dei sensi, non produce affatto una conoscenza migliore, ma solo i sogni dei ...
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facultà (facultade; facultate)
Enrico Malato
Il sostantivo è più volte usato da D., di preferenza nella forma ‛ facultade ' o ‛ facultate '.
Il termine ricorre nel senso generico di " capacità " o " [...] possibilità " dell'intelletto, in Pd IV 44 Per questo la Scrittura condescende / a vostra facultate, e in Cv IV XVII 12 in ciascuna dottrina si dee avere rispetto a la facultà del discente, in riferimento alle limitate possibilità del comprendere ...
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Sotto Settimio Severo, fra il 198 e il 211, lo troviamo in Atene a insegnare filosofia aristotelica. Aveva studiato Aristotele coi peripatetici Ermino, Aristocle, Sosigene. Notevoli fra i suoi scritti [...] , alla Topica, alla Metereologia, al De sensu, ai libri I-V della Metafisica. L'interpretazione da lui data dell'"intelletto" aristotelico, gli ha assicurato un posto considerevole nella storia della filosofia, e ha dato origine allla scuola degli ...
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TAMÁSI, Áron
Enrico Várady
Narratore ungherese, nato il 20 settembre 1897 a Farkasfalva (Transilvania). Prima di dedicarsi alla letteratura, fece l'impiegato di banca e come tale trascorse qualche tempo [...] in America.
Intelletto aperto ai problemi moderni dell'umanità, nell'intimo della sua anima cattolica non è temperamento combattivo, ma indulgente e comprensivo sognatore di una giustizia superiore che per volontà divina trionferà fra gli uomini. ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La scienza della materia e della vita secondo la tradizione
Stefano Caroti
Baudouin van den Abeele
Graziella Federici Vescovini
La [...] si basa sull’interpretazione del noto passo del capitolo 5 del Libro III del De anima, in cui Aristotele afferma l’esistenza di un intelletto che diventa tutte le cose e di uno che le produce tutte (430a 10-17); in altri passi del De anima e del De ...
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appetito
Sofia Vanni Rovighi
È il moto dell'animo per cui si tende a un oggetto, la " tendenza ", il " desiderio ", l'" inclinazione ", e si distingue dalla facoltà conoscitiva, per la quale un oggetto [...] potest ea quae apprehendit "; e cfr. né pur le creature che son fore / d'intelligenza quest'arco saetta, / ma quelle c'hanno intelletto e amore (Pd I 118-120). L'a. che segue una conoscenza può essere a. sensitivus o animalis e a. rationalis: quest ...
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creatura (criatura nel Fiore)
Freya Anceschi
D. stesso dà la definizione esatta del vocabolo, in Pd I 118 né pur le creature che son fore / d'intelligenza quest'arco saetta, / ma quelle c'hanno intelletto [...] e amore: è " creatura " tutto ciò che è stato creato, sia essere inanimato privo d'intelletto, sia essere animato dotato della facoltà intellettiva e conoscitiva, concetto ribadito in Pd VII 127 e queste cose [i quattro elementi] pur furon creature; ...
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intelletto1
intellètto1 part. pass. [dal lat. intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»], letter. ant. – Inteso, conosciuto dalla mente: O luce etterna che sola in te sidi, Sola t’intendi, e da te intelletta E intendente te ami e...
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...