Il Rinascimento. La rinascita del platonismo
Michael J.B. Allen
La rinascita del platonismo
Platone e il suo più noto interprete, Plotino, il fondatore del neoplatonismo, furono fra i più importanti [...] incapace di invidia, e vuole che tutte le cose divengano il più possibile simili a lui. Egli ha quindi formato l'Universo ponendo l'intelletto nell'anima e l'anima nel corpo "sì che l'opera da lui compiuta fosse per natura la più bella e la più buona ...
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Ideologia
Kurt Lenk
Introduzione
Il termine 'ideologia' è usato oggi in una varietà di accezioni: da quella di autoillusione collettiva e di espressione di determinati interessi a quella di organizzazione [...] l'elemento di dominio di tutte le culture finora esistite.
Come in Schopenhauer manca una motivazione del fatto che l'intelletto umano può liberarsi dalla 'volontà di vita' che in esso agisce, così in Pareto rimane enigmatica la teoria della costante ...
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Scienza greco-romana. La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Giulio Lucchetta
La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Problemi di metodo
Nel Libro I della Metafisica, Aristotele traccia un [...] : essi dicono infatti che gli animali e le piante né sono né si generano per fortuna ma per natura o a causa dell’Intelletto, o altra causa simile (non si attua generazione da qualche seme a caso, ma da quel seme nasce un ulivo, da quest’altro ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La concezione agostiniana del sapere...
Pasquale Porro
La concezione agostiniana del sapere e la tradizione neoplatonica latina
La [...] e sulle dottrine musicali degli Antichi (Libro V). La funzione principale che Boezio assegna alla musica è quella di condurre l'intelletto a riconoscere l'armonia del mondo, e dunque l'ordine provvidenziale che sussiste nelle cose al di là della loro ...
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Aufklärung Nella Germania della seconda metà del Settecento (in tedesco col significato di «delucidazione, chiarimento») il movimento di idee usualmente chiamato Illuminismo. La fortuna del termine è legata [...] come l’uscire dell’uomo dallo stato di minorità per obbedire al motto sapere aude, ossia imparare a servirsi del proprio intelletto senza la guida di altri.
Per comprendere i tratti più specifici dell’A., rispetto a forme più radicali di illuminismo ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Il periodo che precede la 'rinascita' [...] di filosofia, ricavata da Boezio); la sapienza così intesa è la sola ragione prima delle cose, e la filosofia è illuminazione dell'intelletto umano da parte della sapienza nella sua forma più pura (I, 1-2). Data la natura dell'anima umana e delle sue ...
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Termine filosofico con cui si designano quelle concezioni che non solo riconoscono una funzione all'intuizione, ma rivendicano a essa un ruolo privilegiato. Di i. si è parlato a proposito della scuola [...] H.-L. Bergson non si limita a riconoscere un posto primario all'intuizione, ma contrappone questa funzione libera e creatrice all'intelletto schematico e statico. In filosofia della matematica, L.E.J. Brouwer e A. Heyting (1898-1980) si sono opposti ...
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Filosofo (Mirandola 1463 - Firenze 1494). Si propose di raggiungere una sintesi tra le dottrine più diverse, non solo quelle di ispirazione cristiana e pagana, ma anche quelle di derivazione ebraica e [...] aver limite né chiusura, dal suo essere aperto a tutto, capace di diventare tutto, fino ad ascendere con il suo intelletto al termine ultimo, alla congiunzione con Dio.
Vita
Quattordicenne si recò a Bologna (1477) per studiare diritto canonico; nel ...
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MARXISMO
Lucio Colletti
. La conclusione della seconda guerra mondiale apre un capitolo nuovo nella storia del marxismo. L'area della sua influenza ideologica e culturale si dilata improvvisamente, [...] è vano volersi attestare sul terreno del materialismo e dell'esperienza ed ereditare, al contempo, da Hegel la critica dell'"intelletto", fino al punto di ribadire (come se la Critica della Ragion pura non fosse mai stata scritta) l'identificazione ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Scienza e teologia
Margaret J. Osler
Scienza e teologia
All'inizio dell'Età moderna il dibattito sul rapporto tra scienza e teologia era particolarmente [...] poiché la capacità di conoscenza a priori implicherebbe l'esistenza di un rapporto di necessità, per esempio, tra le idee dell'intelletto e il mondo. L'empirismo e il probabilismo di Gassendi, così come la sua convinzione che la materia sia dotata di ...
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intelletto1
intellètto1 part. pass. [dal lat. intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»], letter. ant. – Inteso, conosciuto dalla mente: O luce etterna che sola in te sidi, Sola t’intendi, e da te intelletta E intendente te ami e...
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...