CASTELLANI, Giulio
Charles B. Schmitt
Nacque a Faenza nel 1528 da Sebastiano e Lucrezia Bongarzoni. Discendeva da una famiglia dell'antica nobiltà faentina che faceva parte del Consiglio cittadino. [...] del trattato contiene una confutazione della dottrina di Simplicio e Averroè, secondo i quali vi sarebbe un solo intelletto per tutti gli uomini, teoria ampiamente dibattuta nelle controversie filosofiche del sec. XVI. Il secondo libro presenta la ...
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Nato a Bassano il 26 dic. 1774 da Antonio e Anna Lantana, dopo aver iniziato gli studi nel collegio dei nobili annesso al seminario di Treviso e averli completati nella città natale, si iscrisse alla facoltà [...] teologico, tenendosi lontano dai motivi di fanatismo e superstizione, e parlando più al cuore che all'intelletto. Introdusse una nota profana nelle descrizioni pittorico-naturalistiche attingendo specialmente alla Histoire naturelle del Buffon, e ...
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immortalità Condizione di non essere soggetto alla morte.
Religioni antiche e politeistiche
Le prime forme di una credenza nell’i. equivalgono a manifestazioni dell’incapacità di concepire uno stato [...] i quali nell’aristotelismo (ritenuto la massima espressione della ragione umana) c’è posto solo per l’i. di un intelletto agente unico per tutta la specie umana.
La posizione di Tommaso viene impugnata anche da scotisti e occamisti, ritenendo essi ...
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Ecumenismo
Thomas F. Torrance
di Thomas F. Torrance
Ecumenismo
sommario: 1. Ecumenicità e cattolicità. 2. Il problema ecumenico. 3. Il movimento ecumenico. 4. Ecumenismo cattolico-romano. 5. L'ecumenismo [...] mente dell'uomo, cioè alla totalità dei fenomeni ordinati dalle capacità costruttive dell'umano intelletto e costituiti in un sistema di concetti operativi: l'intelletto umano infatti - si pretende - non trae le proprie leggi dalla natura ma impone ...
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Paolo III
Gino Benzoni
Terzogenito - prima di lui sono nati Angelo e Girolama; dopo di lui nasceranno Beatrice e Giulia - di Pierluigi di Ranuccio Farnese e di Giovannella figlia del signore di Sermoneta [...] pei suoi numerosi familiari. E P. - maligna un epitaffio pasquinesco del 1541-1542 - se "non amò Dio con tutto l'intelletto", in compenso "amò il prossimo suo", beninteso non l'umanità ma il parentado, "come se stesso". Un nodo centrale questo della ...
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«Dio da Dio»
Costantino e la patristica greca nei conflitti infraecclesiali del IV secolo
Davide Dainese
Costantino è il primo imperatore romano il cui operato ha, per i Padri di lingua greca, una consistente [...] (che fuse il concetto stoico di λόγος σπερματικός con l’immagine, tradizionale nel platonismo cosiddetto medio, del Demiurgo subordinato all’Intelletto increato)6 e riconosce le sue fonti in alcuni passi biblici in particolare (Sal 101 (102),37; Pr 8 ...
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Ricchi e poveri: pensare all'economia del benessere
Vera Zamagni
Il lungo cammino della dottrina sociale della Chiesa in età moderna e postmoderna
Lo sviluppo economico moderno è nato in ambiente cattolico [...] delle innovazioni tecniche e dei processi di accumulazione metteva in primo piano come mai in passato quella potenza dell’intelletto umano che porta all’ennesima caduta nella tentazione del paradiso terrestre: l’uomo che ritiene di poter essere come ...
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FETTI (Felti), Mariano
Giovanna Romei
Nacque a Firenze nel 1460, come si deduce da una sua lettera a Lorenzo de' Medici (poi duca d'Urbino), nipote di papa Leone X, del 9 giugno 1515 in cui si dice [...] al F. nell'interpretazione in stile comico di un'"urgenza aggressiva", di un "tumulto inesausto": "egli è, nei "capricci" dell'intelletto quello che fra Mariano nei "capricci" dei gesti: la trovata comica del Dovizi portava scompiglio nelle categorie ...
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LUZZATTO, Mošes Ḥayyim (Ramḥal)
Lisa Saracco
Nacque nel 1707 a Padova da Jacob e da Diamante, appartenenti al ramo patavino della famiglia, i quali garantirono al figlio un'ottima educazione, introducendolo [...] scrivendo oltre quaranta fra libri e pamphlets. Fra le opere più significative sono da segnalare il Da'at Tebunot, un dialogo fra l'intelletto e l'anima riguardo al ruolo di Dio dalla creazione all'era messianica e il Derech Hašem (La via di Dio), un ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] in T. Hobbes sia, più tardi, in C. Wolff, mentre la filosofia empiristica di J. Locke (cui si deve, nel suo Saggio sull’intelletto umano, l’introduzione del termine ‘semiotica’ per indicare la teoria dei s.) mira a indagare i rapporti tra cose e idee ...
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intelletto1
intellètto1 part. pass. [dal lat. intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»], letter. ant. – Inteso, conosciuto dalla mente: O luce etterna che sola in te sidi, Sola t’intendi, e da te intelletta E intendente te ami e...
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...