IPPOLITO Martire
C. Bertelli
IPPOLITO Martire (῾Ιπποᾒλυτος Ηιππολψτυσ). − Teologo, prete e antipapa in Roma, martire nel 235 o nel 236.
Greco, discepolo di Ireneo, fu avversario di Callisto, probabile [...] , in ognuno dei quali I. compare in compagnia di un altro martire, e in nessuno dei quali è riconoscibile alcuna intenzionalità fisionomica.
Anche in un sarcofago del IV-V sec., rinvenuto a Apt (Vaucluse) nel 1855 (ora nella cattedrale della città ...
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falso in bilancio
falso in bilàncio locuz. sost. masch. – I reati di false comunicazioni sociali, meglio noti, nel linguaggio corrente, come di falso in bilancio, costituiscono una costante degli ordinamenti [...] bilancio reclama – ai fini della punibilità – l’accertamento processuale di forme spiccate della volontà colpevole, nelle spoglie della intenzionalità di ingannare i soci o il pubblico e della determinazione a procurare per sé o per altri un ingiusto ...
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Biosemiotica
biosemiòtica s. f. – Campo di ricerca basato sullo studio della semiotica della vita, che unisce semiotica e biologia. Sorta negli anni Sessanta del secolo scorso, successivamente alla scoperta [...] e della causalità stessa, alla luce dell’interpretazione semiotica del naturale e, in alcuni campi di ricerca, dell’intenzionalità propria del vivente. Nell’approccio della code biosemiotics, l’attenzione è rivolta all’attività di codificazione, che ...
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Filosofia
Antonio Rainone
Negli ultimi decenni del 20° sec. sono giunte a maturazione e hanno acquistato larga diffusione idee che erano implicite o allo stato embrionale nei primi anni Sessanta. Non [...] rivolti a oggetti extralinguistici o extramentali, di avere un intrinseco contenuto. Analizzata originariamente in termini linguistici, l'intenzionalità già dalla fine degli anni Cinquanta, con le fondamentali ricerche di R.M. Chisholm, si avviava a ...
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(IV, p. 631; App. I, p. 163)
L'arte e le tecniche artistiche dal dopoguerra a oggi. − La storia dell'a. e dei suoi procedimenti ideativi e tecnici nella seconda metà del Novecento, cioè dopo la terribile [...] relativi all'ideazione (disegno, bozzetto, ecc.), l'esecuzione stessa s'incorpora al processo ideativo e all'intenzionalità dell'artista (la pennellata rapida e divisa degli impressionisti; gli andamenti espressivi della materia-colore in Van ...
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Alla concezione del c. come sfondo di tutti gli eventi psichici si è giunti nel 20° sec., dopo che la psicologia ha compiuto la sua emancipazione dall'ambito filosofico, in cui era inclusa, e ha tentato [...] correndo verso il mondo il c. si soccorre. In questo senso il c. è sempre fuori di sé, è intenzionalità, trascendenza, immediato sbocco sulle cose, apertura originaria, continuo progetto e perciò proiezione futura.
Ogni mio atto, infatti, rivela che ...
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(XIV, p. 402; App. IV, i, p. 725)
La ricerca filosofica in ambito estetico presenta, nella seconda metà del Novecento, connotati vari e diversificati. Fenomenologia, ermeneutica e filosofia analitica ne [...] per se stesso: formare per formare, formare perseguendo unicamente la forma per se stessa: l'arte è pura formatività". L'intenzionalità, infine, "è un atto con cui tutta la vita dell'artista vien posta sotto il segno della formatività; [...] tutti ...
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LOMAZZO, Giovanni Paolo
Roberto Ciardi
Nacque a Milano il 26 apr. 1538 da Giovan Antonio di Giorgio e da Francesca Mozzanica, originaria della zona di Melegnano.
Non si conosce l'attività del padre, [...] del L., non solo per la mole del lavoro e la concorrenza di tecniche operative diverse, ma anche come dichiarazione di intenzionalità stilistiche e poetiche; e in effetti è quella più spesso ricordata dal L. stesso; oltre che nelle Rime (p. 537), vi ...
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Il testo, l’unità fondamentale della comunicazione linguistica, si definisce per la sua natura funzionale (persegue uno scopo comunicativo globale) e semantica (il suo significato è unitario e strutturato). [...] 1984: 28). Se non sono soddisfatte, il processo comunicativo fallisce, o si realizza in modo incompleto.
(a) L’intenzionalità è soddisfatta quando la produzione testuale del parlante ha un fine globale, che deve essere riconosciuto dall’interlocutore ...
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La filosofia dell’evidenza tra Husserl e Gentile
Jonathan Salina
Nonostante le accuse di arretratezza mosse al pensiero gentiliano nel corso del Novecento, non sono mancati alcuni interpreti i quali, [...] le differenze di cui sopra – la ‘necessità’ del momento oggettuale. Se in Gentile non si può parlare di ‘intenzionalità’ nei termini della fenomenologia, è tuttavia evidente che, se la coscienza, nella sua presa di consapevolezza, non comprendesse ...
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intenzionalita
intenzionalità s. f. [der. di intenzionale]. – Carattere di ciò che è intenzionale: sostenere, provare, negare l’i. di un fatto; i. di un reato. Nel linguaggio filos. il termine, usato dapprima nella filosofia scolastica (lat....
intenzionale
agg. [der. di intenzione]. – 1. Fatto o detto con intenzione, cioè consapevolmente e con deliberato proposito: la sua allusione era certo i.; errore i.; scusami, la spinta non è stata i.; fallo i., nel calcio o in altre competizioni...