Fondatore (Podolia 1700 circa - Medžibož, Ucraina, 1760) del movimento ebraico del ḥasidismo. Dopo anni di isolamento in studî cabalistici, raccolse migliaia di fedeli predicando una nuova dottrina mistica [...] che privilegiava la fede e il sentimento rispetto all'intellettualismo talmudico. I suoi insegnamenti furono messi per iscritto dai suoi discepoli. ...
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Sturm und Drang Movimento culturale e letterario tedesco della seconda metà del 18° sec. (1760-85 ca.) che, con il suo programma di un’integrale rivalutazione dell’irrazionale nella vita e nell’arte in [...] alla nuova intuizione umanistica e neoclassicistica dell’uomo. In Italia il movimento non ebbe diretti seguaci; ma molti intellettuali nella seconda metà del 18° sec. parteciparono, variamente e in varia misura, della spiritualità di cui esso era ...
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Scrittore statunitense (Ithaca, New York, 1962 - Claremont, California 2008). Appassionato di matematica e filosofia e docente universitario, ha esordito con The broom of the system (1987, trad. it. 1999), [...] romanzo già caratterizzato dalla sua originale cifra stilistica, che combina comicità e intellettualismo. Noto soprattutto per Infinite jest (1996, trad. it. 2000), romanzo fiume che descrive gli esiti surreali ai quali possono condurre lo sviluppo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Simona Artusi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra letteratura e arti visive, la grande stagione internazionale della Maniera è caratterizzata [...] del naturale della generazione di Masaccio, nella terza età si aggiunge quell’elemento in più, quell’invenzione umana e intellettuale che permette all’arte di "gareggiare" con le bellezze della natura, in un delicato rapporto tra la natura stessa ...
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Poeta statunitense (Cincinnati 1925 - New York 2002). Allievo di D. Schwartz alla Harvard Univ. fu, insieme con F. O'Hara e J. Ashbery, tra i principali esponenti della cosiddetta New York School. L'umorismo [...] deformante e il richiamo all'astratto, l'anti-intellettualismo e il surrealismo, che sono proprî di questa scuola, caratterizzano già le sue prime raccolte (Poems, 1953; Ko, or A season on earth, 1959; Permanently, 1960) e s'ispessiscono ...
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TAMAYO, Rufino
Agnese CONCINA SEBASTIANI
Pittore messicano, nato a Oaxaca il 26 agosto 1900. Ha partecipato al movimento di rinascita dell'arte messicana negli anni intorno al 1920; ma la sua posizione [...] è del tutto particolare per una sorta di sottile intellettualismo che, se rende la sua produzione meno "eloquente" nel senso popolare, la riveste però di una maggiore raffinatezza. Il T. è infatti aperto all'insegnamento delle scuole moderne europee, ...
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OPPO, Cipriano Efisio
Pittore, di origine sarda, nato in Roma, dove vive, il 2 luglio 1891. Fino dalle sue prime opere, intorno al 1910, un solido istinto critico lo aiutò a orientarsi nell'oceano della [...] pittura contemporanea e a concentrare rigorosamente, fuori degli allettamenti dell'intellettualismo, la sua visione pittorica. Dalle sue prime opere di un colorismo aspro e secco (Ponti di Roma, Case popolari, ritratto del pittore Carena, ecc.), dopo ...
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Romanziere danese (Copenaghen 1896 - Birkerød, Copenaghen, 1975). Critico, saggista, ideologo in forme narrative, attinge a un fondo di romantica religiosità popolare i motivi della polemica antimaterialistica [...] che descrivono la decadenza della società danese fra le due guerre, votata alle alla sterilità e traviata dall'intellettualismo e dal progresso scientifico: Søgelys ("Nel fascio di luce", 1923); Markerne modnes ("La terra è matura", 1927); Jørgen ...
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VETH, Jan Pieter
G. I. Hoogewerff
Pittore, ma soprattutto litografo e acquafortista, nato a Dordrecht il 18 maggio 1864, morto a Bussum nel 1925. Allievo dell'accademia di Amsterdam, si affermò fino [...] di ritratti litografati, o semplicemente disegnati, e che si distinguono per una fattura esattissima, psicologicamente analitica. Un intellettualismo aristocratico è tipico della sua arte, la quale, fra scrupolosa e astratta, ha lasciato di molti ...
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Poetessa, scrittrice e critica israeliana (Königsberg 1911 - Gerusalemme 1970). Vissuta a Kovno (Lituania), durante gli anni di liceo pubblicò la sua prima lirica in ebraico (1926). Approfondì gli studî [...] Nel 1935 si stabilì a Tel Aviv, dove fece parte del circolo letterario di Shlonski. La sua poetica è caratterizzata dall'intellettualismo e tende a esternare l'interiorità. Nei canti Mi beitī ha-yāšān ("Dalla mia vecchia casa", 1944), scritti dopo l ...
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intellettualismo
s. m. [der. di intellettuale]. – 1. Nel linguaggio filos., con accezione generica, ogni concezione che dia particolare valore all’attività conoscitiva dell’intelletto, o subordinando ad essa le altre funzioni mentali, o comunque...
intellettuale
intellettüale agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo intellectualis; nel sign. 2, sul modello del fr. intellectuel]. – 1. agg. a. Dell’intelletto, che concerne l’intelletto e la sua attività, di solito in contrapp. al sentimento,...