BONAPARTE, Napoleone Luigi
Fiorella Bartoccini
Nacque a Parigi l'11 ott. 1804 da Luigi e da Ortensia Beauharnais. Con la morte del primogenito Carlo Napoleone (1807), cominciarono presto a riversarsi [...] viveva nell'ambiente di Ortensia. La sua viva intelligenza lo portò ad approfondire gli studi, soprattutto letterari, segretamente alla volta dell'Umbria, dove erano le truppe del generale Sercognani. Si fermarono a Spoleto, e mentre Luigi metteva ...
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CAVOUR, Michele Benso marchese di
Marco Gosso
Nacque a Torino il 39 dic. 1781 dal marchese Giuseppe Filippo e da Josephte-Françoise-Philippine de Sales.
Il padre, primo di sedici fratelli, uomo di non [...] fu incorporato nell'armata francese, si trovò agli ordini del generale Schérer e combatté a Verona il 26 marzo 1799. Nel l'asfaltatura delle strade, ed altre. Un'ultima prova di intelligente affetto per il figlio la diede quando questi, nell'ottobre ...
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FAZZARI, Achille
Vincenzo Fannini
Nacque il 28 marzo 1839, da Annunziato e da Maria Fulciniti, a Staletti, piccolo centro della provincia di Catanzaro che si affaccia sul golfo di Squillace.
Il padre [...] egli riuscì sempre - grazie ad una viva e pronta intelligenza ed alle notevoli doti pratiche - a sopperire efficacemente alla punto che, non molto tempo dopo, il 20 maggio 1871, il generale H. von Moltke acconsentì a che il figlio primogenito del F. ...
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CORTESE, Nino
Mario Themelly
Nacque a Perugia il 25 sett. 1896 da Vincenzo ed Emilia Sperandeo. Gli obblighi di servizio del padre, un preside di scuola secondaria, napoletano d'origine, segnarono, [...] Lo Studio di Napoli nell'età spagnola (Napoli 1924) e in Storia generale dell'univ. di Napoli, ibid. 1924, pp. 203-431.
Nel la sua ricchissima produzione testimonierà come la sua intelligenza storica fosse potentemente attratta dallo studio dei testi ...
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FRANCESCO V d'Austria-Este, duca di Modena, Reggio e Guastalla
Marina Romanello
Battezzato come Francesco Geminiano, nacque a Modena il 1° luglio 1819, secondogenito e primo maschio dei quattro figli [...] padre di cui tuttavia F. non possedeva né l'intelligenza, né l'attiva ambizione. Fisicamente gradevole in modo insolito militare, il padre lo aveva nominato nel 1842 comandante generale delle truppe estensi, preferendo tenerlo lontano dalla vera e ...
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Caccia
Baudouin van den Abeele
"L'arte della caccia", scrive Federico II nel prologo al De arte venandi, "è la ricerca degli insegnamenti che permettono all'uomo di catturare per il suo uso degli animali [...] non domestici di tutte le specie, con la forza o per modo dell'intelligenza" (P. 1.10). Quanto all'oggetto del suo libro, egli precisa che summa della falconeria: conoscenza degli uccelli in generale (I), conoscenza dei falchi, primo addestramento e ...
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Garibaldi, Giuseppe
Guido Pescosolido
L'eroe dei due mondi
Dei quattro grandi artefici del Risorgimento italiano, Giuseppe Garibaldi è stato, in Italia, il più popolare e amato e, nel mondo, il più [...] regia di Vittorio Emanuele II, la superlativa intelligenza politica e la straordinaria abilità diplomatica di che vestì la camicia rossa. Nel 1847 gli fu affidato il comando generale della difesa di Montevideo.
Fu in quegli anni che nacque il mito ...
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GRIMANI, Antonio
Roberto Zago
Nacque a Venezia probabilmente il 17 genn. 1434 (come risulta dal fatto che fu "provato" all'avogaria di Comun il 16 dic. 1453, dimostrando di avere diciotto anni) da Marino, [...] commerciali in Siria, Egitto e Africa, diventando, con intelligenza e fortuna, uno fra i più importanti commercianti di . 1499 il G. fu eletto per la seconda volta capitano generale da Mar al comando della flotta che avrebbe dovuto affrontare quella ...
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DANDOLO, Tullio
Renato Giusti
Nato a Varese il 2 sett. 1801 da Vincenzo e Marianna Grossi, ebbe un'adolescenza e una giovinezza assai agitate: seguendo il padre, già esponente nel 1797 della Municipalità [...] , ora facile e popolare) l'erudizione alla comune intelligenza del lettore, dall'altro lasciando talora nei suoi scritti Risorg., Carte Bertani, cart. 13, n. 154; Ibid., Arch. generale del Risorgimento, il D. al rev. Calandri; Forlì, Bibl. civica ...
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Calvino, Giovanni
(propr. Jean Cauvin) Riformatore religioso francese (Noyon, Oise, 1509-Ginevra 1564). Figlio di Gérard Cauvin, notaio e segretario del vescovo Charles de Hangest, C. studiò a Parigi [...] sostenne però la trascendenza di Dio rispetto all’intelligenza umana, ne affermò l’onnipotenza, la grandezza a Ginevra, dove Farel lo esortò a fermarsi, dato che il Consiglio generale aveva nel maggio 1536 adottato la Riforma. Dal 1536 al 1538 si ...
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modello linguistico di grandi dimensioni (LLM, Llm) loc. s.le m. Algoritmo di intelligenza artificiale che, processando massivamente una grande quantità di dati, utilizza tecniche di deep learning in vari àmbiti dell’elaborazione del linguaggio...
bias s. m. inv. Distorsione cognitiva, determinata da pregiudizi, che è causa di previsioni sbagliate. ◆ I pregiudizi algoritmici sono una delle principali ombre che pesano sul futuro (già in molti casi “presente”) dei sistemi di intelligenza...