Luigi Pirandello (Girgenti [Agrigento] 1867 - Roma 1936) è uno scrittore nutrito di cultura glottologica, dialettologica e filologica (Spampinato 1996; Sgroi 2009a). Si laureò infatti a Bonn nel 1891 con [...] » o un «parlato-recitato» (Nencioni 1983a: 126-179; ➔ teatro e lingua), in cui spiccano, per es., le interiezioni (➔ interiezione), importanti anche per la caratterizzazione della lingua pirandelliana (cfr. Nencioni 1983b: 210-253), e le modalità del ...
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L’accento grafico è il segno diacritico che si pone sopra le vocali per evidenziarne la maggiore intensità fonica e, talvolta, il grado di apertura (➔ vocali). L’italiano ha tre tipi di accento grafico: l’acuto (′), il grave (‵) e il circonflesso (^); solitamente, sulle vocali di cui non si distingue l’apertura, l’accento grafico è grave (à, ì, ù), mentre è grave o acuto sulle altre vocali, a seconda ...
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ora (avv.)
Mario Medici
1. Questo avverbio è spesso usato sia in prosa sia in poesia, nella quale ultima è prevalente la forma tronca ‛ or ', che è invece in minoranza in prosa (per es., nella Commedia [...] proposizioni interrogative o esclamative, sia con funzione intensiva, sia, in altri casi, contrariamente, con uso pleonastico, talora quasi come interiezione: Vn XXIII 6 Or non sai? la tua mirabile donna è partita di questo secolo, e XXXI 14 55; Rime ...
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L’espressione lingua colloquiale indica il complesso di usi linguistici che si manifestano primariamente, ma non esclusivamente, quando si parla in situazioni naturali e spontanee e in contesti informali; [...] lo vedo da mille anni. Al fine di intensificare e enfatizzare è frequente anche l’uso di esclamazioni (➔ interiezione); ovviamente più spesso nella comunicazione dialogica parlata o scritta mediata dal computer: accidenti che prezzo!; non ha visto ...
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Esistono in linguistica concezioni differenti di registro. Un aspetto centrale condiviso è la correlazione tra situazione comunicativa e registro come appare formulata nella seguente definizione lessicografica: [...] le manifestazioni immediate di emotività, laddove nei registri formale e aulico il coinvolgimento emotivo è elaborato retoricamente. Le interiezioni di sorpresa, ad es., possono essere disposte in un ordine crescente di informalità, con passaggi al ...
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Il testo prescrittivo (detto anche regolativo o istruzionale) è un tipo di testo (➔ testo, tipi di) che ha come fine la regolamentazione di un comportamento immediato o futuro dell’emittente e/o di altri [...] ➔ deittici testuali;
(c) nomi alterati (purché non si tratti di casi di ➔ grammaticalizzazione), esclamazioni, interiezioni (➔ interiezione), avverbiali valutativi e in generale espressioni che riguardano il dominio dell’emotività;
(d) interrogative ...
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Il saggio programmaticamente intitolato Dialettologia toscana (Giacomelli 1975) inaugura una serie di ricerche che applicano i metodi della dialettologia allo studio delle parlate in un territorio generalmente [...] , di una spiccata fedeltà linguistica a certi aspetti del ➔ sostrato dialettale (anche minimi: si pensi alla vitalità dell’interiezione dé in livornese, o di alò in aretino).
In alcune aree le fratture tra generazioni sono anche fratture diatopiche ...
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Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia articolatoria superiore rispetto al grado tenue delle consonanti semplici. In lingua italiana quindici consonanti possono essere pronunciate sia tenui sia intense: otto occlusive (/p/, /b/, /m/, ...
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su (sue; suso)
Aldo Duro
Le occorrenze di su, nella sua duplice funzione di preposizione e di avverbio, sono complessivamente 337, delle quali 291 nella sola Commedia, e le rimanenti 46 così distribuite: [...] bere e di mangiar n'accende cura / l'odor ch'esce del pomo e de lo sprazzo / che si distende su per sua verdura.
IV. Come interiezione d'incoraggiamento e di stimolo, un solo esempio, in Pg VIII 65 l'altro a un si volse / che sedea lì, gridando: " Sù ...
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A seconda del punto di vista dal quale la consideriamo, la filologia è e insieme non è una disciplina speciale. È una disciplina speciale in quanto lavora intorno a problemi considerati in sé circoscritti [...] delle otto "parti del discorso" (v. aristarco), quella che i Romani accoglieranno per intero sostituendo all'articolo l'interiezione. Ma sul terreno della lingua e terminologia grammaticale molto si deve, prima che ad Aristarco, agli stoici, con ...
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interiezione
interiezióne s. f. [dal lat. interiectio -onis, propr. «inserzione, intercalazione», der. di intericĕre «mettere, gettare in mezzo», comp. di inter- e iacĕre «gettare»]. – In grammatica, sinon. di esclamazione, come parte del...
interiettivo
agg. [tratto da interiezione; per la forma, cfr. lat. tardo interiectivus «intercalato»]. – Che ha valore o funzione d’interiezione: locuzione, frase i. (come, per es., corpo di Bacco!; per l’amor del cielo!; Dio ci scampi e liberi!)....