SAPIEHA
Jan Dabrowski
Famiglia aristocratica della Polonia, di provenienza lituana. Il suo potere fu fondato da Lew (Leone) Sapieha (1557-1633), gran cancelliere (poi grande etmanno) della Lituania. [...] di Sigismondo III; ebbe una parte insigne nella politica diplomatica e militare di questo re e prese l'iniziativa chiamato "il principe rosso", avversario della Russia e partigiano dell'intesa con l'Austria, fu deputato alla dieta di Galizia e membro ...
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ḤUSAYN, Ibn Ṭalāl
Guido Valabrega
(App. III, I, p. 819; IV, II, p. 140)
Dalla fine degli anni Settanta la politica di Ḥ. non ha perso di vista l'obiettivo del recupero dei territori occupati. Per questo, [...] con Y. ῾Arafāt il 19 settembre 1979, si impegnò a trovare con l'OLP un'intesa che, delineando una congiunta azione diplomatica giordanopalestinese, potesse più efficacemente operare nel negoziato con Israele. Fu un disegno non facile, che ...
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GRAMONT, Antoine-Alfred-Agénor duca di
Giuseppe GALLAVRESI
Diplomatico francese, nato a Parigi il 14 agosto 1819, morto il 17 gennaio 1880. Dopo essere stato ministro in piccole corti germaniche, fu [...] in cui durò la sua ambasceria, si consacrò a ristabilire un'intesa sempre più stretta fra le corti di Parigi e di Vienna subito una serie di pubblicazioni polemiche in difesa della sua attività diplomatica. Tra queste: La France et la Prusse avant la ...
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LUCCHESINI, Girolamo
Augusto Mancini
Uomo politico, fratello di Cesare (v.), nato a Lucca il 7 maggio 1751, morto a Firenze il 19 ottobre 1825. Ebbe maestro Lazzaro Spallanzani a Modena e a Pavia, ma [...] della Confederazione renana, finì per preparare un'intesa coi due imperi avversi alla Francia; ma vigilato protocollo di Charlottenburg (16 novembre 1806), ma la sua vita diplomatica era finita. Malvisto ormai anche in Prussia, ebbe da Napoleone ...
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LICHNOWSKY, Karl Max
Manfredi Gravina
Diplomatico tedesco, nato l'8 marzo 1860 a Kreuzenort (Alta Slesia), morto a Berlino il 27 febbraio 1028. Trentacinquenne, fu nominato consigliere all'ambasciata [...] alla Wilhelmstrasse, il principe L. lasciò nel 1904 la carriera diplomatica e si dedicò all'amministrazione dei proprî beni. Ma nel 1912 di rimanere indifferente nell'eventualità di una guerra intesa a fiaccare la potenza continentale della Francia. ...
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MONTPENSIER, Antoine-Marie-Philippe-Louis d'Orléans, duca di
Giuseppe GALLAVRESI
Nato a Neuilly il 31 luglio 1824, quinto e ultimo figlio di Luigi Filippo duca d'Orléans poi re dei Francesi, e di Maria [...] del governo di Parigi nella Penisola Iberica. Ne derivò la vertenza diplomatica passata alla storia sotto il nome di "questione dei matrimonî spagnoli": ossia un rallentamento dell'intesa cordiale franco-inglese, il quale gettò la monarchia di luglio ...
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FRÈRE-ORBAN, Hubert
Giuseppe GALLAVRESI
Uomo politico belga, nato a Liegi il 22 aprile 1812, morto a Bruxelles il 2 gennaio 1896. Nel 1847, appena eletto deputato della città nativa come rappresentante [...] cattolica, il F.-O. non parve alieno da un'intesa con gli avversarî sulla base della libertà d'insegnamento. Santa Sede, derivato da questa legislazione, condusse a una rottura diplomatica. Le ripercussioni di tali lotte e il cattivo stato delle ...
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IWASZKIEWICZ, Jaroslaw
Scrittore polacco, nato il 20 febbraio 1894 a Kalnik nell'Ucraina. Compiuti nel 1918 gli studî universitarî a Kiev, partecipò ai movimenti letterarî di avanguardia a Varsavia, [...] e nel 1927 entrò nella carriera diplomatica.
Senza essere copiosa, la sua attività letteraria è molto varia; liriche: Oktostychy 1925), Ksiéäyc wschodzi (La luna sorge, 1925), Zmowa méäczyzn (Intesa degli uomini, 1930), Panny z Wilka (Le ragazze di W ...
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HASSELL, Christian A. Ulrich von
Silvio FLIRLANI
Diplomatico tedesco, nato il 12 novembre 1881 ad Anklam. Entrò nella carriera diplomatica nel 1909. Ministro a Copenaghen (1926), a Belgrado (1930) ed [...] condividendo la formazione di una alleanza italo-tedesca, intesa come un blocco escludente qualsiasi legame altrettanto cordiale di indovinati medaglioni su alcuni importanti uomini politici e diplomatici del sec. XIX (Im Wandel der Aussenpolitik. ...
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GREGORIO IX
Ovidio Capitani
Ugolino dei conti di Segni nacque in Anagni in data che deve essere collocata verso il 1170, contrariamente a quanto si è pensato (1140); sempre ad Anagni dovette ricevere [...] mortem Honorii", in una lettera che è conservata nella Historia diplomatica Friderici secundi, III, pp. 1-3.
È opportuno precisare in una lettera, che ci sembra debba essere intesa come ultimo avvertimento a Federico II, gli aspetti complessivamente ...
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nota
nòta s. f. [dal lat. nŏta «segno, contrassegno, marchio, ecc.», di etimo oscuro, non essendo possibile, per la brevità della ŏ, una connessione con nōsco «conoscere» e nōmen «nome»]. – 1. a. Segno grafico, parola o breve frase che serve...
informazióne s. f. [der. di informare; cfr. lat. informatio -onis «nozione, idea, rappresentazione» e in epoca tarda «istruzione, educazione, cultura»]. – 1. ant. e raro. L’azione dell’informare, di dare forma cioè a qualche cosa: altrimenti...