Filosofo, matematico e medico musulmano (Wasīǵ, nel territorio di Fārāb, Turchestan, 870 circa - Damasco 950). Oltre alle traduzioni e ai commentarî di Porfirio e dell'Organon di Aristotele, compose un [...] umani: in potenza, in atto e acquisito (il primo, per l'azione dell'intelletto attivo, passa a intelletto in atto, il terzo elabora in nozioni più generali le forme concettuali conosciute dal secondo), sì che l'attività della conoscenza umana ...
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Nome col quale è noto in Occidente il filosofo, matematico, medico e musicista arabo musulmano di Spagna Ibn Bāggia (Saragozza fine sec. 11º - Fez 1139). Nel campo filosofico ebbe soprattutto grande rinomanza [...] " (Tadbīr al-mutawaḥḥid) ed "Epistola del commiato" (Risālat al-wadā῾); nella prima opera è tracciato l'itinerario dell'anima all'Intelletto agente, che è concepito come sostanza separata preposta al mondo sublunare: in virtù della sua luce l'umano ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. Filosofia della matematica
Roshdi Rashed
Filosofia della matematica
Gli storici della filosofia islamica dimostrano un interesse molto [...] da a emana b; quest'ultimo si trova dunque collocato nel primo livello degli effetti. Da a e b insieme emana c, il secondo Intelletto; e dal solo b emana d, la Sfera celeste. Nel secondo livello abbiamo dunque due elementi, c e d, di cui nessuno dei ...
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Scienza greco-romana. Scienza e forme di sapere in Platone
Luc Brisson
Scienza e forme di sapere in Platone
L'atteggiamento di Platone nei confronti del sapere relativo al mondo sensibile è oggetto [...] dio per Platone deve essere buono (cfr. Respublica, II) ‒ il demiurgo è buono (Timaeus, 29 e) e, in quanto tale, l'intelletto dirige la sua azione, dato che in Platone la bontà è legata alla razionalità. Questa razionalità si manifesta nel calcolo e ...
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Come termine specifico di logica, la c. è il rapporto vigente tra un’affermazione e una negazione di egual soggetto e di egual predicato. In questa antitesi, vero essendo un termine, l’altro deve essere [...] del giudizio. Ma non di rado, nello stesso Aristotele, il problema è trasferito sul terreno di quell’attività ‘noetica’ dell’intelletto, oggetto della quale non è più la sintesi del giudizio, ma l’unico noema o concetto: il principio assume allora un ...
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Economia
Per il rapporto secondo il quale due beni si scambiano tra loro ➔ ragione di scambio.
Ragione sociale
Denominazione data a una società commerciale per contraddistinguerla da altre (è sinonimo [...] della tradizione. Per I. Kant, in quanto procedimento conoscitivo, la ragione è passibile di una precisa definizione; distinta dall’intelletto inteso come «facoltà dell’unità dei fenomeni mediante regole», essa si pone come «facoltà delle regole dell ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. La scienza della musica negli scritti arabi
Amnon Shiloah
La scienza della musica negli scritti arabi
Un itinerario teorico nell'affascinante [...] matematiche secondo i filosofi (intendendo i Greci), le loro affermazioni sulle varie virtù della musica e la sua influenza sull'intelletto e sull'anima.
Seguono poi una storia dettagliata sull'invenzione del ῾ūd (liuto dal manico corto) da parte del ...
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Il Rinascimento. Il metodo e l'ordine del sapere
Cesare Vasoli
Il metodo e l'ordine del sapere
Prodromi di un dibattito
La ricostruzione del lungo dibattito cinquecentesco sui criteri fondamentali [...] trasmissione di un patrimonio culturale sempre più complesso.
La pur sommaria ricostruzione dell'enciclopedia mentale che s'imponeva all'intelletto di un uomo colto del XVI sec. dimostra, infatti, come la sua esperienza si muovesse entro un fitto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Dalla prospettiva dei pittori alla prospettiva dei matematici
Pietro Roccasecca
Il progressivo abbandono nei dipinti su tavola dei fondi oro in favore di paesaggi e vedute urbane, l’attenzione al naturale [...] dall’occhio. Dei corpi e spazi che eccedono la mediocrità, posti troppo vicini o troppo lontani dall’occhio, l’intelletto percepisce le distanze, ma non stabilisce le quantità.
La comprensione della misura degli spazi e dei corpi mediante la sola ...
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BORELLI, Giovanni Alfonso
Ugo Baldini
Nacque a Napoli il 28 genn. 1608 da Laura Borrello (Porrello, Vorriello), moglie di un soldato spagnolo della guarnigione del Castel Nuovo, Miguel Alonso "de Varoscio", [...] .Acad. Pisan. III, 467). E l'Adelmann, nel suo poderoso lavoro su Malpighi, mette in piena luce le qualità dell'intelletto borelliano e il suo influsso su alcune delle maggiori scoperte di Malpighi stesso.
Durante queste ricerche, mentre gli altri ...
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intelletto1
intellètto1 part. pass. [dal lat. intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»], letter. ant. – Inteso, conosciuto dalla mente: O luce etterna che sola in te sidi, Sola t’intendi, e da te intelletta E intendente te ami e...
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...