LUPIS, Antonio
Fiammetta Cirilli
Le scarse notizie riguardanti la biografia del L., originario di Molfetta secondo Toppi (p. 29), sono per lo più ricavate dalle sue numerose opere letterarie. Attivo [...] del L., Toppi sostenne che "ha scritto e scrive in questo nostro secolo, assai bene, e eruditamente, per essere d'intelletto molto sollevato" (p. 29), ma egli fu soprattutto un "abile poligrafo", in special modo "attento alle richieste del mercato ...
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BETTINI, Filippo
Bruno Di Porto
Nacque il 20 sett. 1803 a Genova da Giovanni, impiegato al porto franco, e da Giuseppina Palmieri. Intimo amico di Mazzini, con lui nel 1822 s'iscrisse a Genova alla [...] livornese di F. D. Guerrazzi, propugnando, in polemica coi sistemi educativi del tempo, la simultanea educazione dell'intelletto e del cuore nella formazione della gioventù e, in letteratura, la compresenza delle facoltà razionali con la dote ...
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Filosofo e storico (Pescasseroli, 25 febbraio 1866 - Napoli, 20 novembre 1952). Studiò a Napoli, che divenne presto la sua dimora abituale. Scampato dal terremoto di Casamicciola (1883) in cui perdette [...] , che il C. introduce in questa opera, tra concetti puri e pseudoconcetti, cioè tra ragione e intelletto. L'intelletto astratto viene rigettato fuori dei confini dell'attività conoscitiva, in quelli dell'attività pratica, conformemente alle ...
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Filosofo, teologo, mistico e missionario catalano (Palma di Maiorca 1233/1235 - forse Isola di Maiorca 1315), detto doctor illuminatus. Le sue numerose opere sono scritte in catalano, latino e arabo. Elemento [...] , si costruisce l'arte e quindi si "causa la scienza" con un procedimento (che L. indica come "discesa dell'intelletto") che, malgrado la sua configurazione analitica, vuole essere inventivo e sintetico. Sicché l'arte non si riduce alle tecniche ...
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Statista, poeta e filosofo inglese (Eyton-on-Severn 1583 - Londra 1648). Volontario nell'esercito del principe d'Orange (1614), ambasciatore a Parigi (1619) , diede importanti contributi alla storia del [...] della verità e della certezza della conoscenza umana e lo individua nelle notitiae communes contenute naturalmente nell'intelletto umano (come testimonia l'"istinto naturale") e anteriori a ogni giudizio, anzi fondamento di questo (motivo platonico ...
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Risset, Jacqueline
Roberto Deidier
Poetessa e saggista francese, nata a Besançon (Doubs) il 25 maggio 1936. Trasferitasi in Italia, è stata lettrice di lingua francese presso l'Università di Roma "La [...] metodo critico di Giovanni Macchia (1991). Il suo interesse per Dante è testimoniato da numerosi lavori: Dante écrivain ou l'Intelletto d'amore (1982; trad. it. 1984); la notevole traduzione in francese della Commedia (3 voll., 1985-90); la biografia ...
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ERIZZO, Sebastiano
Gino Benzoni
Nato il 19 giugno 1525, in un'illustre famiglia patrizia veneziana, da Antonio di Sebastiano e da Caterina di Sebastiano Contarini, ebbe un'accurata istruzione umanistica [...] - durante il quale lo studio dell'anatomia era caldeggiato come avvio per passare dalla cognizione del corpo a quella dell'intelletto - iniziò nel 1547 grazie all'appoggio dell'E. (così il Dolce; ma il conferimento della "pubblica lettione" è più ...
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MALIPIERO, Troilo
Michele Gottardi
Nacque a Venezia il 21 nov. 1770, primogenito di Angelo di Troilo ed Emilia Fracassetti, discendente da una famiglia di mercanti d'origine bergamasca aggregata al [...] effettuato colla retta e col cerchio, Venezia 1794), il M. pubblicò un opuscolo filosofico (Saggio sugli sforzi della passione nell'intelletto e su' di lei effetti nel cuore, ibid. 1796), teso a mitigare la forza del razionalismo sulla base del ...
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CAMPANA DEGLI SPADINSACCHI, Giacinto
Claudio Mutini
Ultimo rappresentante delle due nobili famiglie reggiane, nacque a Reggio Emilia intorno al 1550. Scarsissime notizie si hanno sulla sua vita, che [...] occasioni del peccato... chi vuol fare acquisto delle seconde virtù: e qui lo conduce l'istesso Virgilio, perché l'intelletto illustrato dalla dottrina filosofica può anche bastare a questa fatica. Ma vi aggiunge per istrada Stazio, in cui si può ...
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Scrittore politico (Piacenza 1767 - Milano 1829). Avviato alla carriera ecclesiastica presso il collegio Alberoni (nel 1793 fu ordinato sacerdote), subì l'influenza del giansenismo e del sensismo del Condillac, [...] pensiero filosofico, che venne a poco a poco staccandosi dal Condillac per concedere largo posto all'azione dell'intelletto sul materiale fornito dai sensi. Nel Nuovo prospetto seguì soltanto in parte le nuove idee liberali degli economisti inglesi ...
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intelletto1
intellètto1 part. pass. [dal lat. intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»], letter. ant. – Inteso, conosciuto dalla mente: O luce etterna che sola in te sidi, Sola t’intendi, e da te intelletta E intendente te ami e...
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...