Demanio Feudale
Emanuele Conte
È tipica della tarda dottrina giuridica meridionale la distinzione dei beni demaniali nelle tre grandi categorie del demanio regio, del demanio feudale e del demanio comunale [...] a porsi le premesse teoriche per la definizione del regime giuridico di quelle terre che, facenti parte del feudo, sono assoggettate poteva impedire il pacifico godimento collettivo.
Questa interpretazione tarda del concetto di demanio feudale ebbe ...
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storiografia Scienza e pratica dello scrivere opere relative a eventi storici del passato, in quanto si possano riconoscere in essa un’indagine critica e dei principi metodologici.
Il complesso delle opere [...] scuola economico-giuridica fu la proiezione delle sue idee nel lavoro storiografico. G. Salvemini rappresentò il Duecento fiorentino come lotta di gruppi e di interessi economici, G. Volpe trovò in Labriola lo spunto di interpretazioni riguardanti la ...
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Il complesso delle persone che hanno comunanza di origine, di lingua, di storia e che di tale unità hanno coscienza, anche indipendentemente dalla sua realizzazione in unità politica.
N., nazionalità, [...] Meinecke, B. Croce) si erano attestati su un’interpretazione finalistica di tale processo come era stata enucleata dai movimenti federale di dimensioni continentali.
Aspetti giuridici
Dal punto di vista giuridico-costituzionale, invece, la n. ...
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Organizzazione che persegue l’obiettivo della gestione del potere politico mediante il processo di competizione elettorale ovvero – quando non entrano regole democratiche di competizione elettorale – attraverso [...] Esposito il diritto dei cittadini di aderirvi non va interpretato nel senso che qualunque domanda di ammissione debba essere . Il sistema delle elezioni primarie dirette, che assunse rilievo giuridico alla fine del 19° sec., pose un limite all’ ...
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Erudito, giurista e uomo politico (Salvington, Sussex, 1584 - Londra 1654). Giudice nel 1604, dedicò i suoi primi studî alla storia giuridica inglese (Titles of honour, 1614; History of tythes, 1618, opera [...] leggi esistenti, senza innovazioni, ma per via di sola interpretazione. Dopo essere stato deputato sotto Giacomo I (1623), lo la sua attività di erudito (ma uno scritto politico-giuridico importante è il Mare clausum, del 1635, che riaffermava ...
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Liberalismo
Giuseppe Bedeschi
(XXI, p. 36; App. II, ii, p. 192)
La società aperta e i suoi nemici
Il 20° secolo è stato il secolo dei grandi regimi totalitari e delle ideologie che li hanno ispirati. [...] ideologica, cioè intellettuale, e specialmente giuridica e politica. Insomma, dice Kelsen: "Spiegare il totalitarismo politico come conseguenza di uno specifico sistema economico significa dare un'interpretazione economica della società" (Kelsen 1955 ...
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VISIGOTI
Giovanni Battista Picotti
. Erano una parte della grande gente dei Goti (v.), divisi dagli Ostrogoti prima ancora che quella gente passasse, nella seconda metà del sec. II d. C., dalla Scandinavia [...] anticattolica, e il Breviarium, che regolava la condizione giuridica dei Romani, vennero troppo tardi, o non parvero cultura bizantina; ed era probabilmente versione dal greco la Skeireins "interpretazione" del quarto Vangelo (v. goti, XVII, p. 574 ...
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PRIGIONIA bellica
Adolfo MARESCA
La convenzione firmata a Ginevra il 27 luglio 1929 sul trattamento dei prigionieri di guerra (v. guerra, XVIII, p. 55) costituiva, sì, il frutto dell'esperienza della [...] Ginevra. Sicché questa - sottoposta ad una interpretazione rigorosamente restrittiva da parte degli stati firmatarî di non ha potuto assicurare, in realtà, una disciplina giuridica adeguata:
1) il trasferimento di prigionieri a distanze ...
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INNOCENZO XI, papa
Antonio Menniti Ippolito
Benedetto Odescalchi nacque in Como il 19 maggio 1611 da Livio e da Livia Castelli di Gandino.
La sua antica famiglia, dedita proficuamente al commercio - [...] intorno a lui un'aura di mistero e una varietà di interpretazioni sul modello del governo: per alcuni era quasi succube dei tutto il territorio del Regno. Ne derivò una disputa aspra, giuridica e teologica, che divise il clero di Francia e impegnò ...
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Giudaismo
LLouis Jacobs
di Louis Jacobs
Giudaismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Movimenti. a) Ortodossia. b) Riforma. c) Giudaismo conservatore. d) Ricostruzionismo. e) Sionismo. 3. Il pensiero del [...] distinguerlo dal rabbino tradizionale che ha la funzione di interpretare e applicare la legge. Uno dei primi maestri il Talmud, con speciale attenzione all'analisi sottile dei concetti giuridici. Lo scopo ultimo di queste Yeshivot era lo studio ‛fine ...
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restrittivo
agg. [der. del lat. restrictus, part. pass. di restringĕre «restringere»]. – Che tende, che vale a restringere, quasi sempre nel sign. fig. di limitare l’efficacia, ridurre l’estensione: condizione, formula r.; misure r. del credito,...
letterale
(ant. litterale) agg. [dal lat. tardo litteralis]. – 1. a. Che riguarda la lettera di uno scritto, che si attiene cioè al significato più ovvio e per così dire esterno delle parole, in contrapp. allo spirito, cioè al significato...